Skyline, with Endurance Crater in the distance - Sol 32 (Absolute Natural Colors; credits for the additional process. and color.: Dr Paolo C. Fienga - Lunexit Team)
DISQUISIZIONE.
Siamo abituati a pensare, specie se fantastichamo dietro a film e telfilm di fantascienza, che scendendo su qualsiasi pianeta la nostra percezione spaizo/tempo sia la stessa.
Se dovessimo scendere su Marte o su un pianeta lontano anni luce, al di la della relatività, la nostra percezione del tempo sarebbe la stessa?
Esempio: io atterro su Marte e Max su un pianeta a 20 anni luce. Se dopo un tot di tempo per me sono passati 60 minuti, per Max quanto tempo potrebbe essere passato? Sempre 60?
E per quelli sulla Terra quanto tempo sarà passato?
AndreaGG
[Mar 18, 2015 at 08:25 PM]
chiedi per la differenza apportata dal viaggio oppure proprio la percezione dovuta al soggiorno? Credo che molto dipenda dal ciclo giorno/notte... ma questo è un discorso "emotivo" anziché "oggettivo" dato da orologi sincronizzati portati sui singoli pianeti
il mio dubbio è che noi percepiamo il tempo in base alla gravitazione solare e agli effetti di questa in tapporto al campo magnetico terrestre. E forse a seconda di dove ci troviamo subbiamo le forze gravitazionali del sistema in cui ci troviamo con conseguenti variazioni spazio temporali.
AndreaGG
[Mar 19, 2015 at 10:09 PM]
relatività di Einstein...alzo le mani in segno di resa! Oltre le cose spicciole che tutti sanno non riesco ad andare
non solo, parla anche della modifica del tempo in base alla massa del pianeta dove ci si trova. Grazie a queste nozioni sappiamo che gli orologi dei satelliti in orbita non rimangono sincronizzati con quelli di controllo a terra
Esatto Andrea, quindi un oroglogio posto sul pianete Y che ruota intorno ad una Nana Bruna potrebbe segnare il tempo in modo diverso dalla terra.
Anche per noi, se riuscissimo ad atterrarvi sopra, il tempo ptrebbe avere una dilatazione diversa.
Se così fosse, fare l'esploratore spaziale a passeggio tra e per pianeti abitati ed ospitali dovrebbe essere un problema per noi. Credo che il nostro fisico ne risentirebbe in modo evidente (credo, forse, chissà)
AndreaGG
[Mar 23, 2015 at 09:56 PM]
non l'ho visto, ma pare che in interstellar alla fine si parli anche del problema del tempo...
io l'ho visto. Mi è piaciuto ed è sicuramente affascinante (molto) poter scoprire gli effetti del tempo sulle perosne che però in questo caso, sono coinvolte a causa di un buco nero.
Una situazione diversa da quella che ho rappresentato
Io ho paura (credo) che un viaggiatore, al di la degli effetti prodotti dalla relatività, si trovi immerso in condizioni di spazio/tempo diverse, ogni volta che scende su un pianeta diverso, in un sistema solare diverso
E ciò lo rende unico nella sua specie.
Credo che avvengano sostanzili cambiamenti qualora con l'astronave Lunar Explorer lascio Andrea su un pineta nel sistema sola A, Max su un pianet nel sistema solare B, io nel sistema solare C, Paolo nel sistema solare D, Walthari nel sistema solare E, Ivana nel sistema solar F, ecc.
Al nostro di nuovo incontro qualcosa non sarà più come quando ci eravamo lasciati.
AndreaGG
[Mar 25, 2015 at 12:17 PM]
probabilmente masse simili avranno effetti sul tempo simili. Forse le differenze si apprezzerebbero rimanendo su pianeti molto più massicci della Terra, ma a quel punto bisognerebbe capire se il nostro corpo sopporterebbe le condizioni più gravose
Siamo abituati a pensare, specie se fantastichamo dietro a film e telfilm di fantascienza, che scendendo su qualsiasi pianeta la nostra percezione spaizo/tempo sia la stessa.
Se dovessimo scendere su Marte o su un pianeta lontano anni luce, al di la della relatività, la nostra percezione del tempo sarebbe la stessa?
Esempio: io atterro su Marte e Max su un pianeta a 20 anni luce. Se dopo un tot di tempo per me sono passati 60 minuti, per Max quanto tempo potrebbe essere passato? Sempre 60?
E per quelli sulla Terra quanto tempo sarà passato?
Anche per noi, se riuscissimo ad atterrarvi sopra, il tempo ptrebbe avere una dilatazione diversa.
Se così fosse, fare l'esploratore spaziale a passeggio tra e per pianeti abitati ed ospitali dovrebbe essere un problema per noi. Credo che il nostro fisico ne risentirebbe in modo evidente (credo, forse, chissà)
Una situazione diversa da quella che ho rappresentato
Io ho paura (credo) che un viaggiatore, al di la degli effetti prodotti dalla relatività, si trovi immerso in condizioni di spazio/tempo diverse, ogni volta che scende su un pianeta diverso, in un sistema solare diverso
E ciò lo rende unico nella sua specie.
Credo che avvengano sostanzili cambiamenti qualora con l'astronave Lunar Explorer lascio Andrea su un pineta nel sistema sola A, Max su un pianet nel sistema solare B, io nel sistema solare C, Paolo nel sistema solare D, Walthari nel sistema solare E, Ivana nel sistema solar F, ecc.
Al nostro di nuovo incontro qualcosa non sarà più come quando ci eravamo lasciati.