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The Readers Show and Tell...
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ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-OPP-SOL1484-1P259935517EFF8922P2430R2M1.jpgThe "Martian Snail" & C. (by: Carlo Contu)174 visiteUna vasta molteplicità di profili curiosi e di rilievi singolari propri dell'inner rim di Victoria Crater, ci viene evidenziata dal nostro carissimo Amico, il Sig. Carlo Contu.
Che cosa stiamo guardando?
A nostro parere, il rilievo più intrigante (e meno spiegabile facendo ricorso ai "soliti" strumenti del Ricercatore - e cioè: ombre ingannevoli, artifacts derivanti da uno stretch eccessivo del frame, unusual - but natural - surface features etc.) è quello che il bravo Carlo battezza come "The Great Snail", la "Grande Lumaca". Effettivamente la forma di questa surface feature è tanto autoesplicativa nel nome, quanto ambigua nella definizione della sua possibile origine.
Noi, come Gruppo di Ricerca Pragmatico (e Moderato), riteniamo che si tratti, per la totalità dei dettagli evidenziati, di affascinanti giochi di luce (e d'ombra) e di "umanizzazioni" (con ciò intendendosi il tentativo operato dall'Osservatore di ricondurre "profili ignoti" a "profili noti" - o, almeno, a profili afferrabili dalla comune sensibilità visiva terrestre).
Certo è che anche la NASA ci mette del suo e "stimola" i dubbi allorchè - apparentemente senza una ragione ovvia - continua a riprendere (per giorni, e giorni, e giorni...etc.) SEMPRE il medesimo scorcio...
Che dire? Stiamo guardando un "fossile", una "creatura indigena", una "unusual surface feature" o, semplicemente, uno "scherzo della Vista"? Cari Amici: decidetelo Voi da soli.
Noi possiamo solo sottolineare ed apprezzare l'intento e l'acutezza visiva di Carlo; ma per dire "che cosa" stiamo davvero osservando...Lo sapete: dovremmo essere lì!
Un grande Saluto e Complimenti all'Amico Carlo Contu!MareKromium
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ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-PIA09090-1.jpgThe "Flange" (context frame - by Enzo Lojacono)162 visiteQuesto dettaglio, individuato e proposto dal nostro sempre più bravo ed attento Amico, Enzo Lojacono, ci mostra qualcosa che, provocazioni a parte, non può non suscitare interesse e meraviglia negli Osservatori.
Guardate bene il dettaglio estrapolato e magnificato dal Sig. Lojacono (qui e nell'extra-detail mgnf che segue): è vero, se lo si osserva con attenzione, esso ci ricorda una componente meccanica che noi, qui, sulla Terra, chiamiamo "flangia".
Ed infatti, l'aver battezzato la Singolarità Superficiale come "flangia" ci è parso più che appropriato!
Ma il punto, come Voi sapete bene, non è solo (e non è tanto) il "ricondurre figure ignote e/od inesplicabili - o semplicemente non spiegabili facendo ricorso alla nostra Logica ed alle nostre conoscenze - a profili noti e spiagabili" (ossìa il lavoro che - più o meno... - fanno gli Eso-Archeologi/Archeografi di oggi).
NO.
Il punto è che ALCUNE SURFACE FEATURES che abbiamo individuato sulla superficie di Marte (e non solo!...) NON SONO, a nostro avviso, spiegabili facendo ricorso solamente a processi Geologici e/od Atmosferici.
Quello che la provocazione del nostro Amico Enzo Lojacono ci dice (rectius: suggerisce) è tutto qui.
Certo, qualcuno - dato che noi ci poniamo domande "imbarazzanti" - ci bollerà subito come Visionari (nel senso di persone che non vedono bene e/o che soffrono di allucinazioni) o come Complottisti (e cioè quelli che, all'individuazione di ogni Anomalìa/Singolarità di Superficie non spiegabile e/o non agevolmente spiegabile, dicono che tutta la Missione in esame è un fake), ma la Verità è un'altra ed i nostri Amici Lettori la conoscono.
Qual'è? La Verità, a nostro avviso, è che non tutto quello che vediamo è sempre spiegabile usando la Scienza e la Logica Umana.
Non tutto è spiegabile facendo solo e sempre ricorso a causali quali i cosiddetti "processi geologici" (fatti, ad es., di erosioni, corrosioni, stratificazioni, depositi etc.) ed il "weathering" (e cioè l'azione degli Agenti Atmosferici). Non tutto è solo e sempre spiegabile razionalmente PUNTO!
Questo è il senso dei nostri dubbi e delle nostre provocazioni: un invito a (provare almeno a) considerare l'inconsiderabile. "To think outside the Box", dicono i nostri Amici e Colleghi Americani.
E noi ci proviamo: da soli e con il Vostro aiuto.
Il contributo fornito dall'Amico Enzo Lojacono è un OTTIMO esempio di Surface Feature che NON E' SPIEGABILE facendo uso dei soli "Strumenti Tradizionali" sopra menzionati, ed è per questo che noi lo abbiamo apprezzato e pubblicato.MareKromium
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ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-PIA09090-2.jpgThe "Flange" (extra-detail mgnf and comparison - by Enzo Lojacono)174 visiteGuardate bene: siamo davanti ad una "roccia" (?) che ci mostra delle evidenti simmetrie, una morfologia ed uno spessore (quasi) regolari ed un "buco ARMONICAMENTE sagomato" nella sua porzione centrale (abbiamo scritto "armonicamente" in maiuscolo perchè la Natura è una Grande Artista...anche se in questo caso, probabilmente, la Natura "da sola" non basta a spiegare quello che vediamo).
Chiunque di Voi, Amici Lettori, avesse una spiegazione "canonica" di questa Surface Feature, non deve far altro che scriverci e/o commentare il frame.
Un piccolo Warning: dato che, di quando in quando, ci capita di leggere "citazioni" poco lusinghiere del nostro Lavoro su Siti e Forum frequentati da Fenomeni Incompresi e Futuri Nobel per le Scienze, noi invitiamo i nostri Anonimi Detrattori a scriverci e ad esprimere pubblicamente (MOTIVANDOLE) le loro eccezioni, senza celarsi dietro ridicoli nick-names e senza fare i "cecchini" - leggi: i "codardi".
In fondo, noi chiediamo a chi "critica" solo un pò di Coraggio (lo stesso che noi usiamo, ogni giorno, per svolgere questo splendido - ma sempre più di frequente ingrato - lavoro).
O forse chiediamo troppo?!?
Complimenti di Cuore - ancora una volta - ad Enzo Lojacono!MareKromium
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ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-Refuge.jpgUnusually-shaped Caverns? (by Carlo Contu)122 visiteDue rilievi superficiali i quali, oltre a possedere un aspetto curiosamente antropomorfo (specie quello posizionato più in basso, con extra-detail mgnf a Dx dell'Osservatore), non possono non spingerci a pensare ad un'Ipotesi di Frontiera.
E ad ogni modo, si tratta di semplici "Unusual Surface Features" (con ciò implicandosi la loro comunque assoluta ed indubbia Origine Naturale), oppure siamo davanti a qualcosa di "Artificiale" (ed ora in rovina, ma ancora - vagamente - riconoscibile)?
Noi possiamo solo ringraziare Carlo Contu per le belle ed argute "provocazioni visive" e quindi "girare" a Tutti Voi i nostri interrogativi; le risposte - un giorno - arriveranno...MareKromium
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ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-Remnants1.jpgRemnants (1 - by Carlo Contu)121 visiteLa voglia di cercare delle "Simmetrie" (e, con esse, dei Segni di Civilizzazione) è grande e la Superficie di Marte, effettivamente, è talmente bizzarra che questa voglia, spesso, viene adeguatamente ricompensata.
In questi due extreme-detail mgnf (ottenuti da frames MRO ed entrambi selezionati dall'ottimo Carlo Contu), abbiamo una serie di rilievi superficiali che, a ben osservare, potrebbero "suggerire" l'esistenza di queste "Simmetrie".
Città Fantasma? Rovine? Scavi? Oppure semplici Regioni Caotiche, caratterizzate da continue alternanze e sovrapposizioni di terreni aventi diverse matrici, con dune, pietraie ed outcrops?
Ogni ipotesi, al momento, è buona ed ognuno di noi, in base alla propria Sensibilità, Competenza ed Apertura Mentale, può cercare - motivandola - una risposta adeguata.MareKromium
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ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-Remnants2.jpgRemnants (2 - by Carlo Contu)109 visiteLa distanza è grande, ma la sensazione che possa esistere una presenza (seppure ora profondamente degradata) di "geometrie razionali" esiste.
Un grande dettaglio anche questo ma, al pari del precedente, totalmente indefinibile.MareKromium
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ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-SOL060-1P133516455RAD0830P2218L256C1.jpg...Maybe the "Martian Bunny"?!? - Sol 60 (credits: Carlo Contu)277 visiteCome abbiamo già scritto più volte (e non per piaggeria, ma per semplice onestà), il contributo che riceviamo dai nostri Lettori ed Amici più attenti e dedicati è prezioso. Lo è perchè, oltre a dimostrare che chi legge è poi capace, a sua volta, di ripercorrere i passi che caratterizzano il percorso dell'Anomaly Hunter, e lo è perchè l'intervento dei Lettori costituisce la "prova" che almeno uno dei Fini Istituzionali di Lunar Explorer Italia è stato conseguito.
Quale?
Quello di creare una Associazione che agisse, in un certo senso, non solo come un'Entità di Ricerca e Divulgazione, ma anche come una "piccola Tribuna sul Mondo delle Scienze di Confine". Una Tribuna alla quale ognuno di noi può affacciarsi ed esprimere il suo pensiero, le sue idee, le sue scoperte, se e quando ci sono.
Lunar Explorer Italia concede spazio a tutti, a condizione che la Materia chiamata in causa sia congrua con quanto viene trattato sulle nostre pagine e che colui che si esprime usi arguzia, intelligenza, passione e, più di tutto, educazione.
E' per questo che la Rubrica "Readers Show and Tell" è nata.
Quest'oggi, come già altre volte è accaduto, abbiamo il nostro Caro Amico, Carlo Contu, che ci ha "suggerito" di fare un grande passo all'indietro, sino ai primi Soles del MER Opportunity, e di investigare su quel dettaglio presente a centro frame, di color bianco-grigio, ben evidenziato nel detail-mgnf prodotto dal Sig. Contu.
Di che si tratterà mai?
Ebbene, secondo noi, si tratta di un frammento degli air-bags che hanno protetto, durante la fase di rough-landing (atterraggio ruvido) della Sonda, le meccaniche del Rover. Un frammento di qualcosa che è man-made e non è certamente indigeno di Marte.
Ma c'è di più. Come lo stesso Sig. Contu ha evidenziato, una leggera striatura scusa caratterizza il versante del rilievo che si trova alla Dx dell'Osservatore. Che cosa sarà mai quella "striatura"?
Probabilmente - almeno a parere di chi scrive - si tratta dell'evidenza che il corpo indagato è un "corpo mobile", spinto dal vento, e che il movimento del medesimo sulla Superficie del Crater Eagle, ha prodotto quello che tecnicamente viene chiamato "disturbo" (pensate al "disturbed terrain", ossìa il terreno Marziano interessato da attività meccaniche prodotte dal Rover stesso, o dalle sue componenti, o, come in questo caso, da un frammento di airbag, ma NON da elementi naturali - tipo le azioni eoliche, notoriamente creatrici, allorchè valutate su piccola scala, di quei rilievi superficiali noti come "Wind-Tails").
E non è tutto!
Il dettaglio in oggetto potrebbe addirittura essere, in una diversa configurazione visiva (dovuta sia al suo "muoversi" sulla superficie, sia al cambio di angolo di ripresa), il famoso "Martian Bunny", scoperto dal Prof. Hoagland durante il Sol n. 4 di Opportunity, e quindi ripreso con precisione e cura in un piccolo Studio/Contributo da noi pubblicato e curato dal sempre Caro Amico "Old Grey", alias Fabio Italiano (che salutiamo), in un'altra Sezione del Sito.
Tutto finito? No. Abbiamo ancora un "mistero" da risolvere: come mai questo frame, che risulta essere relativo al Sol 60 di Opportunity ci mostra dettagli interni del Cratere Eagle, quando il Cratere Eagle stesso venne lasciato dal Rover durante il Sol 57? Ebbene, abbiamo provato a riflettere e, alla fine, ci siamo ricordati del procedimento di fotografia, storage dell'immagine ed invìo della medesima a Terra adottato dai Mars Exploration Rovers.
Questo procedimento, come può risultare intuitivamente, poggia sul fatto che NON TUTTE le immagini riprese dai Rover durante un certo Sol "x", vengono poi inviate a Terra durante il medesimo Sol "x".
La "finestra" di trasmissione delle immagini, infatti, non è sempre aperta, anzi (ricordateVi che essa è funzione NON SOLO del quantum di energia disponibile da parte del Rover per svolgere le sue funzioni, ma anche dalla posizione delle Sonde che fanno da trasponders per i dati da esso inviati)!
Una possibile - e logica, nonchè razionale - risposta al quesito che ci eravamo posti può quindi essere questa: è stato rubricato come frame di Sol 60, un frame - di fatto - più vecchio di qualche Soles, ma rimasto in storage nella memoria di Opportunity per un pò di tempo, e quindi inviato a Terra in ritardo.
Un frame, intendiamo dire, scattato durante il Sol - ad esempio - "55", ma poi tenuto in memoria e quindi inviato a Terra (e ricevuto a Pasadena) 5 giorni dopo il suo "effettivo ottenimento".
Come avverrà la rubricazione di questo Sol "ritardatario"?
Interpretazioni. Secondo alcuni, infatti, la data del Sol corrisponde alla data di "scatto" della fotografia; secondo altri, invece, la data del Sol è la data di ricevimento a Terra del frame.
Che dire? Se Opportunity ha effettivamente lasciato il Cratere Eagle durante il Sol 57 - come ci dimostrano molti frames -, allora è ovvio che il criterio di archiviazione dei frames è quello che usa la loro data di ricevimento a Terra come parametro scriminante di rubricazione negli archivi NASA/MER.
Se invece vogliamo ritenere che il criterio di archiviazione dei frames sia quello che usa/considera la loro data di scatto, allora abbiamo solo tre possibilità per venire a capo della questione:
1) E' stato commesso un errore di rubricazione da parte della NASA;
2) Opportuniy è uscito dal Cratere Eagle, effettivamente, durante il Sol 57, ma poi è tornato sui suoi passi ed ha scattato qualche altro frame che ritraeva le sue "orme" ed il suo "nest";
3) Abbiamo capito male noi tutta la questione...
Ed ora, ringraziando di Cuore Carlo Contu, Vi lasciamo optare per l'ipotesi che riterrete più "azzeccata"!...MareKromium
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Ottime considerazioni! La contestualizzazione di Ivana è sostanzialmente corretta: il dettaglio controverso (magnificato nell'inset) pare effettivamente estraneo all'ambiente a cui accede, ma attenzione: non è l'unico macigno di medie dimensioni che ci è possibile vedere oltre l'ombra di Spirit.
Ad ogni modo la sua forma, estremamente bizzarra, già ci consente di parlare di Singolarità.
Tuttavia, dopo aver colorizzato, ingrandito e ridefinito il frame, il passo successivo (e cioè quello che ci permetterebbe di lasciare la nozione di Singolarità per giungere a quella di Anomalìa di Superficie) non lo possiamo compiere. E non lo possiamo compiere per un semplicissimo motivo: la qualità di questa immagine è buona, ma non ottima.
Lo stretch operato per ingrandire il dettaglio controverso ci ha consentito di capire che si tratta di un rilievo superficiale di media dimensione (diremmo circa 80/90 cm di base e 60/65 di altezza) e di forma indubbiamente curiosa; tuttavia la sua definizione è peggiorata al punto che non ci è assolutamente possibile scrutarlo nel dettaglio e dire "che cosa è" (o che cosa NON è).
E allora cosa si può dire o fare? Beh, in realtà, avendo Logica e Pragmatismo alla mano, possiamo ragionevolmente supporre che si tratti di un macigno erratico, probabilmente un ejecta boulder (e questo spiegherebbe sia il suo colore - che è leggermente diverso da quello di quasi tutte le altre rocce che lo circondano -, sia la sua texture superficiale - idem c.s.).
Oltre, ahinoi, non si può andare...Ed in ogni caso, grandi complimenti ad Ivana per lo spunto!MareKromium
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Nell'inset magnificato, quello che sembra un volto, o una sorta di maschera (funeraria), che affiora dalle sabbie di Gusev e rivolge gli occhi verso il Cielo.
Il "volto", a nostro avviso, non è quello tipico di un essere umano quanto, piuttosto, quello di una creatura umanoide: leggermente ovale, con occhi distanti ed affilati ed il naso lungo. Non ne distinguiamo la "bocca".
Si tratta, a nostro parere, di un caso di pareidolia. Un caso interessante, ben suggerito da Ivana e che ci deve aiutare a ricordare, ancora una volta, che la Ricerca di ciò che un oggetto (o un corpo) è o può essere, è una Ricerca lunghissima ed assai complicata (a differenza della ricerca di ciò che un oggetto - o un corpo - SEMBRA, che di regola è istintiva e, dunque, piuttosto agevole).
Un GRAZIE di Cuore ad Ivana Tognoloni per il tempo che ci dedica e per i suoi spunti che, come potete vedere, sono sempre e comunque interessanti e meritevoli di attenzione.MareKromium
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A dire il vero, c'è qualcosa di veramente strano in questo gruppo di rocce, ma non è la forma delle rocce a costituire la curiosità (e la possibile Anomalìa) quanto, piuttosto, la posizione di un sasso (che sembra essere "sospeso" in aria...) e la presenza di una inspiegabile ombra (indicata dalla freccia; il sasso che sembra essere "sospeso" in aria - e che proietta anche un'ombra sotto di sè, quasi a conferma di questa strana sensazione - è appena al di sotto dell'ombra anomala).
Ivana, a nsotro avviso, ci vede piuttosto bene nella sua antropomorfizzazione, ma le antropomorfizzazioni, come sapete, sono personalissime e dunque questionabili al 100%.
Dunque il nostro suggerimento è questo: più che cercare delle "somiglianze" (che sono soggettive), provate ad individuare degli elementi di fatto (che sono oggettivi). L'ombra, in questo caso, è un fatto: c'è. E' un dato oggettivo.
Ma qual'è il corpo fisico da cui essa si diparte?
Eccola l'Anomalìa: il corpo fisico NON c'è, ed anche questo è un dato di fatto (e dunque un elemento oggettivo ed inquestionabile).
Spiegazioni possibili: effetto ottico; vizio dell'immagine; manomissione. Oltre, ancora una volta, non possiamo andare; complimenti ad Ivana per aver comunque "centrato" una zona particolare ed estremamente interessante!MareKromium
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Noi siamo/saremmo anche d'accordo... Ma circa la "forma" del boulder... Beh, ridiamoci sopra tutti assieme!
Com'è Marte? "Hard"! Altro che storie...MareKromium
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