Risultati della ricerca nelle immagini - "possible" |

091-SOL1029-2N217727122EDNAS20P1585L0M1-00.jpgInterpretations: yellow/orange-sky over the Hills60 visitenessun commentoMareKromium
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122243310_2078428025614312_638356708046091946_n.jpgPossible "Predatory Borehole" (Credits: MarsSurfaceAnomalies.com)97 visiteMolto interessante, ma assolutamente decontestualizzata e quindi...ce ne facciamo ben pocoMareKromium
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186522468_2594305670693209_4714552593462656403_n.jpgFunny! (Credits: MarsSurfaceAnomalies.com)97 visiteE' un'immagine processata pesantemente, dunque vuol dir tutto, e non vuol dir niente (scusate la rima). Comunque mancano i riferimenti al Sol, come al solito, per cui...
MareKromium
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89818941_1560819594041827_7152058860755222528_n.jpgTransucent "Object" (Credits: MarsSurfaceAnomalies.com)215 visiteNessun CommentoMareKromium
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90235276_1573801446076975_3852277152716161024_n.jpgWhat came out of there?!? (Credits: MarsSurfaceAnomalies.com)206 visiteIntrigante. Un "guscio" vuoto e con frattura che "SEMBRA" tradire - se guardate bene - un impatto avvenuto dall'interno (insomma: qualcosa è "uscita" di lì). Alien, once again. Questa immagine è davvero interessante, ma ancora e sempre decontestualizzata ed introvabile nei frame originali. Per cui...MareKromium
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92496572_1607358459387940_4729814150396510208_n.jpgAlien! (Credits: MarsSurfaceAnomalies.com)101 visiteTerribilmente "inquietante" e simpatica!MareKromium
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APOLLO 11 AS 11-37-5438.jpgAS 11-37-5438 - Unexplainable (extreme detail mgnf)250 visiteAbbiamo trovato questo splendido detail mgnf del frame AS 11-37-5438 all'interno di un interessante Sito Ufologico (e non solo). L'Autore della elaborazione è conosciuto come "OldGrey" e noi ci complimentiamo con lui per il lavoro svolto (davvero ottimo). Purtroppo, nonostante questa splendida operazione, l'inesplicabilità del dettaglio inquadrato nello spazio circum-lunare rimane e l'Anomalia (se di reale Anomalia si tratta) non siamo in condizione di risolverla. Questa "striscia di luce" era la prova tangibile del rapido transito di un UFO all'esterno della Navicella USA? Era un semplice riflesso? O magari un photoartifact?
La Verità, forse, non la sapremo mai, ma è proprio in questa costante e puntigliosa ricerca di una spiegazione a ciò che sembra non avere spiegazioni, che il lavoro di Ricercatore trova la sua ragione di essere e di esistere. Un lavoro, a volte, duro ed ingrato ma, nella sua natura, unico ed impareggiabile.
Complimenti all'Amico "OldGrey"!
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APOLLO 11 AS 11-40-5941 HR-1.jpgAS 11-40-5941 - What's on the ground?254 visiteForse l'oggetto sferico e trasparente che si vede nella cerchiatura blu è un artefatto fotografico; forse si tratta della "glass-sphere" di cui si era detto a proposito di altri frames ma che, di fatto, non eravamo mai riusciti a vedere. O forse è un oggetto reale (che poi si tratti di un manufatto alieno o di un qualcosa "buttato là" dagli Astronauti stessi, proprio non possiamo saperlo).
L'ombra che vediamo è quella di Neil Armstrong; il "commento NASA ufficiale" a questo frame è il seguente:"110:57:05 MT - This down-Sun photograph completes Neil's pan".
Il resto...Il resto può essere solo fantasia o speculazione. Purtroppo.
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APOLLO 11 AS 11-40-5949 HR.jpgAS 11-40-5949 - Working on the Moon (HR)71 visiteCaption NASA originale:"Neil took this picture not long after taking 5948. He moved to his left between frames and this may be the moment when he goes out of the TV field-of-view. This picture gives us a good view of the split boulder that is between the two experiments. In the background, we can see the LM, the U.S. flag, and the TV camera. Note the footprints at the lower right. The astronaut who made them seems to have been moving from right to left. The rightmost footprint made with his left boot has a very deep toe imprint while the rightmost imprint made by his right boot is relatively flat and uniform. While bringing his left foot forward for the next step, he seems to have been dragging his heel, a clear indication that he was walking flat-foot, rather then hopping or running. The next left-boot toe print is deep while above it, we see that he was also scuffing his right heel along the surface. Note that the next prints made by both boots indicate that he turned to his right".
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APOLLO 12 AS 12-51-7485-0.jpgAS 12-51-7485 - Anything's down there? (1)202 visiteC'è qualcosa (oltre a delle assolutamente evidenti deformazioni da eccessiva compressione del frame originale) nella Cerchiatura Rossa?
Coordinate del luogo ripreso:
Latitudine ---> 10,50° Sud
Longitudine ---> 7° Ovest
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APOLLO 12 AS 12-51-7485-2.jpgAS 12-51-7485 - Anything's down there? (2)177 visiteDa questo splendido frame (una versione nettamente migliore di quella che abbiamo proposto in precedenza e che era stata presa dall'Apollo Image Atlas) l'Amico Ricercatore Fabio Italiano (Old-Grey) ha estrapolato un notevole ed intrigante detail mgnf il quale ci mette davanti, ancora una volta, ad una serie di possibilità. Noi ve ne proponiamo 4:
1) si tratta di una - possibile - Anomalia di Superficie (una coppia di rilievi cupoliformi posti all'interno (o al di sopra?) di un gruppo di 3 crateri (uno dei quali - il 1mo da Sx - pare davvero avere una forma bizzarra);
2) si tratta di una coppia di oggetti sferici (vagamente ellissoidali?) che stanno "sorvolando" questo gruppo di crateri;
3) si tratta solo di altri 2 crateri i quali, terribilmente sfuocati, sembrano superimporsi agli altri mentre, in realtà, giacciono al loro fianco e, nel loro assieme, formano un "crater cluster" oppure
4) si tratta solamente di un rilievo sfuocato e deformato dall'eccessiva compressione del frame?
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APOLLO 12 AS 12-51-7485-3.gifWhere's the Truth? (1)205 visiteFigli di Plinio e Figli di Matrix
di Lunar Explorer Italia e Paolo C. Fienga
"...La Verità, poichè Porzione Incontraddicibile dell’Unità Incontraddetta, non è raggiungibile dall’Uomo in quanto tale…”
***
Quante cose si possono dedurre dall’analisi di un frame? Diremmo tante, o addirittura tantissime.
O forse poche, probabilmente pochissime.
Magari nessuna.
Molti Ricercatori che lavorano nel Campo delle Scienze Planetarie (e nel più controverso, ma non meno affascinante, Settore della Ricerca delle Anomalìe) sostengono che i processi investigativi ottimali (e, di regola, meno controversi e controvertibili) sono quelli che vengono svolti “sul campo” e cioè “in loco”, “analizzando” i luoghi e prelevando dei campioni.
Raccogliendo rocce, liquidi (quando ce ne sono), sedimenti, sabbie, cristalli e quant’altro.
Comunque andando sul posto, toccando con mano – magari indossando una tuta pressurizzata, qualche volta... – e vedendo “in tempo reale”, con i propri occhi.
L’esplorazione e l’acquisizione di conoscenza eseguite mediante rilievi e valutazioni IMMEDIATE e DIRETTE è sempre l’analisi migliore, dicono costoro.
Ma questo non vuol dire che tutte o quasi le più moderne e sofisticatissime analisi effettuate in modalità “remota” (o “a distanza”, se Vi piace di più) e mediante l’ausilio di strumenti e tecnologie assolutamente all’avanguardia non sono attendibili, anzi...
Altri Ricercatori, infatti (inclusa la quasi totalità degli Scienziati che vanno per la maggiore), Vi diranno che è vero esattamente il contrario e cioè che la migliore analisi svolta “sul campo” (manualmente e fisicamente, magari anche “sporcandosi le mani”) è di gran lunga più insicura, certamente più lenta e senza alcun dubbio molto meno affidabile della peggior analisi svolta in modalità remota e con l’ausilio delle migliori strumentazioni disponibili al momento.
E questa è già una situazione di contrapposizione ideologica che ci fa pensare.
Ora, ci permettete di fare una breve (e senza pretesa alcuna) passeggiata nel Regno della Medicina?
Allora: una volta – diciamo qualche anno fa – la presenza, ad esempio, di un’ernia jatale, o di un’ostruzione intestinale, o di un qualsiasi altro problema relativo all’apparato digerente, veniva diagnosticata (nella stragrande maggioranza dei casi) dal Medico durante la visita (ergo “in tempo reale”, come diciamo noi), mediante la semplice “palpazione” delle aree interessate, l’analisi dei sintomi, lo studio dell’anamnesi ed il colloquio con il Paziente.
Il tempo necessario per giungere alla diagnosi? Se il caso era davvero complesso, diciamo tra i 10 ed i 15 minuti.
E la percentuale media di errore sulla diagnosi? In realtà non la conosciamo con esattezza, ma possiamo dirVi che era bassa.
Bassissima.
E veniamo ad oggi.
Oggi, anche negli Ospedali in cui lavorano gli specialisti più qualificati, nessuno azzarda più una diagnosi per alcuna delle patologie sopra menzionate senza aver prima steso il Paziente sul lettino ed avergli praticato un esame spiacevolissimo ed invasivo che si chiama “gastroscopia”.
Certo: così c’è maggior sicurezza (ed anche maggior guadagno...).
In teoria.
In pratica, almeno per quanto ne sappiamo, la percentuale media di errore sulla diagnosi (fonte non menzionabile, ma si tratta di Operatori di due Ospedali Lombardi decisamente all’avanguardia) è rimasta stabile rispetto anche al passato più lontano (e risaliamo sino ad una ventina d’anni fa, o anche qualcosa in più).
Ma questa storiella che cosa vuol dire?
Che cosa c’entra l’ernia jatale con le Scienze Planetarie e la Ricerca delle Anomalìe?
C’entra. Ed ora vediamo perché.
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