Possible Multiple Meteor Strike or Massive Volcanic Phenomenon on Mars (GIF-Movie - credits: Wayne Jaeschke)
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L'Evento ripreso dall'Astrofotografo Wayne Jaeschke nella notte del 20 Marzo 2012 ha un che di sicuramente epocale, quale che ne sia stata la causa.
Ma vediamo di capire qualcosa e, nel contempo, cerchiamo di operare qualche speculazione informata. Allora: sicuramente non si tratta di formazioni nuvolose. La loro configurazione e direzionalità, infatti, esclude questa possibilità. Le nuvole, in quanto tali, seguono il movimento del Pianeta a cui si riferiscono (cioè assecondano movimenti, di massima, longitudinali), e quindi si posizionano, rispetto ad un Osservatore, come parallele o semi-parallele rispetto al Piano dell'Orizzonte osservato (tutto questo anche nell'eventualità che si osservino nuvole sospinte da correnti a getto oppure di nuvole in super-rotazione - cioè che viaggiano più veloci della velocità orbitale del pianeta di riferimento).
Le formazioni osservate in questo frangente, in realtà, sono dei "Pillars" che sembrano estendersi a raggio rispetto ad un punto superficiale ivi non visibile. Le nubi colonnari, tuttavia (Pillar-like Clouds) oltre ad essere un evento più unico che raro, su Marte non si sono - che si sappia - mai osservate. Abbiamo, invece, dei fenomeni di Dust & Smoke Pillars ripresi dalla ormai defunta Sonda Mars Global Surveyor i quali, dal nostro Gruppo di Ricerca Lunexit, così come da altri Ricercatori e Scienziati più quotati, vennero interpretate come evidenze di Attività Vulcanica Residuale (perché erano colonne, tutto sommato, piccole).
In questo caso, si deve innanzitutto notare la straordinaria somiglianza fra l'Evento Marziano ed il famoso Evento Lunare Anomalo ripreso dall'Amico (fotografo professionista) milanese, Alessandro della Torre. In quel caso, la NASA, dopo aver abbozzato vari tentativi di risposta, concluse dicendo che, in buona sostanza, "dato che non poteva trattarsi di nessun fenomeno conosciuto, evidentemente era un fenomeno non accaduto", con ciò escludendo qualsiasi ipotesi esotica oppure idonea a determinare oscillazioni perigliose delle conoscenze scientifiche attualmente consolidate (quotiamo:"...non può essere un evento vulcanico perché la Luna è geologicamente defunta...") oppure pericolose derive emozionali/catastrofiste (quotiamo ancora:"...non può essere un impatto meteorico perché altrimenti, date le dimensioni dell'evento, ce ne saremmo accorti da soli...").
E' evidente che lo stile di ragionamento (ma in questo caso dire "ragionamento" è dire una parola grossa...) della NASA non è condivisibile ed è pure, permetteteci, parecchio arrogante ed oscurantista. Per cui lo accantoniamo. Che cosa è accaduto su Marte?
Premesso che la Verità Assoluta ci sarà difficile scoprirla (se mai la scopriremo), diciamo questo: la configurazione dell'Anomalia ci fa più che ragionevolmente pensare ad un Fenomeno Meteorico di vaste proporzioni. Se così fosse, dato che le coordinate approssimative dell'Evento sono stimabili (anzi: le abbiamo, e l'Evento si è verificato su Acidalia Planitia), ci basterebbe puntare gli occhi di almeno una delle Sonde Automatiche in orbita attorno a Marte su Acidalia e cercare un nuovo (o più di uno...), freschissimo/i, cratere da impatto.
Qualora si fosse trattato, invece, di un Evento Vulcanico (ma NON Residuale, a giudicare dalle dimensioni del medesimo!), non ci sarebbe (stato) difficile dare un'occhiata, sempre usando una delle Sonde che abbiamo "in loco", alla Regione di Acidalia (e anche Tharsis, tanto per sicurezza), e quindi verificare lo status dei Vulcani colà presenti.
Da non trascurare, tuttavia, il dato (a nostro parere evidente) secondo cui i fortissimi venti che spazzano costantemente l'Atmosfera Marziana avrebbero comunque dissipato i fumi ed i vapori piuttosto alla svelta, qualora si fosse effettivamente trattato di un Evento Vulcanico di tipo Esplosivo (ed ancorchè di grande portata); più tempo, invece, gli sarebbe occorso per dissipare le polveri innalzate a seguito di un eventuale Impatto Meteorico (per di più plurimo, a giudicare dalla forma e direzionalità dei Pillars). In ogni caso, per vedere il Fenomeno "ancora in corso", gli occhi elettronici delle SOnde che abbiamo in loco, avrebbero dovuto operare rapidamente; diciamo nelle 24/36 ore dalla scoperta. Il che, a quanto pare - ahinoi!... - non è stato fatto (per motivi che proprio non riusciamo a comprendere).
Non abbiamo altri elementi fra le mani e quindi ci fermiamo. La nostra "Ipotesi Preferita"? Un Impatto Meteorico plurimo (una cometa o una mini-formazione di detriti spaziali).
Ed ai Posteri l'Ardua Sentenza!...
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