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000-Ceres~0.jpgBig Asteroid or Small Planet?66 visiteLa decisione non è stata ancora presa, ma il problema rimane: 1-Cerere è un "grande" Asteroide o un "piccolo" Pianeta?
A parte tutto, Cerere sembra proprio essere un mondo a sè: le sue dimensioni (circa 930 Km di iametro) sono modeste ma, per un asteroide, alquanto consistenti (Cerere è comunque l'oggetto conosciuto più grande fra le (decine di) migliaia che si trovano in quella regione di spazio compresa fra le orbite di Marte e Giove e che è comunemente conosciuta come "Cintura degli Asteroidi" (o Asteroids' Belt).
Di 1-Cerere si parla molto in questi giorni perchè la IAU (International Astronomical Union) sta valutando se conferire a questo Corpo Celeste lo "status" di Pianeta vero e proprio oppure no, ma la NASA - a quanto si sa - era già da tempo interessata a questo piccolo mondo ed infatti, proprio in questi giorni, è in fase di completamento la preparazione della Sonda "Dawn" (alba) la quale verrà lanciata nel 2007 (forse a Giugno) e che dovrebbe raggiungere e studiare MOLTO da vicino l'asteroide Vesta (nel 2011) e - guarda caso... - proprio 1-Cerere, nel 2015 (l'Anno del possibile - ed auspicabile - "contatto" fra l'altra Sonda New Horizons ed il Doppio Pianeta - o Sistema Binario formato da - Plutone e Caronte.
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000-Mars-1909.jpgMars, in the AD 190986 visiteCari Amici,
abbiamo affrontato, per quasi sette anni, il tema "Marte" da svariati angoli visuali.
Lo abbiamo osservato da Terra, dall'orbita terrestre (via Hubble), da svariati Orbiter e dalla Superficie.
Lo abbiamo analizzato, nei limiti dati dalle nostre capacità, competenze e mezzi, in mille modi diversi, ottenendo decine di migliaia di informazioni.
Spesso, tutte queste informazioni si sono rivelate intrinsecamente incongrue, e non solo a causa della nostra "limitatezza" (nel senso "umano" del termine), ma anche in ragione del fatto per cui le nostre "Fonti" (NASA ed ESA, su tutte), spesso e volentieri, hanno confuso i dati.
C'è chi ha parlato e parla di vera e propria manipolazione, chi di diversità determinate dalla tecnologia adottata o da altri fattori esterni e chi, infine, ritiene che la confusione sia solo nelle teste e negli occhi di coloro che, questi dati, si sono trovati a vederli ed esaminarli.
Ora non è questa la sede per stabilire chi abbia ragione e chi torto (probabilmente nessuno, oggi, può essere certo di aver ragione, così come nessuno, in Valore Assoluto, può definirsi sicuramente in torto).
E allora? Come uscire da questo paradosso?
Ci sono due modi, a mio parere: il primo consiste nell'andare in loco e verificare di persona.
Si, certo, sarebbe bellissimo ma...non si può. Non ancora almeno...
Il secondo modo, allora, è quello di iniziare a storicizzare i dati disponibili e quindi contestualizzarli.
In altre parole: bisogna collocare i dati nel Tempo. E cosa c'è di meglio, per far questo, se non l'andare a prendere (a proposito: Grazie di Cuore al nostro Dr Gianluigi Barca!) immagini e disegni vecchi di oltre un secolo, e quindi METTERLI IN RELAZIONE ai dati di cui disponiamo oggi?
Com'era Marte un secolo fa? Da un punto di vista Astronomico e Geologico, la domanda parrebbe alquanto stupidotta: Marte, un secolo fa, era IDENTICO (al 99,9999999...%) al Marte che vediamo oggi.
Si.
Se poi usiamo la Scala Cosmica, la domanda diventa addirittura priva di senso.
Ma noi siamo Uomini. Siamo Esseri Umani. E la Scala che dobbiamo impiegare, a volte, per provare, se non altro, a comprendere quelle che io amo chiamare Fenomenologie Trascendenti, deve essere la Scala Umana.
E nella Scala Umana, cari Amici, un secolo (o poco più) è TANTISSIMO TEMPO. E nel Tempo, specie quando è tantissimo (appunto!), le cose, ai nostri occhi e per i nostri occhi e le nostre menti, cambiano.
Cambiano in maniera eclatante.
Questo Viaggio attraverso il Marte Storico è un nuovo e piccolo contributo alla Causa della Comprensione.
E la Comprensione, si sa, non poggia (soltanto) su quello che ci viene insegnato a scuola, ma anche sulla nostra esperienza, ora diretta ed ora mediata. Sull'esperienza che acquisiamo vivendo e condividendo il Sapere.
Forse anche sulla nostra Coscienza.
Non è facile comprendere, lo so, ma è dovere dell'Uomo provare a farlo. E per arrivare su quella che è la Cima della Montagna (una montagna che è la stessa per tutti, ma la cui altezza varia da uomo a uomo) non servono nè le Professioni di Fede, nè i Diplomi di Laurea, nè i quieti silenzi e neppure le grida disarticolate.
Io non conosco la "ricetta" per giungere al Sapere Perfetto, ma posseggo un Metodo. Ed il mio contributo alla Ricerca del Sapere sta nell'offrire a Voi, Lettori, quel Metodo.
Ricerca dei Dati disponibili, Storicizzazione e Contestualizzazione, definizione di una Visione Globale ed Analisi della medesima.
Il risultato finale, per quale che sia, determina l'altezza della Montagna a cui prima facevo riferimento. E lo ripeto: la Montagna è la stessa per tutti, ma l'altezza a cui si colloca la sua Sommità varia da individuo ad individuo. C'è quindi, chi vedrà Orizzonti Lontani e chi, invece, vedrà solo altre montagne, più alte, o solamente alberi, o arbusti... O nulla del tutto.
L'importante però ed in fondo, come disse qualcuno, "non è la Destinazione, ma il Cammino".
Buon Viaggio! Dr Paolo C. Fienga - Lunar Explorer ItaliaMareKromium
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019-Vesta-5-PIA13427.jpg4-Vesta from Hubble Space Telescope103 visiteThe Asteroid 4-Vesta is somewhat like our Moon, with ancient Lava Beds (the dark patches) and powdery Debris (or Regolith), such as the pulverized remains of impacts (the orange-colored areas). A flattened area on one end of 4-Vesta is a giant Impact Crater formed by a collision that perhaps occurred billions of years ago.
The crater is approx. 460 Km (285,66 miles) across, which makes it close to 4-Vesta's roughly 530-Km (329,13-mile) diameter. The asteroid is about the size of Arizona.
4-Vesta is one of the largest of a reservoir of about 100.000 Asteroids, the leftover material from the formation of our Solar System.
Astronomers combined images of Vesta in Near-UltraViolet and blue light to make this picture movie. The Hubble observations were made on Feb. 25 and Feb. 28, 2010.MareKromium
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2-Milky_Way-00.jpgThe Milky Way, in Visible Light57 visite"...Bonae Fidei non congruit de apicibus juris disputare..."
(Regulae Juris)
"...Questionare sulle sottigliezze del diritto mal si sposa con la Buona Fede..." (trad. libera)MareKromium
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2-Milky_Way.jpgThe Milky Way & Companions62 visite"Sempre a quel ver ch'ha faccia di menzogna
Dee l'uom chiuder le labbra fin ch'ei puote,
Però che senza colpa fa vergogna"
(Dante Alighieri - I, 16, 124-126)MareKromium
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30-Doradus_and_Large_Magellanic_Cloud.jpg30 Doradus and the Large Magellanic Cloud55 visite"...Very truly, I tell you: you will weep and mourn, but the world will rejoice; you will have pain, but your pain will turn into joy..."
John - 16:20MareKromium
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A 2199.jpgA 2199 Galaxy Cluster59 visite"...Immortale odium et numquam sanabile vulnus..."
(Giovenale)
"...Cova, livore, odio immortale, e vive,
E sanguina ancora, la piaga che non conosce cura..."
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APOLLO 8 Re-Entry.jpgS69-15592 - The re-entry of Apollo 889 visiteThe final sightings, both deliberate and accidental, of each mission would come during reentry over the Pacific. NASA added camera pods to the Apollo Range Instrumentation Aircraft (later --> Advanced Instrumentation Aircraft, ARIA) platforms, generating pictures such as S69-15592 of Apollo 8 (this one), originally found at "http://science.ksc.nasa.gov/mirrors/images/html/as8.htm"
Numerous bits of debris, presumably from the Service Module, appear as well as the fireball around the Command Module.
Additional pictures by airline passengers exist at least for Apollo 13.
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ARP-227.jpgARP 227 - Galaxy System in the Pisces Constellation88 visite"...Gli uomini si dividono in due categorie: quelli che lo hanno capito, e gli altri..."
Émile Michel CioranMareKromium
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ARP-273.jpgARP 27387 visite"...What no eye has seen, nor ear heard, nor the Human Heart conceived, that is what God has prepared for those who love Him..."
- 1 Corinthians; 2:9MareKromium
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Abell 21.jpgAbell 21 - Emission Nebula102 visite"...Oh, send out Your Light and Your Truth;
Let them lead me..."
Psalm 43:3
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Albategnius-1.jpgAlbategnius Crater (1)135 visiteAlabategnius: un grande cratere del diametro di circa 120 km e con pareti (o murate) che arrivano sino a 4000 mt. Le sue coordinate sono: Lat. 12° Sud e Long. 4° Est. La sua posizione è nella Regione Centrale della Luna, una Regione caratterizzata (in buona misura) da grandi bacini d'impatto.
Albateignus non è difficile da localizzare - leggermente ad Est del Cratere Ptolemaeus.
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