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AS 11-40-5947 - Domes at the horizon? (detail mgnf)
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Un altro interessante lavoro di analisi dei "particolari intriganti" svolto dal Ricercatore che si firma "OldGrey": in questo frame Apollo 11, infatti, due anonimi boulders che si stagliano sull'orizzonte Lunare apparente (e cioè l'orizzonte che "appare" tale a seconda della posizione - angolo visuale - assunta da colui che scatta la fotografia) diventano, nel bel detail mgnf fatto dal nostro Amico, due "cupolette" che tanto ci ricordano altre simili configurazioni superficiali fotografate su Marte, nei pressi del Pathfinder Landing Site. Che dire? Anche a noi è successo di prendere un frame a risoluzione medio-bassa, analizzarlo ed individuare una possibile Anomalia la quale, una volta venuti in possesso della versione originale uncompressed del frame, talvolta veniva confermata ed altre volte - purtroppo - smentita (guardate, per esempio, la nostra "svista" sul frame AS 16-113-18317 in cui quello che avevamo battezzato come "igloo-like" boulder si è poi rivelato essere...un semplice boulder).
In questo caso, possiamo dirVi che, nel frame originale, i due "boulders" ci sembrano, effettivamente... due boulders. Noi riteniamo il lavoro svolto da OldGrey, comunque, un eccellente lavoro.
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Se accadono eventi estremi (ma questo, sciame meteorico a parte, non è il caso della Luna), la loro forma le rende meno soggette a traumi da collasso (crollo). Anche i depositi di polveri sono minimalizzati dalla forma.
In breve: sono facili da concepire e realizzare, sono resistenti, mantengono la temperatura interna stabile perché riflettono meglio il calore ed il freddo eccessivi (sono quindi ideali per luoghi con violentissime escursioni termiche!) e durano (in teoria) molto più a lungo delle abitazioni convenzionali.
E poi, a parte queste considerazioni, nella Fantascienza classica (sin dagli Anni '50), gli insediamenti terrestri su altri mondi non erano (e sono) sempre immaginati all'interno di mega-cupole (spesso trasparenti, per meglio godersi il paesaggio esterno)?!?
Per cui...Ci siamo - se non altro - sul "perché" di questa forma. Poi, sul resto...Chi lo sa.
Ora, contrariamente a quanto leggevo una volta, sarebbero tutt'altra cosa: (cerca) domes, sulla luna
La vertià? Boh ................
Comunque, tieni presente che l'espressione "Lunar Domes" venne usata e diffusa, ma in senso errato, dal Gruppo di Hoagland "The Enterprise Mission". Costoro, facendo un "giochino" basato sulla percezione media della profondità da parte dell'occhio umano, "spacciavano" per "cupole" le fosse ad albedo elevata di crateri da impatto medio-grandi.
Insomma: imbrogliavano le carte scrivendo balle.
Non ho mai letto di apparizioni e sparizioni di strutture cupolari sulla Luna, ma questo non vuol dire che non sia successo (anche se mi pare improbabile). Per il resto, che dire? Esistono queste cupole o no? E, se "SI", cosa contengono? A mio avviso la domanda che conta è solo la prima. Se esistono, sono destinate ad ospitare mezzi e/od EBE. Le proprietà delle Strutture Cupolari ho provato a descrivertele 3 commenti più su. Secondo me, potrebbero anche esistere. Sia sul lato a noi visibile della Luna, sia sul "dark side". In realtà, io sono "convinto" che sulla Luna ci sia un sacco di "roba" interessante ed è quella che Russi, Americani e Cinesi cercano. Senza trovarla. Ed ammesso che abbiano trovato qualcosa, stai tranquillo che non verranno certo a raccontarcelo o a farcelo vedere...
Un Abbraccio! - paolo
Andiamo un po a rompere le balle alla NASA:
IL CASO IRRISOLTO DEL MISSILE POLARIS
La Florida è una terra feconda per gli avvistamenti, un giallo storico che ancora sembra non trovare versioni concordi è quello del “Test Polaris” e del presunto UFO che vi sarebbe stato coinvolto.
Una diffusa, e tutt’ora vigente, scuola di pensiero ufologica asserisce che gli UFO, qualunque sia la loro origine, non hanno mai realmente interferito con la propria presenza nella nostra vita quotidiana. Tuttavia numerosi episodi, anche del recente passato, sembrano indicare il contrario.
A Cape Canaveral, il personale della US Navy e dalla base sita in Florida, festeggia un capodanno di lavoro in quel lontano 1961. Mancano dieci giorni al via del test “missilistico”. E’ uno dei tanti esperimenti balistici che si svolgevano a Cape Canaveral in quegli anni. Siamo in piena guerra fredda, lo sviluppo missilistico è uno snodo strategico nella rivalità delle due superpotenze. Massima segretezza, esborso notevole di fondi, ampio uso di personale e mezzi. Cape Canaveral è una base protettissima, anche in funzione della corsa allo spazio. Gli uomini che lavorano al test del “Polaris” non lo sanno ancora, ma in quel gennaio di mezzo secolo fa saranno testimoni di un fatto perlomeno insolito, entrato negli annali dell’ufologia moderna.
Il test del 10 gennaio ha una interferenza e non di poco conto.
Infatti per diversi minuti, sui radar militari in Florida, si sarebbe registrata una traccia non identificata. E’ un oggetto non riconoscibile e non autorizzato a sorvolare quell’area. Dalle tracce radar si evinse che questo oggetto volante non identificato, quindi tecnicamente un UFO, sorvolò da vicino il missile. La sua velocità era notevole. Il test fallì. La cosa finì nel dimenticatoio, in ossequio alla segretezza e la paranoia della guerra fredda.
L’episodio è citato in volumi di notevole pregio tematico, come ad esempio quelli di Greg Jenkins. Di cosa si trattò realmente? I realisti immaginano potesse trattarsi di qualche velivolo spia dei sovietici. Gli ufologi oltranzisti asseriscono l’impossibilità di tale teoria. L’Urss non disponeva di mezzi simili. Difficile stabilirlo mezzo secolo dopo, la nebbia della guerra fredda alimenta il giallo. Cosa volò nei cieli della Florida il 10 gennaio 1961?
Ecco invece come lo trascrissi in quel tempo:
Su un foglio del Registro Ufficiale di cape canaveral, datato 10 Gennaio 1961, si rifersice che "... al momento dell'accensione di un missile sperimetale "Polaris", ebbe un "comagno" imperevisto, designato con la sigla UFO.
Era più grosso del missile e per questo motivo il radar da inseguimento bersaglio si "sganciò" dal missile e si fissò su di Esso ... Quando l'Ufo si allontanò dal missile "Polaris", il radar automatico continuò a Seguirlo per errore; occorsero più di quindici minuti ai tecnici per riportare il radar sul missile che continuava lasua salita ..."
(La fotocopia del resoconto si trova negli archivi del NICAP; ma è stato pubblicato anxche dal periodico "True" del Gennaio 1965).