Aeolian_features-Windstreak-M1101534-02.jpgWindstreak with misunderstanding55 visiteUn nuovo esempio, certo non l'ultimo (magari lo fosse!), di come una brutta immagine (o anche un’immagine difettosa) crea un "caso" – anzi: una Anomalìa di Superficie – e come un'analisi accurata ed attenta del frame in versione integrale e ad HR, risolve il malinteso.
Nell'inset in b/n, un rilievo scuro ed ambiguo sembra proiettare un potente raggio di luce sulla superficie di un’area pianeggiante situata nella Regione Marziana di Medusae Fossae.
Nell'immagine grande, HR ed in colori naturali, il rilievo scuro ed ambiguo diventa una normale collinetta "a ceppo" (o “butt”) ed il potente raggio di luce si evidenzia per quello che è: un windstreak.
Uno degli oltre centomila windstreaks che caratterizzano le Grandi Pianure di Marte.
Come mai il misunderstanding? Un semplice vizio di saturazione nel frame in b/n.
E perchè, comunque, l'eventuale "raggio di luce" non potrebbe essere mai un "raggio di luce"?
Scegliete Voi uno (o più di uno) di questi motivi:
1) perchè la luce si propaga in linea retta e non in linea “tremula” (a meno che non ci si trovi nei pressi di una sorgente di super-gravità, quale può essere un black hole);
2) perchè la foto è stata scattata alle 13:36, in pieno giorno marziano e, in una foto ottenuta da quasi 400 Km di altezza, una sorgente di luce radente, per quanto potente possa essere, non risulterebbe comunque percepibile nè risolvibile;
3) perchè il rilievo in questione non presenta, nemmeno operando dei super-stretches, alcuna apertura (una "vent", tecnicamente) dalla quale potrebbe dipartirsi il raggio di luce;
4) perchè le sorgenti di luce radente, in fotografia astronomica e spaziale, quando ci sono, si configurano in maniera molto diversa.
Conclusione: onde evitare di prendere delle terrificanti sviste, si suggerisce sempre di esaminare i frames in HR e quindi, come insegnano la prassi e l'esperienza, cercare di essere, si, possibilisti, ma anche - e soprattutto - razionali e pragmatici.
Poi, ovviamente ed alla fine, ognuno può sempre pensare (di vedere) quello che vuole, ci mancherebbe altro: in fondo, esistono personaggi che hanno costruito e costruiscono fortune sulle sviste...
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TRA_000828_1805_IRB-01.jpgYardangs in Medusae Fossae (1)53 visiteThis series of 4 images covers a portion of an outcrop of the Medusae Fossae Formation, a series of light-toned terrains in the Martian Mid-Latitudes. The Medusae Fossae has been and remains one of the most enigmatic features on Mars. The unit is characterized by wind-sculpted landforms, most notably eroded ridges known as yardangs. The composition of the Medusae Fossae is not known, but candidates include indurated (hardened) volcanic ash or remnants of dust-ice mixtures that formed in a different Martian climate. This HiRISE image reveals new details of the Medusae Fossae.
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TRA_000828_1805_IRB-02.jpgYardangs in Medusae Fossae (2)53 visiteImage TRA_000828_1805 (here broken in 4 sub-images) was taken by the High Resolution Imaging Science Experiment (HiRISE) camera onboard the Mars Reconnaissance Orbiter spacecraft on September 30, 2006. The full image is centered at 0,5° North Latitude and 142,1° East Longitude.
The images are oriented such that North is towards the top. The range to the target site was 270 Km (about 169 miles). At this distance the image scale is 27 cm/pixel (with 1 x 1 binning) so objects ~81 cm across are resolved. The image was taken at a local Mars time of 03:27 PM and the scene is illuminated from the west with a solar incidence angle of 55,2°, thus the Sun was about 34,8° above the horizon.
At a Solar Longitude of 113,6° the season on Mars is Northern Summer.
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TRA_000828_1805_IRB-03.jpgYardangs in Medusae Fossae (3)59 visitenessun commento
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