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The "Face" of Cydonia Mensae and the Features of Cydonia Region
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Cydonia_Mensae-The_Face-040-PSP_003234_2210_RED-MF-PCF-LXTT6.jpgThe "Face" of Cydonia Mensae (Absolute Natural Colors; credits for the additional process. and color.: Elisabetta Bonora and Marco Faccin - Lunexit Team)449 visiteCoord. (centered): 40,7° North Lat. and 350,5° East Long.MareKromium
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Cydonia_Mensae-The_Face-050.jpgThe "Face" and Cydonia according to ESA (1)88 visiteE' di questi giorni (tardo Settembre 2006) la notizia che parrebbe smontare, in maniera definitiva, il Mito di Cydonia, con la sua "Sfinge" (conosciuta anche come la "Faccia di Marte") e le sue Piramidi. Niente di nuovo, in fondo: sono anni che si parla di "Mito" e, anche se una serie di pseudo-Ricercatori ed Investigatori Spaziali - ma si tratta per lo più di semplici Autori di libri, saggi ed articoli vari, a cominciare dallo scopritore della Sfinge, il Prof. R. Hoagland - ha costruito (e sta ancora costruendosi) la propria fama e fortuna su questa bizzarra collinetta Marziana, la Verità è che non occorevano dei Geni o degli Scienziati per capire che, purtroppo, abbiamo passato oltre vent'anni a parlare di "aria fritta". Voi penserete che stiamo dicendo questo alla luce delle "immagini" ESA di recente rilascio al Pubblico...
Ma non è così. Non è così perchè, innanzitutto, l'ESA NON rilascia al Pubblico delle immagini vere e proprie, come abbiamo già detto e scritto 1000 volte, ma delle semplici - nonchè falsissime ed orribili - ricostruzioni digitalizzate (ora in 3D ed ora no) di presunte immagini orbitali ottenute dalla Sonda Mars Express. Quindi NON fotografie, ma interpretazioni computerizzate di (presunte) fotografie. Ora, se è vero che la NASA - sovente - "tarocca" i frames, a noi pare pur sempre meglio esaminare un'immagine reale "taroccata" e cercare di capire come e dove è stata operata la manipolazione, piuttosto che studiare un frame che è di per se stesso - e cioè "in sè" - una manipolazione (digitale, sofisticata, all'avanguardia etc., ma pur sempre una manipolazione: la rappresentazione di qualcosa che NON è reale).
Dunque non è stata l'ESA a "dare la (definitiva) spallata" a Cydonia nè, tanto meno, ad aver "convinto" noialtri della inconsistenza della "Faccia di Marte".
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Cydonia_Mensae-The_Face-051.jpgThe "Face" and Cydonia according to ESA (2)88 visiteL'ESA ha fatto soltanto quello che, almeno a nostro parere, ha già sino ad ora dimostrato di saper fare benissimo: stare dietro alla NASA (in termini di "filosofia generale"), ma producendo del materiale di gran lunga più scadente (sia in termini quantitativi, sia in termini qualitativi).
Tutto qua.
Giudizio troppo severo? Giudicate Voi stessi: andate sui Siti ESA dedicati alle Missioni Marte, Venere e Luna (SMART-1) e poi fateci sapere.
Ma torniamo alla "Sfinge".
A noi sembra piuttosto evidente che alla maggior parte degli Studiosi e dei Ricercatori i quali si sono occupati di Marte in generale e degli Enigmi di Cydonia in particolare abbia fatto difetto - scusate - il Buon Senso.
Ma proviamo un pò a ragionare insieme: ammesso che la "Sfinge di Cydonia" sia realmente una "Sfinge" (ossìa un'opera artificiale prodotta da un'antica Civiltà Marziana), essa dovrebbe anche rappresentare un qualcosa che è "sopravvissuto", come minimo, a qualche milione di anni di inclementi azioni geologiche e meteorologiche.
Un qualcosa che è "sopravvissuto", quindi, ad eventi quali: impatti meteorici, sismi, possibili inondazioni e piogge torrenziali prima, e poi una totale ed assoluta aridità dell’ambiente; non dimentichiamo poi le escursioni termiche impressionanti che hanno caratterizzato e caratterizzano Marte e quindi, last but not least, i venti impetuosi che, come il panorama Marziano ci dimostra perfettamente, agiscono, assieme alla sabbia ed alle polveri sottili che trasportano, come una sorta di (gigantesca e naturale) "mola" che una volta affila ed una volta pialla; che ora disegna ed ora cancella.
E così via.
Proseguiamo: la datazione della Sfinge di Cydonia e delle Piramidi è, ovviamente, incerta, ma qualche esame (effettuato tramite la strumentazione di bordo delle navicelle che hanno orbitato intorno al Pianeta Rosso, dai Viking Orbiters a Mars Express, appunto) ci dice che i rilievi superficiali potrebbero avere un’età compresa fra gli 800 milioni ed il miliardo di anni.
Cercate di focalizzare la Vostra attenzioni su questi periodi e poi pensate per un istante alle piramidi Egizie - un elemento che Hoagland ed altri considerano fondamentale nella comprensione della "Earth-Mars Connection"…
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Cydonia_Mensae-The_Face-052.jpgThe "Face" and Cydonia according to ESA (3)93 visiteQuanto tempo è bastato per sfigurare abbondantemente la Sfinge di Giza e le splendide Piramidi di Cheope, Chefren e Macerino? Poco.
Poche migliaia di anni e, certamente, una serie di eventi geologici ed atmosferici di gran lunga meno devastanti di quelli che hanno “disegnato” il Marte che vediamo oggi.
Deduzione: fra poche migliaia di anni non resterà più nulla (salvo l’intervento pesante e risolutivo dell’uomo).
Ora, che cosa distinguerebbe i “Monumenti” di Cydonia da quelli di El-Giza (a parte la localizzazione)? Ebbene, nulla: essi sarebbero – according to Hoagland e Soci – l’espressione di menti affini e di Civiltà affini.
Ma soprattutto, pietra è l’elemento che è stato usato per fabbricare i Monumenti di El-Giza e pietra è l’elemento che sarebbe stato usato per fabbricare i Monumenti di Cydonia.
Ora, basta questa semplicissima considerazione per rendersi conto di quanto sia intrinsecamente assurda ed improponibile tutta la storia di Cydonia: ma quale pietra (!) lavorata, infatti, potrebbe mai resistere – con tutto il rispetto per l’eventuale Civiltà che l’avrebbe prodotta ed usata – a quasi un miliardo di anni di azioni distruttive conservando una determinata (e riconoscibile) apparenza (umanoide) esteriore – come ripresa dalla Sonda Viking Orbiter 1 – per poi “sfasciarsi” e diventare di fatto irriconoscibile (vedi i frames NASA-MGS, su tutti) in poco più di 20 anni?
Allora, usiamo il Rasoio di Okkam per cercare di venire a capo di qualcosa: è più probabile che negli ultimi 20 anni è accaduto qualcosa su Marte che ha, di fatto, “portato alla rovina” un capolavoro architettonico durato quasi un miliardo di anni, oppure è più logico pensare che gli eventi geologici e meteorologici che hanno coinvolto, negli ultimi 20 anni , la Regione di Cydonia sono, di fatto, irrilevanti e quello che abbiamo visto (rectius: creduto di vedere) tramite le immagini Viking era solo un affascinante e spettacolare “illusione visiva” determinata, inter alia, dalle ottiche impiegate dalla Sonda per ottenere l’immagine, nonché dall’altezza e dall’angolazione del Viking Orbiter rispetto al suolo ed al rilievo ripreso, nonché dall’altezza del Sole sull’orizzonte locale al momento della ripresa etc.?
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Cydonia_Mensae-The_Face-053.jpgThe "Face" and Cydonia according to ESA (4)87 visiteEcco il concetto di “Buon Senso” che, a nostro avviso, è mancato e, purtroppo, manca tutt’ora: basta usare la logica, qualche ragionamento, le (poche, ma significative) informazioni di cui disponiamo e subito si può non diciamo “dissipare ogni dubbio” (per carità: anche a noi piace il “Mistero”!), ma quantomeno iniziare a vedere le cosa in maniera un pizzico più chiara, semplice e razionale.
Che poi una serie di (ribadiamo) pseudo-Ricercatori e Scienziati – motivati da ragioni di “cassa” e certo non di “Scienza&Cultura” - ci griderà di “Non toccare la Sfinge” lo diamo per scontato ed assodato.
Oltre al Prof. Hoagland, infatti, quanti altri “Ricercatori” hanno visto e vedono, un po’ ovunque su Marte, “Sfingi”, “Templi”, “Piramidi”, “Ville”, “Quartieri Residenziali” ed altre stupidaggini del genere?
Certo, se si vogliono scrivere libri (facili) per affascinare il Pubblico e poi far quattrini (facili anch’essi), non si può parlare, osservando Marte (o la Luna stessa, o qualcuna delle Lune di Giove o di Saturno) di “azioni geologiche erosive”, o di “impatti sequenziali”, o di “venti impetuosi” o, magari, di “affascinanti ed ingannevoli chiaro-scuri”: no, certo che no.
Bisogna parlare di “Connessione Terra-Marte”, di “Civiltà Perdute”, di “Opere immortali” lasciate quale sulla superficie dagli ultimi superstiti del Grande Cataclisma che sconvolse Marte, quale mònito ai Visitatori che sarebbero arrivati e si sarebbero posti domande troppo complesse.
Certo: bisogna fare sensazionalismo, soprattutto.
Se poi, attraverso questo “sensazionalismo”, si concorre anche a banalizzare la Materia, o a farci ridere dietro dall’Intelligence che controlla la NASA (e non solo), o a far passare chi studia Marte (e non solo) con tutti i suoi enigmi come dei “mitomani” o degli “spostati” non fa nulla.
Quello che conta, è solo l’obiettivo di breve termine: pubblicare un articolo, pubblicare un libello, fare e farsi pubblicità, fare quattro soldi…
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Cydonia_Mensae-The_Face-054.jpgThe "Face" and Cydonia according to ESA (5)84 visiteChe ne dite, allora, Cari Amici: Vi sembra che questo scenario che abbiamo cercato di tracciare sia troppo drastico?
Oppure siete d’accordo con noi?
O magari avete altre idee, delle quali volete renderci partecipi?
Scriveteci e noi, con il tempo, Vi risponderemo.
Scriveteci e, soprattutto, quando avrete voglia non solo di vedere immagini realmente enigmatiche, ma anche di porVi delle domande davvero significative, provate a scorrere la Galleria “Mars and His Moons”, dove non ci sono solo “colline a forma di faccia”, ma anche “crateri improbabili”, “cascate ghiacciate”, “torrenti di polvere”, “dune luccicanti” e così via.
Le Meraviglie di Marte (e non solo), credeteci, non si esauriscono mai e, soprattutto, non si esauriscono in tre o quattro (presunte e sempre questionabili) Singolarità.
E poi, lasciatecelo dire per favore, non serve scomodare - sempre e/o necessariamente - gli Egizi, gli Aztechi, gli Annunaki o chi per essi per guardare con Spirito Informato dentro la Storia (della Terra, di Marte e del Sistema Solare) e dentro la Scienza: in effetti, occorre solo aprire gli occhi e poi, agendo con passione, onestà intellettuale e per Amor di Ricerca, basta guardare, leggere e riflettere.
E per compiere queste tre azioni, a nostro parere, non Vi serve nè il nostro “imprimatur”, né quello di tanti altri pseudo-Scienziati e pseudo-Ricercatori prezzolati i quali, fra una duna e l’altra e dietro alla forma più o meno bizzarra di qualche collinetta o di alcuni crateri, grazie ad una ottima dose di fantasia, di sfacciataggine e di (lo riconosciamo) “spirito imprenditoriale”, non hanno probabilmente trovato una risposta agli “Enigmi di Marte” (e dell’Universo…), ma di certo hanno dato una bella e consistente sistemata ai loro portafogli.
Purtroppo, nel fare questo, costoro hanno anche prodotto – incidentalmente… – un oceano di banalizzazione e di disinformazione.
Che fare, allora? Purtroppo, quando chi sa, tace, la cosa migliore da a fare, a nostro avviso, è solo osservare, studiare, cercare di essere prudenti e rimanere pragmatici: poi sarà la Storia – quella VERA – a giudicarci.
Pensateci sopra: noi aspettiamo i Vostri commenti!
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Cydonia_Mensae-The_Face-060.gifAs Time Goes By... (1)92 visiteDue bellissimi GIF-Movies per vedere come la "Face on Mars" sia (sostanzialmente!) cambiata negli ultimi 25 anni.
Molti sostenitori della natura artificiale della "Face" dicono che la NASA ha truccato le carte - rectius: le immagini - perchè un qualcosa che rimane inalterato (o quasi) per milioni e milioni di anni non può deteriorarsi improvvisamente.
Giusto.
Ma chi può dire con certezza assoluta che la collinetta che noi chiamiamo "Face" è DAVVERO rimasta INALTERATA per milioni e milioni di anni?
Che dire se, invece, la "Face" è stata tale solo per un breve intervallo di tempo?
In altre parole: e se provassimo a cambiare i termini del discorso per una volta - così, tanto per non fare sempre i "Complottisti" - e dicessimo che la "Face" (FORSE!) non è altro che una collinetta la quale ha mutato e muta continuamente d'aspetto a causa del concorso di svariate cause (i.a.: le condizioni meteorologiche di Marte) e noi, grazie all'occhio del Viking Orbiter One, in un istante della sua "vita" (fatta, ripetiamo, di continui e costanti cambiamenti), l'abbiamo vista "simile" ad un volto umanoide il quale, ovviamente, è durato (o meglio: si è mostrato a noi come tale) solo per un breve periodo di tempo?
Perchè no?!? Pensateci sopra...
MareKromium
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Cydonia_Mensae-The_Face-061.gifAs Time Goes By... (2)131 visitenessun commentoMareKromium
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Cydonia_Mensae-The_Face-062.gifAs Time Goes By... (a GIF-Movie by Lorenzo Leone - Lunexit Team)153 visiteDal nostro Amico e Senior Partner, Lorenzo Leone, un bellissimo GIF-Movie che ci racconta, in pochissimi secondi, ben 34 anni di "evoluzione" del rilievo più famoso e controverso di Marte: la "Sfinge" di Cydonia Mensae (nota anche come "The Face On Mars".
Che dire? Il Popolo degli Appassionati si è, da tempo, nettamente diviso: per alcuni (diciamo "I Credenti") la Sfinge è una realtà indiscutibile e la "trasformazione" che ha subìto è il frutto di un processo di cover-up da parte della NASA (e dell'ESA, più di recente); per altri ("Gli Scettici"), la Sfinge esisteva ed esiste ancora, oltre che nella testa del Dr Hoagland e dei suoi Fans, solamente in immagini a bassissima risoluzione, le quali fossero ottenute da grandi distanze ed in condizioni di illuminazione (o, più correttamente, in accordo ad una geometria di illuminazione) del tutto particolari/e.
La posizione di Lunexit al riguardo la conoscete, ma ci fa piacere ricordarla ancora una volta: la Sfinge di Cydonia è un rilievo affascinante il quale, in determinate circostanze ed a determinate condizioni, SEMBRA un qualcosa di artificiale, pur NON ESSENDOLO.
Tuttavia, dato che noi siamo Ricercatori e non "uomini d'affari" (ogni riferimento al Dr Hoagland ed alla sua Enterprise Mission è assolutamente voluto), dobbiamo sottolineare un aspetto controverso e controvertibile di tutta la querelle il quale è splendidamente evidenziato dal GIF-Movie di Lorenzo Leone.
Il paesaggio di Marte, in accordo a quanto ci dice la Scienza Convenzionale e la NASA, tramite le sue missioni ed osservazioni, è sostanzialmente cristallizzato (quasi completamente fermo, insomma) da alcune centinaia di milioni di anni (forse addirittura da un miliardo di anni a questa parte, lustro più, lustro meno). I maggiori (e più irruenti) processi geologici - intendiamo quelli correlati al vulcanismo attivo ed all'azione dei fluidi - sono fermi da ere e l'unico agente modificativo dell'ambiente pare essere il vento (i processi eolici, ci viene detto e scritto, sono gli unici processi ancora attivi su Marte, fatto salvo - FORSE - un minimo di attività sismica residuale).
Eppure, nonostante l'azione - incessante o quasi - dei venti, anche il fenomeno noto come "Dunes' Migration" sembra inidoneo a produrre dei SIGNIFICATIVI (---> percettibili) MUTAMENTI del Paesaggio Marziano.
Noi non discutiamo tutto questo, anzi: potremmo anche essere d'accordo.
Anzi: siamo d'accordo!
Ma in questo scenario di semi-assoluta immobilità, che coinvolge l'intero Pianeta Rosso da Polo a Polo, come facciamo a spiegare l'incredibile cambiamento della "collina di Cydonia" la quale, in solo poco più di trent'anni terrestri, si è quasi completamente livellata, mutando le proprie caratterizzazioni esteriori, la propria texture e, alla fine, la propria immagine vera e propria?
I Processi Fisici (Tettonici, Vulcanici, Meteorologici etc.) che governano la configurazione di un Corpo Celeste sono Processi Complessi e, di regola, Globali.
Essi, in altre parole, non agiscono "a compartimenti" e non si manifestano - se non altro di regola - solo "regionalmente" o "stagionalmente".
Detto e premesso tutto questo, capirete quindi che potrebbe venire piuttosto difficile l'immaginare e l'ammettere che, in uno scenario caratterizzato da una sostanziale "fissità" (salva la creazione di qualche nuovo cratere da impatto, la ciclica recessione per sublimazione dei ghiacci polari e la presenza - sporadica - di fenomeni di seepage o di subsidenza), l'unico rilievo che, nel giro di tre sole decadi, viene a rivoluzionarsi completamente nell'aspetto (forma e texture) sia proprio quello che tanto ha fatto e fa discutere Appassionati, Scienziati e Ricercatori Indipendenti.
Insomma - e per dirla come il nostro Grande Amico Lorenzo Leone - "...forse c'è qualcosa che non va...".
Si, probabilmente c'è qualcosa che ci sfugge. Ma deve essere qualcosa che non riguarda tanto la Sfinge di Marte in sè quanto, piuttosto, la globalità dei dati e delle informazioni che vengono diffuse "ufficialmente" dalla NASA (e dall'ESA) a proposito del Pianeta Rosso.
Concludendo: noi siamo consapevoli che questo approccio ci varrà l'etichettatura di "complottisti", ma la Verità è un'altra: i Signori Complottisti propriamente detti (e cioè quelli che si muovono sull'onda e nello spirito dell'Ing. Kaysing) diffidano dell'esistenza stessa e della bontà intrinseca delle Missioni NASA.
Ma noi no. Noi siamo convinti dell'assoluta bontà delle Missioni Apollo, come di tutte le altre meravigliose imprese del Programma Spaziale NASA.
Il nostro unico (ma fondamentale) "dubbio", se così ci permettete di definirlo, è un altro e lo si può riassumere in questa domanda: premessa la bontà ed esistenza di TUTTE LE MISSIONI NASA destinate all'esplorazione del Sistema Solare, dalla Luna a Plutone ed oltre, siamo proprio certi che il materiale messo a disposizione del Pubblico da parte degli Amici di Pasadena rappresenti l'espressione completa e genuina del materiale raccolto?
Più semplicemente: sulla Luna, Marte ed in giro per il Sistema Solare ci siamo stati e ci siamo, nessuno di noi ne dubita; nulla quaestio al riguardo.
Ma la NASA ha effettivamente messo a disposizione del Pubblico il 100% del materiale raccolto? E' stata "cristal clear" su quanto visto e scoperto?
Noi, come Gruppo di Ricerca Lunar Explorer Italia, riteniamo che la NASA sia la più alta espressione dello Spirito Tecnologico ed Avventuriero del Genere Umano; un Ente che, come scrivemmo in passato, "se non ci fosse, bisognerebbe inventarlo".
E coloro che "fanno" la NASA sono sicuramente dei geni, dei visionari, dei Grandi Uomini di Scienza e (riteniamo) di Fede.
Ma da qui a ritenere che TUTTO quello che fa la NASA sia "immune da peccato" (con ciò intendendosi qualsiasi vizio afferente il materiale da Essa prodotto e diffuso verso l'esterno il quale derivi da errore, omissivo o commissivo, o da dolo vero e proprio - perchè lo Spazio non è di tutti, ma di chi lo conquista, ricordatelo bene!), ce ne passa.
Noi - tanto per essere chiari e cristallini - non condividiamo, nè filosoficamente, nè praticamente, il lavoro svolto da Enterprise Mission nè da alcuna delle Associazioni ad essa collegate o da essa derivate; non condividiamo neppure il "lavoro" svolto da un pletora di più o meno improvvisati Eso-Archeologi (o Archeografi, che dir si voglia), i quali guardano - di regola per un minuto o poco più - delle false immagini oppure dei frames autentici, ma brutti, sfuocati e digitalmente manipolati, e poi vengono a raccontare di "avere la prova inconfutabile" (ma dove???) dell'esistenza, sulla Superficie di Marte, di grandi edifici, di cosmodromi, cave, miniere, scritte ed altre varie baggianate.
Noi, come Gruppo di Lavoro e di Ricerca Lunar Explorer Italia, crediamo in quello che riusciamo a fare e, nei limiti dei nostri (miseri) mezzi, capacità e competenze, a dimostrare.
Sono anni che abbiamo contatti (taluni amichevoli e frequenti, altri meno amichevoli e più sporadici) con innumerevoli Entità che operano nel Campo della Ricerca Spaziale Convenzionale e Borderline, ed attraverso questi contatti abbiamo maturato (in parte) e poi trasferito (in parte), nuove capacità, competenze e conoscenze.
Lunar Explorer Italia può piacere o non piacere: su questo non si discute.
Ma sulla nostra Buona Fede e sulla oggettiva (e riconosciuta) capacità di distinguere le "panzane spaziali" dalle Anomalìe vere e proprie, non c'è nessuno - nè in Italia, nè fuori dai nostri Confini - che può permettersi di esprimere giudizi trancianti, disinformati e/o affrettati.
La nostra "pignoleria" nel trattare un'infinità di problematiche è la prova del nostro approccio completo, pragmatico e possibilistico.
Si, possibilistico. Perchè nel possibilismo e nell'apertura mentale c'è, a nostro parere, il Seme della Crescita.
Una Crescita che passa attraverso decine di migliaia di ore trascorse a raccogliere dati e ad esaminarli. Una Crescita che affonda le proprie radici nel desiderio di creare qualcosa di valido e quindi renderlo duraturo.
Una Crescita che, dagli Apollo Days alle peregrinazioni di Spirit ed Opportunity (passando dalle odissee di innumerevoli Sonde ed Orbiters), vuole portare noi stessi e coloro che ci leggono a raggiungere un minimo di conoscenza, oggettiva e disincantata, di quello che è il Sistema Solare ed il ruolo dell'Uomo nel Sistema Solare.
Perchè, da cinquant'anni a questa parte, le domande ed i (legittimi) dubbi che sono nati sopravanzano di gran lunga le risposte che siamo stati capaci di dare.
Perchè il Futuro del Genere Umano, molto probabilmente, è davvero nel Cosmo. Out There, sulla Luna, Marte e altrove.
Ma per crescere ed arrivare a vedere quel Futuro, lo abbiamo compreso da molto tempo, c'è tanto Lavoro da fare e tanta Consapevolezza da maturare.
E non sempre bastano - purtroppo - i soli Libri o le sole parole dei Saggi e dei Precettori. Ci vuole anche Pazienza, Sacrificio, Consapevolezza,
Tempo e qualche LEGITTIMO DUBBIO.
Perchè - come scrisse l'Ing. De Crescenzo, qualche anno fa - "solo gli imbecilli non hanno mai dubbi".
Noi mettiamo nel nostro Lavoro tutto quello che abbiamo, con Umiltà e Consapevolezza. Se questo Vi basta, bene: siete e sarete sempre i Benvenuti a Bordo.
Se invece il nostro Lavoro ed il nostro Metodo non Vi andassero a genio, nessun problema; il WWW, in fondo, è come la televisione: basta solo cambiare canale.
Sarete più contenti Voi e, certamente, saremo più felici noi.
Un Grazie di Cuore a Lorenzo Leone (a.k.a Anakin) per il Lavoro che ha fatto e che ci ha dato l'occasione di parlare - liberamente - non solo di Marte e dei suoi Misteri, ma anche della Terra, del Genere Umano e di (alcuni dei suoi) costumi e malcostumi (genialità, pazienza, stupidità ed ignoranza incluse).MareKromium
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