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Risultati della ricerca nelle immagini - "From" |
0-The Milky Way.jpgLooking at the center of the Milky Way189 visiteGalileo, non c'è più nulla,
Al di là del Cielo...
Gli Spazi Sconfinati che hai sognato,
E i Mondi senza Tempo che hai guardato,
Son solo isole, frammenti di uno specchio infranto...
Son solo lacrime, scintille di un eterno pianto...
E non c'è nulla che ti aspetta, Galileo,
No, non ti stancare...
E non c'è niente da scoprire, Galileo,
Al di là del Mare...
Galileo, non c'è più niente,
Al di là del Sole...
I moti irrazionali del tuo Cuore,
Le favole del tuo più grande Amore,
Son solo linee, tratteggi di un disegno bianco...
Son solo suoni, di un ritmo già battuto e stanco...
E non c'è nulla che ti aspetta, Galileo,
Non ci pensare...
E non c'è niente da scoprire, Galileo,
Al di là del Mare...
Galileo, non c'è che Dio, un Dio,
Al di là di Giove..
La Luce che rischiara questi monti,
E l'alba che rinnova gli orizzonti,
Son solo Istanti, del Tempo che trascorre irripetibile...
Son solo Amanti, di un sogno che rimane irraggiungibile...
Ma non c'è nulla che ti aspetta, Galileo,
Non ti crucciare,
Non c'è più niente da scoprire, Galileo,
Al di là del Mare...
P.C. Floegers - "Poesie"
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000-Ceres~0.jpgBig Asteroid or Small Planet?66 visiteLa decisione non è stata ancora presa, ma il problema rimane: 1-Cerere è un "grande" Asteroide o un "piccolo" Pianeta?
A parte tutto, Cerere sembra proprio essere un mondo a sè: le sue dimensioni (circa 930 Km di iametro) sono modeste ma, per un asteroide, alquanto consistenti (Cerere è comunque l'oggetto conosciuto più grande fra le (decine di) migliaia che si trovano in quella regione di spazio compresa fra le orbite di Marte e Giove e che è comunemente conosciuta come "Cintura degli Asteroidi" (o Asteroids' Belt).
Di 1-Cerere si parla molto in questi giorni perchè la IAU (International Astronomical Union) sta valutando se conferire a questo Corpo Celeste lo "status" di Pianeta vero e proprio oppure no, ma la NASA - a quanto si sa - era già da tempo interessata a questo piccolo mondo ed infatti, proprio in questi giorni, è in fase di completamento la preparazione della Sonda "Dawn" (alba) la quale verrà lanciata nel 2007 (forse a Giugno) e che dovrebbe raggiungere e studiare MOLTO da vicino l'asteroide Vesta (nel 2011) e - guarda caso... - proprio 1-Cerere, nel 2015 (l'Anno del possibile - ed auspicabile - "contatto" fra l'altra Sonda New Horizons ed il Doppio Pianeta - o Sistema Binario formato da - Plutone e Caronte.
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000-Mars-1909.jpgMars, in the AD 190986 visiteCari Amici,
abbiamo affrontato, per quasi sette anni, il tema "Marte" da svariati angoli visuali.
Lo abbiamo osservato da Terra, dall'orbita terrestre (via Hubble), da svariati Orbiter e dalla Superficie.
Lo abbiamo analizzato, nei limiti dati dalle nostre capacità, competenze e mezzi, in mille modi diversi, ottenendo decine di migliaia di informazioni.
Spesso, tutte queste informazioni si sono rivelate intrinsecamente incongrue, e non solo a causa della nostra "limitatezza" (nel senso "umano" del termine), ma anche in ragione del fatto per cui le nostre "Fonti" (NASA ed ESA, su tutte), spesso e volentieri, hanno confuso i dati.
C'è chi ha parlato e parla di vera e propria manipolazione, chi di diversità determinate dalla tecnologia adottata o da altri fattori esterni e chi, infine, ritiene che la confusione sia solo nelle teste e negli occhi di coloro che, questi dati, si sono trovati a vederli ed esaminarli.
Ora non è questa la sede per stabilire chi abbia ragione e chi torto (probabilmente nessuno, oggi, può essere certo di aver ragione, così come nessuno, in Valore Assoluto, può definirsi sicuramente in torto).
E allora? Come uscire da questo paradosso?
Ci sono due modi, a mio parere: il primo consiste nell'andare in loco e verificare di persona.
Si, certo, sarebbe bellissimo ma...non si può. Non ancora almeno...
Il secondo modo, allora, è quello di iniziare a storicizzare i dati disponibili e quindi contestualizzarli.
In altre parole: bisogna collocare i dati nel Tempo. E cosa c'è di meglio, per far questo, se non l'andare a prendere (a proposito: Grazie di Cuore al nostro Dr Gianluigi Barca!) immagini e disegni vecchi di oltre un secolo, e quindi METTERLI IN RELAZIONE ai dati di cui disponiamo oggi?
Com'era Marte un secolo fa? Da un punto di vista Astronomico e Geologico, la domanda parrebbe alquanto stupidotta: Marte, un secolo fa, era IDENTICO (al 99,9999999...%) al Marte che vediamo oggi.
Si.
Se poi usiamo la Scala Cosmica, la domanda diventa addirittura priva di senso.
Ma noi siamo Uomini. Siamo Esseri Umani. E la Scala che dobbiamo impiegare, a volte, per provare, se non altro, a comprendere quelle che io amo chiamare Fenomenologie Trascendenti, deve essere la Scala Umana.
E nella Scala Umana, cari Amici, un secolo (o poco più) è TANTISSIMO TEMPO. E nel Tempo, specie quando è tantissimo (appunto!), le cose, ai nostri occhi e per i nostri occhi e le nostre menti, cambiano.
Cambiano in maniera eclatante.
Questo Viaggio attraverso il Marte Storico è un nuovo e piccolo contributo alla Causa della Comprensione.
E la Comprensione, si sa, non poggia (soltanto) su quello che ci viene insegnato a scuola, ma anche sulla nostra esperienza, ora diretta ed ora mediata. Sull'esperienza che acquisiamo vivendo e condividendo il Sapere.
Forse anche sulla nostra Coscienza.
Non è facile comprendere, lo so, ma è dovere dell'Uomo provare a farlo. E per arrivare su quella che è la Cima della Montagna (una montagna che è la stessa per tutti, ma la cui altezza varia da uomo a uomo) non servono nè le Professioni di Fede, nè i Diplomi di Laurea, nè i quieti silenzi e neppure le grida disarticolate.
Io non conosco la "ricetta" per giungere al Sapere Perfetto, ma posseggo un Metodo. Ed il mio contributo alla Ricerca del Sapere sta nell'offrire a Voi, Lettori, quel Metodo.
Ricerca dei Dati disponibili, Storicizzazione e Contestualizzazione, definizione di una Visione Globale ed Analisi della medesima.
Il risultato finale, per quale che sia, determina l'altezza della Montagna a cui prima facevo riferimento. E lo ripeto: la Montagna è la stessa per tutti, ma l'altezza a cui si colloca la sua Sommità varia da individuo ad individuo. C'è quindi, chi vedrà Orizzonti Lontani e chi, invece, vedrà solo altre montagne, più alte, o solamente alberi, o arbusti... O nulla del tutto.
L'importante però ed in fondo, come disse qualcuno, "non è la Destinazione, ma il Cammino".
Buon Viaggio! Dr Paolo C. Fienga - Lunar Explorer ItaliaMareKromium
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006-Ceres.jpg1-Ceres (natural colors, from HST - credits: NASA/ESA et al.)54 visiteThe Hubble image of Ceres on the reveals bright and dark regions on the asteroid's surface that could be topographic features, such as craters, and/or areas containing different surface material. Large impacts may have caused some of these features and potentially added new material to the landscape. The Texas-sized asteroid holds about 30 to 40% of the mass in the Asteroid Belt.
Ceres' round shape suggests that its interior is layered like those of terrestrial planets such as Earth. The asteroid may have a rocky inner core, an icy mantle, and a thin, dusty outer crust. The asteroid may even have water locked beneath its surface. It is approx. 590 miles (950 Km) across and was the first asteroid discovered in 1801.
The observation was made in visible and ultraviolet light between December 2003 and January 2004 with the HST Advanced Camera for Surveys. The color variations in the image show either a difference in texture or composition on Ceres' surface.
Astronomers need the close-up views of the Dawn spacecraft to determine the characteristics of these regional differences.
MareKromium
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015-Ceres_and_Vesta.jpg4-Vesta and 1-Ceres from HST (natural colors)54 visiteThese Hubble Space Telescope images of Vesta and 1-Ceres show two of the most massive asteroids in the Asteroid Belt, a Region between Mars and Jupiter.
The images are helping astronomers plan for the Dawn spacecraft’s tour of these hefty asteroids. On July 7, 2007, NASA is scheduled to launch the spacecraft on a 4-year journey to the Asteroid Belt. Once there, Dawn will do some asteroid-hopping, going into orbit around Vesta in 2011 and Ceres in 2015. Dawn will be the first spacecraft to orbit two targets. At least 100.000 asteroids inhabit the Asteroid Belt, a reservoir of leftover material from the formation of our Solar-System planets some 4,6 Billion Years (BY) ago.MareKromium
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018-Vesta-6-PIA13428.jpgSome of the "Faces" of 4-Vesta, from Hubble Space Telescope96 visiteNASA's Hubble Space Telescope snapped these images of the Asteroid 4-Vesta in preparation for the Dawn Spacecraft's visit in 2011. Each of the 4 Hubble images captures views of Vesta during its 5,34-hour rotation period. Hubble's sharp "eye" can see features as small as about 40 Km (24,84 miles) across in these images. Vesta was 211 MKM (approx. 131 MMs) from Earth when Hubble made the observations.
The images show the difference in brightness and color on the Asteroid's Surface. These characteristics hint at the large-scale features that the Dawn Spacecraft will see when it visits the potato-shaped asteroid.
Astronomers used the images, taken with Hubble's Wide Field Camera 3, to better determine 4-Vesta's Spin Axis. Based on the HST observations, astronomers calculated a slightly different, and more precise, Rotation Axis for Vesta. The new calculation will change the pattern of sunlight expected to illuminate the Asteroid when Dawn arrives.
Determining a more accurate Spin Axis for 4-Vesta will also help scientists refine the Dawn Spacecraft's orbit around the Asteroid. Dawn will orbit the rocky object for a year, beginning in July 2011. The Spacecraft will then travel to the "Dwarf Planet" 1-Ceres, arriving in 2015.
Hubble has kept its "eye" on 4-Vesta for more than 15 years, beginning in 1994. Hubble images of 4-Vesta in 1997 helped astronomers discover the Asteroid's very large Impact crater. Astronomers combined views of 4-Vesta in Near-UltraViolet and blue light to construct these images and the images were taken on Feb. 25, 2010.MareKromium
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019-Vesta-5-PIA13427.jpg4-Vesta from Hubble Space Telescope103 visiteThe Asteroid 4-Vesta is somewhat like our Moon, with ancient Lava Beds (the dark patches) and powdery Debris (or Regolith), such as the pulverized remains of impacts (the orange-colored areas). A flattened area on one end of 4-Vesta is a giant Impact Crater formed by a collision that perhaps occurred billions of years ago.
The crater is approx. 460 Km (285,66 miles) across, which makes it close to 4-Vesta's roughly 530-Km (329,13-mile) diameter. The asteroid is about the size of Arizona.
4-Vesta is one of the largest of a reservoir of about 100.000 Asteroids, the leftover material from the formation of our Solar System.
Astronomers combined images of Vesta in Near-UltraViolet and blue light to make this picture movie. The Hubble observations were made on Feb. 25 and Feb. 28, 2010.MareKromium
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021-Vesta-3.jpgMoments of 4-Vesta54 visiteTo prepare for the Dawn spacecraft's visit to Vesta, astronomers used Hubble's Wide Field Planetary Camera 2 to snap new images of the asteroid. These images were taken on May 14 and 16, 2007. Each frame shows time in hours and minutes based on Vesta's 5,34-hour rotation period. Using Hubble, astronomers mapped Vesta's Southern Hemisphere, a Region dominated by a giant impact crater formed by a collision billions of years ago. The crater is 285 miles (456 Km) across, which is nearly equal to Vesta's 330-mile (530-Km) diameter.
Hubble's sharp "eye" can see features as small as about 37 miles (60 Km) across. The images show the difference in brightness and color on the asteroid's surface. These characteristics hint at the large-scale features that the Dawn spacecraft will see when it arrives at Vesta in 2011.
Hubble's view reveals extensive global features stretching longitudinally from the Northern Hemisphere to the Southern Hemisphere.
The images also show widespread differences in brightness in the east and west, which probably reflects compositional changes. Both of these characteristics could reveal volcanic activity throughout Vesta. The size of these different regions varies. Some are hundreds of miles across.
The brightness differences could be similar to the effect seen on the Moon, where smooth, dark regions are more iron-rich than the brighter highlands that contain minerals richer in calcium and aluminum. When Vesta was forming 4.5 billion years ago, it was heated to the melting temperatures of rock. This heating allowed heavier material to sink to Vesta's center and lighter minerals to rise to the surface.
Astronomers combined images of Vesta in two colors to study the variations in iron-bearing minerals. From these minerals, they hope to learn more about Vesta's surface structure and composition. Astronomers expect that Dawn will provide rich details about the asteroid's surface and interior structure.
MareKromium
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1 - Milky Way - SST-1.jpgThe Milky Way (infrared vision - SST) - 1108 visite"...La Scienza ha sue Regole, ci dicono, e vanno rispettate se si vuol essere scienziati: d’accordo. Ma sono le Regole della Scienza o piuttosto le regole di chi decide come fare Scienza?
È la realtà a stabilire le modalità per la sua conoscenza o non sono piuttosto dogmi imposti da chi si è fatto il nido su una cattedra universitaria?..."
Paolo Cortesi
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1 - Milky Way - SST-2.jpgThe Milky Way (infrared vision - SST) - 291 visite"...non esiste, a mio parere, una 'Scienza in sè': esiste la Scienza Universale - che non conosciamo e che, forse, non compete a noi conoscere - ed esiste la Scienza Umana - e cioè quella fatta dagli uomini, a loro immagine e somiglianza, ed in virtù di tale somiglianza essa è piena di concetti ed intuizioni giuste, ma è pure traboccante di errori ed imprecisioni.
Dire che la Scienza Universale e la Scienza Umana sono la stessa cosa o che condividono la medesima Natura, equivale a dire che Dio e l'Uomo sono la stessa cosa e condividono la medesima Natura.
Ora, dato che su quest'ultimo assunto io ho qualche serio dubbio, mi accontento di pensare che la nostra Scienza sia solo "figliastra" della Scienza Universale e, se così realmente fosse, me ne rallegrerei, poichè un rapporto imperfetto è comunque meglio della mancanza di rapporto..."
P.C. Floegers - "In the Paradox"
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1_-_Milky_Way.jpgThe Milky Way "Band"105 visite"...When they saw that the Star had stopped, they were overwhelmed with joy..."
- Matthew, 2:10MareKromium
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2-Milky Way - SST.jpgThe center of the Milky Way: what's behind the dust!106 visite"...Delere licebit quod non edideris; (sed) nescit vox missa reverti..."
(Orazio)
"...Si può cancellare tutto ciò che rimane inespresso; ma una volta che si è parlato, nulla di quanto detto potrà mai essere restituito al silenzio..."
("...Voce dal sen fuggita - Più richiamar non vale; - Non si rattien lo strale - Quando dall'arco uscì..." - Metastasio)
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