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Risultati della ricerca nelle immagini - "and" |
0-The Solar System.jpgA "New" Solar System (according to IAU)? No, thanks...135 visite"Plutone non è degno di essere considerato un Pianeta": questa, con un pizzico di polemica (da parte nostra) ed in estrema sintesi, la decisione della IAU la quale, dovendo scegliere se portare (o non) da 9 a 12 il numero dei Membri Maggiori del Sistema Solare, ha " elegantemente" pensato e deliberato di ridurli ad 8!
Questa decisione, a parere di Lunar Explorer Italia, costituisce un futile, inutile e villano "sgarbo postumo" nei confronti del grande Astronomo Americano Clyde Tombaugh (lo scopritore di Plutone) e quindi abbiamo deciso, in quanto Gruppo di Ricercatori Indipendenti, di non riconoscere la "IAU Resolution n. 6-A" e pertanto continueremo a considerare il nostro Sistema Solare inclusivo di Plutone (anzi: del Pianeta "Doppio" Plutone-Caronte).
Clyde Tombaugh nacque nel 1906 da una famiglia di agricoltori dell'Illinois. da ragazzo sviluppò un forte interesse per l'osservazione del cielo, incoraggiato sia dal padre che dallo zio. Il primo telescopio con il quale osservò le stelle apparteneva a suo zio. Clyde era insoddisfatto del primo telescopio che aveva comprato in un negozio, così decise di costruirne uno lui stesso. Il padre di Clyde si trovò un secondo lavoro per pagare i materiali necessari. Il telescopio che Clyde costruì nel 1925 fu solo il primo di oltre trenta telescopi che costruì nel corso della sua vita.
Nel 1928 Clyde finì di costruire un telescopio riflettore da 23 cm, molto preciso. La montatura fu costruita con un albero a gomiti, preso da un'automobile Buick del 1910, e da parti di scarto di una macchina agricola! Tuttavia non fu con questo che Clyde compì le osservazioni che gli valsero un'offerta di lavoro dal Lowell Observatory. Clyde fece disegni molto dettagliati delle proprie osservazioni al telescopio di Marte e Giove. Inviò i suoi disegni agli astronomi del Lowell Observatory, chiedendo commenti e suggerimenti. Invece ricevette un'offerta per andare a lavorare all'osservatorio come astronomo praticante. Clyde accettò il lavoro e cominciò a dedicarsi alla ricerca del famoso "Pianeta X" di Percival Lowell, un pianeta ancora sconosciuto che avrebbe dovuto trovarsi oltre Nettuno. Il lavoro di Clyde Tombaugh consisteva nel fotografare un pezzettino di cielo per volta, poi esaminarlo attentamente e confrontare le diverse fotografie per identificarvi eventuali oggetti non identificati in movimento, che avrebbero potuto essere pianeti. Clyde Tombaugh fotografò oltre il 65% del cielo e trascorse migliaia di ore esaminando le immagini. Dopo dieci mesi di durissimo lavoro, spesso lavorando anche la notte in una cupola non riscaldata, Clyde Tombaugh scoprì il pianeta Plutone. Clyde Tombaugh morì all'età di novant'anni, il 17 gennaio 1997.
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000-Mars-1909.jpgMars, in the AD 190986 visiteCari Amici,
abbiamo affrontato, per quasi sette anni, il tema "Marte" da svariati angoli visuali.
Lo abbiamo osservato da Terra, dall'orbita terrestre (via Hubble), da svariati Orbiter e dalla Superficie.
Lo abbiamo analizzato, nei limiti dati dalle nostre capacità, competenze e mezzi, in mille modi diversi, ottenendo decine di migliaia di informazioni.
Spesso, tutte queste informazioni si sono rivelate intrinsecamente incongrue, e non solo a causa della nostra "limitatezza" (nel senso "umano" del termine), ma anche in ragione del fatto per cui le nostre "Fonti" (NASA ed ESA, su tutte), spesso e volentieri, hanno confuso i dati.
C'è chi ha parlato e parla di vera e propria manipolazione, chi di diversità determinate dalla tecnologia adottata o da altri fattori esterni e chi, infine, ritiene che la confusione sia solo nelle teste e negli occhi di coloro che, questi dati, si sono trovati a vederli ed esaminarli.
Ora non è questa la sede per stabilire chi abbia ragione e chi torto (probabilmente nessuno, oggi, può essere certo di aver ragione, così come nessuno, in Valore Assoluto, può definirsi sicuramente in torto).
E allora? Come uscire da questo paradosso?
Ci sono due modi, a mio parere: il primo consiste nell'andare in loco e verificare di persona.
Si, certo, sarebbe bellissimo ma...non si può. Non ancora almeno...
Il secondo modo, allora, è quello di iniziare a storicizzare i dati disponibili e quindi contestualizzarli.
In altre parole: bisogna collocare i dati nel Tempo. E cosa c'è di meglio, per far questo, se non l'andare a prendere (a proposito: Grazie di Cuore al nostro Dr Gianluigi Barca!) immagini e disegni vecchi di oltre un secolo, e quindi METTERLI IN RELAZIONE ai dati di cui disponiamo oggi?
Com'era Marte un secolo fa? Da un punto di vista Astronomico e Geologico, la domanda parrebbe alquanto stupidotta: Marte, un secolo fa, era IDENTICO (al 99,9999999...%) al Marte che vediamo oggi.
Si.
Se poi usiamo la Scala Cosmica, la domanda diventa addirittura priva di senso.
Ma noi siamo Uomini. Siamo Esseri Umani. E la Scala che dobbiamo impiegare, a volte, per provare, se non altro, a comprendere quelle che io amo chiamare Fenomenologie Trascendenti, deve essere la Scala Umana.
E nella Scala Umana, cari Amici, un secolo (o poco più) è TANTISSIMO TEMPO. E nel Tempo, specie quando è tantissimo (appunto!), le cose, ai nostri occhi e per i nostri occhi e le nostre menti, cambiano.
Cambiano in maniera eclatante.
Questo Viaggio attraverso il Marte Storico è un nuovo e piccolo contributo alla Causa della Comprensione.
E la Comprensione, si sa, non poggia (soltanto) su quello che ci viene insegnato a scuola, ma anche sulla nostra esperienza, ora diretta ed ora mediata. Sull'esperienza che acquisiamo vivendo e condividendo il Sapere.
Forse anche sulla nostra Coscienza.
Non è facile comprendere, lo so, ma è dovere dell'Uomo provare a farlo. E per arrivare su quella che è la Cima della Montagna (una montagna che è la stessa per tutti, ma la cui altezza varia da uomo a uomo) non servono nè le Professioni di Fede, nè i Diplomi di Laurea, nè i quieti silenzi e neppure le grida disarticolate.
Io non conosco la "ricetta" per giungere al Sapere Perfetto, ma posseggo un Metodo. Ed il mio contributo alla Ricerca del Sapere sta nell'offrire a Voi, Lettori, quel Metodo.
Ricerca dei Dati disponibili, Storicizzazione e Contestualizzazione, definizione di una Visione Globale ed Analisi della medesima.
Il risultato finale, per quale che sia, determina l'altezza della Montagna a cui prima facevo riferimento. E lo ripeto: la Montagna è la stessa per tutti, ma l'altezza a cui si colloca la sua Sommità varia da individuo ad individuo. C'è quindi, chi vedrà Orizzonti Lontani e chi, invece, vedrà solo altre montagne, più alte, o solamente alberi, o arbusti... O nulla del tutto.
L'importante però ed in fondo, come disse qualcuno, "non è la Destinazione, ma il Cammino".
Buon Viaggio! Dr Paolo C. Fienga - Lunar Explorer ItaliaMareKromium
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000-P-FILTERS.jpgJust to remember...60 visitenessun commentoMareKromium
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000-The_Sun_from_Space.JPGThe Sun from all the Planets of the Solar System143 visiteCome appare (o meglio: "Quanto grande" dovrebbe apparire) il Disco Solare allorchè osservato da un Mondo diverso dalla Terra?
Senza pretesa di assolutezza matematica, questa Tavola dovrebbe fornirVi un'idea più precisa della questione su cui tanto ci siamo arrovellati sino ad ora.
Nota: i diversi diametri sono stati ipotizzati ragionando in termini di UA (Unità Astronomiche), laddove 1 UA = distanza Sole / Terra = 149.597.970 Km
ergo la distanza fra il Sole e Mercurio viene fatta mediamente pari a (circa *) 0,4 UA
fra il Sole e Venere è mediamente pari a (circa) 0,7 UA
fra il Sole e Marte è mediamente pari a (circa) 1,5 UA
fra il Sole e Giove è mediamente pari a (circa) 5,2 UA
fra il Sole e Saturno è mediamente pari a (circa) 9,5 UA
fra il Sole ed Urano è mediamente pari a (circa) 19,6 UA
fra il Sole e Nettuno è mediamente pari a (circa) 30 UA
fra il Sole ed il Sistema Binario Plutone-Caronte è mediamente pari a (circa) 39 UA
* diciamo circa perchè le orbite dei diversi Pianeti attorno al Sole NON descrivono cerchi perfetti (e quindi con raggio - distanza dal Sole - fisso), bensì delle ellissi più o meno allungate (le quali implicano l'esistenza di un "perielio" - o punto di massima vicinanza del Corpo Celeste considerato rispetto al Sole - ed un "afelio" - o punto di massima lontananza del Corpo Celeste considerato rispetto al Sole.MareKromium
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0003-Artemis_One.jpgLook! The Moon, again...110 visiteOn Nov. 20, 2022, such as the fifth day of the 25,5-day Artemis I mission, a camera mounted on the tip of one of Orion’s solar array wings captured this footage of the Spacecraft and the Moon as it continued to grow nearer to our neighbor. The Spacecraft entered the lunar sphere of influence at 2:09 p.m. EST, making the Moon, instead of Earth, the main gravitational force acting on it. Orion completed its first fly-by on the morning of Nov. 21, 2022.MareKromium
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0008-Artemis_One-photo1669033801.jpegWhat a "Couple"!110 visitenessun commentoMareKromium
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001-Ceres-alone.jpg1-Ceres from Hubble Space Telescope61 visiteNASA's Hubble Space Telescope took these images of the asteroid 1 Ceres over a 2-hour and 20-minute span, the time it takes the Texas-sized object to complete one quarter of a rotation. One day on Ceres lasts 9 hours.
Hubble snapped 267 images of Ceres as it watched the asteroid make more than one rotation. By observing the asteroid during a full rotation, astronomers confirmed that Ceres has a nearly round body like Earth's. Ceres' shape suggests that its interior is layered like those of terrestrial planets such as Earth. Ceres may have a rocky inner core, an icy mantle, and a thim, dusty, outer crust.
The "Bright Spot" that we see is a mistery: it is (obviously) brighter than its surroundings, but it is still very dark (very low albedo) reflecting only a small portion of Sunlight.
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004-Ceres.jpgMoments of 1-Ceres (1)54 visiteDa "NASA - Picture of the Day", del 21 Agosto 2006:"Is 1-Ceres an Asteroid or a Planet?
Although a trivial designation to some, the recent suggestion by the Planet Definition Committee of the International Astronomical Union would have 1-Ceres reclassified from Asteroid to Planet.
A change in taxonomy might lead to more notoriety for the frequently overlooked world. Ceres, at about 1000 Km across, is the largest object in the main Asteroid Belt between Mars and Jupiter. Under the newly proposed criteria, Ceres would qualify as a planet because it is nearly spherical and sufficiently distant from other planets. Pictured above is the best picture yet of Ceres, taken by the Hubble Space Telescope as part of a series of exposures ending in 2004 January. Currently, NASA's Dawn mission is scheduled to launch in 2007 June to explore Ceres and Vesta, regardless of their future designations".
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005-Ceres.jpgMoments of 1-Ceres (2)54 visiteFor 2 centuries it was the largest known rock in the Solar System. The Texas-sized asteroid Ceres, about 930 Km (about 580 miles) across, was the first asteroid ever detected. The space rock was identified in 1801 by astronomer Giuseppe Piazzi, a monk in Sicily and the founding director of the Palermo Astronomical Observatory. He noted over a few nights a shifting point in the sky that wasn't one of the planets, their moons or a star. Thus, he discovered the rock.
After discovering the asteroid, Piazzi was invited to join the Celestial Police, a group of 24 international astronomers looking for what they called "guest planets" between Mars and Jupiter. The Celestial Police noted that the spacing between planets was fairly regular, but that there was a large gap between Mars and Jupiter.
Soon other small bodies were discovered in that region (Pallas in 1802, Juno in 1804 and Vesta in 1807), so the Celestial Police concluded that not just one, but many minor planets had to exist in a Main Asteroid Belt.
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01-Lunar_Orbiter_1_-_The_Moon_and_Earth.jpgCrescent Earth from the Lunar Orbiter 1 (credits: NASA/LOIRP)90 visiteCaption NASA:"Pictured above is the first image ever taken of the Earth from the Moon. The image was taken in 1966 by Lunar Orbiter 1 and heralded by then-journalists as the Image of the Century. It was taken about two years before the Apollo 8 crew snapped its more famous color cousin. Recently, modern technology has allowed the recovery of Higher Resolution images from old data sources such as Lunar Orbiter tapes than ever before. Specifically, recovery of the above image was initiated 20 years ago by Nancy Evans, and completed recently by Dennis Wingo and Keith Cowing who lead the Lunar Orbiter Image Recovery Project.
Images like this one carry more than aesthetic value -- i.e.: by making a comparison to recent High Definition images of the Moon enables investigations into how the Moon has been changing".MareKromium
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015-Ceres_and_Vesta.jpg4-Vesta and 1-Ceres from HST (natural colors)54 visiteThese Hubble Space Telescope images of Vesta and 1-Ceres show two of the most massive asteroids in the Asteroid Belt, a Region between Mars and Jupiter.
The images are helping astronomers plan for the Dawn spacecraft’s tour of these hefty asteroids. On July 7, 2007, NASA is scheduled to launch the spacecraft on a 4-year journey to the Asteroid Belt. Once there, Dawn will do some asteroid-hopping, going into orbit around Vesta in 2011 and Ceres in 2015. Dawn will be the first spacecraft to orbit two targets. At least 100.000 asteroids inhabit the Asteroid Belt, a reservoir of leftover material from the formation of our Solar-System planets some 4,6 Billion Years (BY) ago.MareKromium
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