As Time Goes By... (a GIF-Movie by Lorenzo Leone - Lunexit Team)
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Dal nostro Amico e Senior Partner, Lorenzo Leone, un bellissimo GIF-Movie che ci racconta, in pochissimi secondi, ben 34 anni di "evoluzione" del rilievo più famoso e controverso di Marte: la "Sfinge" di Cydonia Mensae (nota anche come "The Face On Mars".
Che dire? Il Popolo degli Appassionati si è, da tempo, nettamente diviso: per alcuni (diciamo "I Credenti") la Sfinge è una realtà indiscutibile e la "trasformazione" che ha subìto è il frutto di un processo di cover-up da parte della NASA (e dell'ESA, più di recente); per altri ("Gli Scettici"), la Sfinge esisteva ed esiste ancora, oltre che nella testa del Dr Hoagland e dei suoi Fans, solamente in immagini a bassissima risoluzione, le quali fossero ottenute da grandi distanze ed in condizioni di illuminazione (o, più correttamente, in accordo ad una geometria di illuminazione) del tutto particolari/e.
La posizione di Lunexit al riguardo la conoscete, ma ci fa piacere ricordarla ancora una volta: la Sfinge di Cydonia è un rilievo affascinante il quale, in determinate circostanze ed a determinate condizioni, SEMBRA un qualcosa di artificiale, pur NON ESSENDOLO.
Tuttavia, dato che noi siamo Ricercatori e non "uomini d'affari" (ogni riferimento al Dr Hoagland ed alla sua Enterprise Mission è assolutamente voluto), dobbiamo sottolineare un aspetto controverso e controvertibile di tutta la querelle il quale è splendidamente evidenziato dal GIF-Movie di Lorenzo Leone.
Il paesaggio di Marte, in accordo a quanto ci dice la Scienza Convenzionale e la NASA, tramite le sue missioni ed osservazioni, è sostanzialmente cristallizzato (quasi completamente fermo, insomma) da alcune centinaia di milioni di anni (forse addirittura da un miliardo di anni a questa parte, lustro più, lustro meno). I maggiori (e più irruenti) processi geologici - intendiamo quelli correlati al vulcanismo attivo ed all'azione dei fluidi - sono fermi da ere e l'unico agente modificativo dell'ambiente pare essere il vento (i processi eolici, ci viene detto e scritto, sono gli unici processi ancora attivi su Marte, fatto salvo - FORSE - un minimo di attività sismica residuale).
Eppure, nonostante l'azione - incessante o quasi - dei venti, anche il fenomeno noto come "Dunes' Migration" sembra inidoneo a produrre dei SIGNIFICATIVI (---> percettibili) MUTAMENTI del Paesaggio Marziano.
Noi non discutiamo tutto questo, anzi: potremmo anche essere d'accordo.
Anzi: siamo d'accordo!
Ma in questo scenario di semi-assoluta immobilità , che coinvolge l'intero Pianeta Rosso da Polo a Polo, come facciamo a spiegare l'incredibile cambiamento della "collina di Cydonia" la quale, in solo poco più di trent'anni terrestri, si è quasi completamente livellata, mutando le proprie caratterizzazioni esteriori, la propria texture e, alla fine, la propria immagine vera e propria?
I Processi Fisici (Tettonici, Vulcanici, Meteorologici etc.) che governano la configurazione di un Corpo Celeste sono Processi Complessi e, di regola, Globali.
Essi, in altre parole, non agiscono "a compartimenti" e non si manifestano - se non altro di regola - solo "regionalmente" o "stagionalmente".
Detto e premesso tutto questo, capirete quindi che potrebbe venire piuttosto difficile l'immaginare e l'ammettere che, in uno scenario caratterizzato da una sostanziale "fissità " (salva la creazione di qualche nuovo cratere da impatto, la ciclica recessione per sublimazione dei ghiacci polari e la presenza - sporadica - di fenomeni di seepage o di subsidenza), l'unico rilievo che, nel giro di tre sole decadi, viene a rivoluzionarsi completamente nell'aspetto (forma e texture) sia proprio quello che tanto ha fatto e fa discutere Appassionati, Scienziati e Ricercatori Indipendenti.
Insomma - e per dirla come il nostro Grande Amico Lorenzo Leone - "...forse c'è qualcosa che non va...".
Si, probabilmente c'è qualcosa che ci sfugge. Ma deve essere qualcosa che non riguarda tanto la Sfinge di Marte in sè quanto, piuttosto, la globalità dei dati e delle informazioni che vengono diffuse "ufficialmente" dalla NASA (e dall'ESA) a proposito del Pianeta Rosso.
Concludendo: noi siamo consapevoli che questo approccio ci varrà l'etichettatura di "complottisti", ma la Verità è un'altra: i Signori Complottisti propriamente detti (e cioè quelli che si muovono sull'onda e nello spirito dell'Ing. Kaysing) diffidano dell'esistenza stessa e della bontà intrinseca delle Missioni NASA.
Ma noi no. Noi siamo convinti dell'assoluta bontà delle Missioni Apollo, come di tutte le altre meravigliose imprese del Programma Spaziale NASA.
Il nostro unico (ma fondamentale) "dubbio", se così ci permettete di definirlo, è un altro e lo si può riassumere in questa domanda: premessa la bontà ed esistenza di TUTTE LE MISSIONI NASA destinate all'esplorazione del Sistema Solare, dalla Luna a Plutone ed oltre, siamo proprio certi che il materiale messo a disposizione del Pubblico da parte degli Amici di Pasadena rappresenti l'espressione completa e genuina del materiale raccolto?
Più semplicemente: sulla Luna, Marte ed in giro per il Sistema Solare ci siamo stati e ci siamo, nessuno di noi ne dubita; nulla quaestio al riguardo.
Ma la NASA ha effettivamente messo a disposizione del Pubblico il 100% del materiale raccolto? E' stata "cristal clear" su quanto visto e scoperto?
Noi, come Gruppo di Ricerca Lunar Explorer Italia, riteniamo che la NASA sia la più alta espressione dello Spirito Tecnologico ed Avventuriero del Genere Umano; un Ente che, come scrivemmo in passato, "se non ci fosse, bisognerebbe inventarlo".
E coloro che "fanno" la NASA sono sicuramente dei geni, dei visionari, dei Grandi Uomini di Scienza e (riteniamo) di Fede.
Ma da qui a ritenere che TUTTO quello che fa la NASA sia "immune da peccato" (con ciò intendendosi qualsiasi vizio afferente il materiale da Essa prodotto e diffuso verso l'esterno il quale derivi da errore, omissivo o commissivo, o da dolo vero e proprio - perchè lo Spazio non è di tutti, ma di chi lo conquista, ricordatelo bene!), ce ne passa.
Noi - tanto per essere chiari e cristallini - non condividiamo, nè filosoficamente, nè praticamente, il lavoro svolto da Enterprise Mission nè da alcuna delle Associazioni ad essa collegate o da essa derivate; non condividiamo neppure il "lavoro" svolto da un pletora di più o meno improvvisati Eso-Archeologi (o Archeografi, che dir si voglia), i quali guardano - di regola per un minuto o poco più - delle false immagini oppure dei frames autentici, ma brutti, sfuocati e digitalmente manipolati, e poi vengono a raccontare di "avere la prova inconfutabile" (ma dove???) dell'esistenza, sulla Superficie di Marte, di grandi edifici, di cosmodromi, cave, miniere, scritte ed altre varie baggianate.
Noi, come Gruppo di Lavoro e di Ricerca Lunar Explorer Italia, crediamo in quello che riusciamo a fare e, nei limiti dei nostri (miseri) mezzi, capacità e competenze, a dimostrare.
Sono anni che abbiamo contatti (taluni amichevoli e frequenti, altri meno amichevoli e più sporadici) con innumerevoli Entità che operano nel Campo della Ricerca Spaziale Convenzionale e Borderline, ed attraverso questi contatti abbiamo maturato (in parte) e poi trasferito (in parte), nuove capacità , competenze e conoscenze.
Lunar Explorer Italia può piacere o non piacere: su questo non si discute.
Ma sulla nostra Buona Fede e sulla oggettiva (e riconosciuta) capacità di distinguere le "panzane spaziali" dalle Anomalìe vere e proprie, non c'è nessuno - nè in Italia, nè fuori dai nostri Confini - che può permettersi di esprimere giudizi trancianti, disinformati e/o affrettati.
La nostra "pignoleria" nel trattare un'infinità di problematiche è la prova del nostro approccio completo, pragmatico e possibilistico.
Si, possibilistico. Perchè nel possibilismo e nell'apertura mentale c'è, a nostro parere, il Seme della Crescita.
Una Crescita che passa attraverso decine di migliaia di ore trascorse a raccogliere dati e ad esaminarli. Una Crescita che affonda le proprie radici nel desiderio di creare qualcosa di valido e quindi renderlo duraturo.
Una Crescita che, dagli Apollo Days alle peregrinazioni di Spirit ed Opportunity (passando dalle odissee di innumerevoli Sonde ed Orbiters), vuole portare noi stessi e coloro che ci leggono a raggiungere un minimo di conoscenza, oggettiva e disincantata, di quello che è il Sistema Solare ed il ruolo dell'Uomo nel Sistema Solare.
Perchè, da cinquant'anni a questa parte, le domande ed i (legittimi) dubbi che sono nati sopravanzano di gran lunga le risposte che siamo stati capaci di dare.
Perchè il Futuro del Genere Umano, molto probabilmente, è davvero nel Cosmo. Out There, sulla Luna, Marte e altrove.
Ma per crescere ed arrivare a vedere quel Futuro, lo abbiamo compreso da molto tempo, c'è tanto Lavoro da fare e tanta Consapevolezza da maturare.
E non sempre bastano - purtroppo - i soli Libri o le sole parole dei Saggi e dei Precettori. Ci vuole anche Pazienza, Sacrificio, Consapevolezza,
Tempo e qualche LEGITTIMO DUBBIO.
Perchè - come scrisse l'Ing. De Crescenzo, qualche anno fa - "solo gli imbecilli non hanno mai dubbi".
Noi mettiamo nel nostro Lavoro tutto quello che abbiamo, con Umiltà e Consapevolezza. Se questo Vi basta, bene: siete e sarete sempre i Benvenuti a Bordo.
Se invece il nostro Lavoro ed il nostro Metodo non Vi andassero a genio, nessun problema; il WWW, in fondo, è come la televisione: basta solo cambiare canale.
Sarete più contenti Voi e, certamente, saremo più felici noi.
Un Grazie di Cuore a Lorenzo Leone (a.k.a Anakin) per il Lavoro che ha fatto e che ci ha dato l'occasione di parlare - liberamente - non solo di Marte e dei suoi Misteri, ma anche della Terra, del Genere Umano e di (alcuni dei suoi) costumi e malcostumi (genialità , pazienza, stupidità ed ignoranza incluse).
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Ciò che mi perplime di questo confronto sono due punti della collinetta:
1) l'ombra dell'occhio sinistro della versione Viking che lascia presupporre un incavo molto più profondo rispetto all'ultima versione
2) la linea scura della bocca, sempre nella versione Viking, che nella successiva sembra scomparire, o meglio assume una forma diversa, cme fosse stata riempita.
Sicuramente il gioco di luci ed ombre di un immagine di 30 anni fa rispetto ad una migliore definizione delle ultime immagini, può chiarire quei punti che possono trarre in inganno, ma i punti evidenziati da me poc anzi, possono allora far presupporre una elevatà attività al suolo da parte di agenti atmosferici in grado di modificare in pochi decenni il "disegno" di una collina?
Per il resto sai come la penso...