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Risultati della ricerca nelle immagini - "Controversia" |
000-SOL166.jpgIs There Life On Mars?72 visiteIs there Life on Mars? Questa domanda, che è anche il titolo di un grande (e datato!) successo di David Bowie (...o "l'Uomo che cadde sulla Terra", come dicono molti dei suoi Fans...), non può, a questo punto della Storia di Lunar Explorer Italia, non diventare oggetto di una Galleria ad hoc.
Curata dal Dr Gianluigi Barca (Presidente di Lunexit, Sez. Liguria e Piamonte) e dal Dr Marco Faccin (Tecnico dell'Immagine e Ricercatore Senior), con la collaborazione del Dr Paolo C. Fienga (Presidente di Lunexit, Direz. Generale), questa Galleria mostrerà un quantitativo - riteniamo - impressionante di frames Spirit ed Opportunity che, una volta processati usando la Tecnica che abbiamo battezzato "Superdefinizione" e, talvolta, ulteriormente elaborati attraverso il Processo - Made by Lunexit - conosciuto come "MULTISPECTRUM", Vi mostreranno Marte come - REALMENTE - non lo avevate MAI visto prima.
La Superdefinizione, una Tecnica "semi-artigianale" di Elaborazione delle immagini originariamente adottata dalla NASA per migliorare la qualità visiva dei primi frames "Marziani" (siamo nel periodo delle Missioni Viking e Pathfinder), è stata ridisegnata nelle sue linee essenziali (e quindi, in un certo senso, "reinventata" per meglio servire i nostri scopi) dal Dr Marco Faccin ed è poi anche stata ulteriomente raffinata dal Dr Gianluigi Barca.
Ad essa, talvolta (ed al sussistere delle necessarie condizioni), potrà anche essere aggiunto il MULTISPECTRUM Processing il quale conferirà all'immagine nella sua versione "definitiva" le caratteristiche di colorazione e texture necessarie affinchè quanto ripreso possa essere visto dal Lettore "con Occhi Marziani" (ossìa il Lettore vedrà il Paesaggio di Marte ed i suoi dettagli "come se si trovasse in loco").
A tal riguardo - e per ottenere il massimo realismo - il processing addizionale alla Superdefinizione (ergo il MULTISPECTRUM Processing) considera, per ogni frame pubblicato, l'Ora Locale di Scatto (la quale, insieme alla Stagione in corso ed alla Opacità Atmosferica del momento - se conosciuta - diventa una funzione essenziale per stabilire le condizioni effettive di illuminazione del particolare ripreso).
Attraverso questo Lavoro (che non è "facile" nemmeno in teoria - figurateVi in pratica...) siamo giunti ad evidenziare dei particolari, in fondo ricorrenti in tutte le immagini, ma DECISAMENTE più evidenti nei frames ottenuti attraverso il Microscopic Imager di cui sono dotati entrambi i Rover, i quali, pur se non possono rispondere in maniera definitiva al nostro Quesito Origianale, certo lasceranno tanti LEGITTIMI dubbi agli Interpreti e, in ogni caso, aiuteranno (o, almeno, questo è quanto speriamo...) i Ricercatori e gli Appassionati di Marte & Dintorni a "VEDERE" cose che la NASA non si è mai neppure (pubblicamente, come ovvio...) sognata di mostrare.
Dunque Buon Viaggio e, che dite? Is There Life On Mars?!?...MareKromium
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0002.jpgMartian "Roswell"? (ctx frame - High-Def-3D; credits: Dr M. Faccin & Lunar Explorer Italia)158 visiteIl rilievo superficiale anomalo che andremo a visionare adesso è, almeno a parer nostro, il più "curioso" fra tutti quelli sino ad ora identificati.
La ripresa avviene da quasi 300 Km di altitudine e, nella versione ad Altissima Definizione del frame che Vi proponiamo, l'Oggetto che ha attratto l'attenzione del nostro Marco Faccin si manifesta come una sorta di disco - in un frame successivo Vi dimostreremo che si tratta di un cerchio quasi perfetto - il quale, tuttavia, non mostra alcuna apparenza metallica ma, al contrario, condivide la texture ed il colore dell'ambiente ad esso circostante.
Sarà a causa di una sorta di "camouflage"?!? Forse. O forse no. A seguito delle analisi che abbiamo svolto (basandoci, come ovvio, su quanto mostrato dai frames in nostro possesso e quindi contestualizzando il dettaglio) la nostra impressione è che stiamo osservando una "componente" del suolo. Un qualcosa che accede alla superficie e ne condivide la texture ed il colore ma che, nel contempo, si distacca e si distingue da essa, differenziandosi.
Non è un cratere, naturalmente (altrimenti il dettaglio non sarebbe in questa sezione) e, come vedrete nei details mgnf che seguono, si tratta effettivamente di un disco roccioso (?), leggermente inclinato sul piano del suo orizzonte locale (l'inclinazione si nota anche nel frame bidimensionale in quanto ha generato una piccola ombra).
L'origine e gli scopi - ammesso che ne esistano - di una siffatta Surface Feature, sono sconosciuti.MareKromium
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0003.jpgMartian "Roswell"? (edm - false colors; High-Def-3D; credits: Dr M. Faccin & Lunar Explorer Italia)161 visiteNel dettaglio magnificato ed in falsi colori, la condivisione della texture fra il rilievo anomalo e la superficie a cui esso accede appare in tutta la sua evidenza.
Ed è per questo motivo che si è sviluppata in noi l'idea per cui questa bizzarra Surface Feature potrebbe anche essere l'espressione visibile di un qualche tipo di forma vitale (esotica, come ovvio) indigena.
L'unica "certezza" (si fa per dire...) che Vi possiamo offrire attiene il posizionamento del dettaglio: NON SI TRATTA, infatti, di una depressione del suolo, bensì di un rilievo che si solleva - solo da un suo lato - dalla superficie.
Il resto, lo sapete, può essere solo speculazione (informata, certo, ma sempre speculazione).MareKromium
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0004.JPGMartian "Roswell"? (edm - High-Def-3D; credits: Dr M. Faccin & Lunar Explorer Italia)121 visitenessun commentoMareKromium
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0020.jpgUnusual White "V-Shaped" Surface Feature (ctx frame; High-Def-3D; credits: Dr M. Faccin & Lunar Explorer Italia)194 visiteUn profilo superficiale intrigante si staglia davanti a noi, circa a centro frame: si tratta di una sorta di "V", posizionata orizzontalmente rispetto all'Orizzonte dell'Osservatore.
Questa Surface Feature, individuata dal nostro eccezionale Marco Faccin, è sicuramente intrigante ma, almeno da questa ripresa, assolutamente indecifrabile.
Proviamo dunque ad avvicinarci un pò...
NOTA: nell'angolo inferiore Sx del frame, un'altra "follìa" della Natura: una roccia a forma di cubo che riflette i raggi del Sole. Da notare che la forma cubica del rilievo è quasi regolare e del tutto palese, senza che sia necessario ricorrere a particolari ingrandimenti o accentuazione dei contrasti.MareKromium
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0021.jpgUnusual White "V-Shaped" Surface Feature (edm; High-Def-3D; credits: Dr M. Faccin & Lunar Explorer Italia)202 visiteL'avvicinamento al dettaglio controverso non ci è purtroppo di grande aiuto per capire "che cosa" stiamo guardando, ma la tridimensionalità ci permette di evidenziare qualche aspetto "certo":
1) si tratta di un profilo/rilievo (Surface Feature) assolutamente reale (non è un'ombra, non è un image-artifact e non è una Struttura Effimera);
2) la "V" che ci appare è la porzione superiore di un rilievo parzialmente infossato (è una sorta di "cresta" che emerge dal suolo) la cui porzione maggiore è immersa nell'ombra;
3) il rilievo controverso giace sul fianco di una leggera depressione naturale a forma di conchiglia la quale SEMBRA un cratere ma non lo è (e se si trattasse di un cratere, allora esso è talmente degradato che i suoi tratti distintivi essenziali - l'Outer Rim, su tutti - sono ormai indistinguibili);
4) l'albedo e la texture della "V" è la stessa dei profili esterni alla depressione su cui il rilievo si stende e quindi, da un punto di vista geologico, dobbiamo ritenere che il materiale che forma la "V" è dello stesso tipo (medesima natura) di quello che si trova nei suoi dintorni;
5) l'area scura che caratterizza il fondo della depressione non è un'ombra: è materiale scuro (sabbia, forse fango).
Oltre non possiamo andare, purtroppo...MareKromium
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00230-StarSurface.jpgThe "Star" (High-Def-3D; credits: Dr M. Faccin & Lunar Explorer Italia)156 visitenessun commentoMareKromium
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0050.jpgSteps... (ctx frame - High-Def-3D; credits: Dr M. Faccin & Lunar Explorer Italia)174 visiteOsservate attentamente i due rilievi che sembrano formare un "8", alla Vostra Dx...Si tratta di due crateri (probabilmente secondari), decisamente rotondeggianti e, si direbbe, non molto profondi.
Nulla di strano, quindi?
Guardate meglio: guardate, soprattutto, il cratere che si trova più in basso rispetto al punto di osservazione e quindi, se non notate ancora nulla, andate a vedere il prossimo frame...MareKromium
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0051.jpgSteps... (edm - High-Def-3D; credits: Dr M. Faccin & Lunar Explorer Italia)274 visiteDifficile spiegare rilievi come questo conservando intatte Razionalità e Pragmatismo...La nostra opinione? Ci sono dei "gradoni" (una sorta di "gradoni"...), effettivamente, sul margine inferiore del cratere più prossimo al punto di osservazione i quali ci lasciano perplessi.
Ci lasciano perplessi a causa della loro linearità e regolarità; ci lasciano perplessi a causa delle loro fattezze; ci lasciano perplessi - infine - anche in sede di contestualizzazione (non siamo lontani, infatti, dal rilievo a "V" di cui si è già detto).
Sarà stata, questa, una Regione Mineraria (in un remoto passato)?
O forse questi rilievi sono le evidenze di processi biomagnetici ancora in atto (come suggerisce il Dr Feltri)?
Oppure si tratta solo di illusioni ottiche e sviste?
Secondo noi la realtà è solo una: in questo frame ci sono (e si vedono - BENE) dei rilievi a forma di gradoni.
Essi esistono.
Ma quale sia il loro significato, la loro natura ed il loro scopo...nessuno, ad oggi, lo può dire.
Nessuno.MareKromium
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0070.jpgRocky Circle (High-Def-3D; credits: Dr M. Faccin & Lunar Explorer Italia)119 visiteUn rilievo tutto sommato indefinibile, che potrebbe anche essere l'evidenza di un "exhumed crater", ossìa un cratere che, un tempo sepolto, è stato ora riportato alla luce del giorno. Molto interessanti anche l'altri rilievo circolare - la cui albedo è notevole! - che vediamo a Nord dell'exhumed crater (e che sembra essere una sorta di "piazzola", costituita da larghi blocchi di pietra).MareKromium
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0071.jpgWhite Arc (High-Def-3D; credits: Dr M. Faccin & Lunar Explorer Italia)130 visiteIl segmento d'arco, semi sepolto fra le rocce, è decisamente chiaro e ben visibile; che cosa sia...Beh, questo proprio non siamo in grado di dirvelo (anche se la nostra sensazione è che si tratti di un rilievo assolutamente naturale; suggestivo, si, ma naturale).MareKromium
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0080.jpgLake?!? (ctx frame - High-Def-3D; credits: Dr M. Faccin & Lunar Explorer Italia)148 visiteI riflessi che caratterizzano il fondo di questa depressione (esaltati dal tridimensionale) sono "familiari": si tratta, infatti, di riflessi tipicamente correlati a raggi di Sole che attraversano dell'acqua o, comunque, che "giocano" su una superficie mobile e ad albedo elevata.
Purtroppo non ci è possibile spingere la nostra speculazione troppo oltre: l'immagine originale, infatti, è stata pesantemente processata e noi siamo perfettamente consapevoli del fatto che il nostro Lavoro potrebbe essere stato la causa (o, almeno, una concausa) dei curiosi effetti luminosi che ben si vedono in questi frames.
Razionalmente parlando, poi, l'idea che possano trovarsi delle grandi masse d'acqua allo stato liquido sulla Superficie di Marte, oggi, non si sposa pienamente con le nostre convinzioni e con il nostro pragmatismo (in altre parole: che, in determinati periodi dell'Anno Marziano, in determinate Regioni ed a determinate condizioni, la Superficie del Pianeta Rosso possa ospitare, per un periodo limitato di tempo, delle modeste masse d'acqua "sporca" - e cioè fanghiglia, tanto per essere chiari -, noi lo riteniamo possibile. Ma che l'acqua scorra e zampilli allegramente su Marte, oggi...Onestamente no: non ci crediamo - e che ci scusi tanto il Dr Skipper che, invece, appare convinto di questa possibilità, tanto da chiamarla "certezza". beato lui!...).
E' tuttavia evidente che l'albedo e la texture del disegno luccicante che caratterizza il versante Sud-Est di questa depressione (che non definiremmo "cratere" e, sicuramente, NON "cratere d'impatto") significa che "qualcosa" è lì, a reagire all'azione dei raggi del Sole. Il detail mgnf che segue, poi, Vi mostrerà che, dalla parete Sud-Est della depressione, SEMBRANO dipartirsi due piccole cascate.
Cascate.
Si, ma ammesso che si tratti effettivamente di "materiale in caduta libera" (la nostra definizione pragmatica di "cascata"), siamo proprio sicuri che si detto materiale sia "acqua"? O si tratterà di acqua e terriccio, polveri e ceneri varie (fanghiglia, insomma)?
E se fosse così, come si potrebbe spiegare l'incredibile luminosità di questo materiale, una volta precipitato sul fondo della depressione (il fango, sulla Terra come su Marte, non possiede certamente un'albedo elevata...)?
Le domande, tutte legittime, che ci poniamo, non hanno risposta e quindi, come sempre, dobbiamo fermarci ai FATTI. ed i FATTI sono questi:
1) esiste una depressione (profonda - nostra stima - una settantina di metri, forse qualcosa in meno);
2) sul fondo di questa depressione, distribuito irregolarmente, giace del materiale altamente riflettente e, forse, trasparente;
3) il nostro processing potrebbe essere la causa dell'effetto di trasparenza e riflettenza, ma l'albedo del materiale depositatosi è genuina ed originale;
4) dal versante Sud-Est della depressione si intuisce una caduta di materiale (lo deduciamo dalla presenza di un tipico blurring da movimento) e questo materiale SEMBRA essere trasparente e riflettente;
5) il materiale in oggetto, una volta raggiunto il fondo della depressione, pare essersi depositato, in larga misura, all'interno di un avvallamento del terreno il quale si posiziona ad Ovest/Sud-Ovest della depressione stessa, praticamente in un'area opposta rispetto a quella di "caduta" (il materiale, quindi - ed in accordo alle nostre osservazioni -, fuoriesce da una coppia di fratture collocate sulla parete Est della depressione, precipita sul fondo della medesima e scorre, assecondando la morfologia del terreno, verso un'area inclinata e più profonda, situata a ridosso della parete Ovest della depressione stessa);
5) nella versione bidimensionale del frame, il materiale depositato sul fondo della depressione appare di color bianco brillante - tipo gesso - ai margini della sua superficie di distribuzione, e di color bianco opaco/grigio nelle sue regioni centrali (ed anche questo è un effetto tipico delle acque basse in rapido movimento, poichè le spume si concentrano, di regola ed in larga misura, sui bordi delle regioni superficiali allagate).
Questi, a nostro modo di vedere, sono i FATTI. Poi, giustamente, ognuno di Voi potrà e dovrà interpretarli come meglio sa e crede.MareKromium
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