Enceladus (3) - detail mgnf and HR
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Encelado è dunque "vivo e vegeto" e, dalla sua gelida superficie, in area Sud Polare, ciclopici geysers spruzzano (ma lo fanno continuativamente o di quando in quando?) fango, vapore e cristalli di ghiaccio d'acqua verso lo spazio che circonda questa piccola Luna.
Alla NASA, come potete vedere nel Modello "Cold Geyser", sono convinti che queste "fontane" trovino la loro origine in un sottosuolo NON attivo - in senso geologico - ma "caldo" (per motivi ancora da chiarire), il quale agirebbe come una sorta di "miccia" (o iniettore) su grandi sacche d'acqua (le cosiddette water pockets, contenenti acqua allo stato liquido, a circa 0°C, ed in pressione) le quali, una volta giunte ad ebollizione, spingono fanghi, cristalli d’acqua e vapore acqueo attraverso degli stretti condotti (vents) che, dalle profondità del pianeta, arrivano sino alla superficie (posta sul fondo delle Tiger Stripes) e quindi si aprono verso lo spazio circum-enceladiano, consentendo lo sfogo di quanto emerso e mantenendo l’intero sistema in un sostanziale equilibrio.
Ora, anche ammettendo che questo modello esplicativo delle "Fontane di Encelado" abbia una qualche attendibilità e sostanza, ci domandiamo: dato che Encelado è una luna molto piccola e che le sue "riserve d'acqua" (water-pockets) devono essere – logicamente – molto piccole, non è irragionevole supporre che tali geysers abbiano una vita – tutto sommato – molto breve e che, una volta finita l'acqua, finirà anche il fenomeno delle fontane di fango, ghiaccio e vapore. La logica direbbe questo.
Tuttavia, a quanto si deduce osservando la superficie di Encelado (la quale sembra proprio "fresca e giovane") dobbiamo invece supporre che un siffatto fenomeno stia andando avanti da ere.
Deduzioni (e domande): allora l'acqua delle water-pockets di Encelado si riforma, nel tempo?
E, se si (come la logica ci farebbe supporre), quest'acqua da dove viene?
Forse l’intero Encelado si sta “sciogliendo”, precipitando i ghiacci di superficie nel sottosuolo dove vengono scaldati, quindi liquefatti ed infine “sparati” nello spazio?
Oppure i geysers di Encelado si sono attivati "recentemente", ed è solo per questo che essi stanno vivendo questa stagione di splendore?
E se la risposta a questo ultimo quesito fosse "si", che cosa avrebbe innescato il riscaldamento delle viscere del pianeta?
Forse un'attività solare anomala e particolarmente intensa (la stessa che, secondo alcuni, sta aiutando Marte a scaldarsi)?
O magari la causa del fenomeno è nelle ondate di radiazioni che arrivano costantemente da Saturno?
I Giganti Gassosi, in fondo, in qualità di “stelline mancate”, non potrebbero operare come “riscaldatori” dei minuscoli corpi che li circondano?
Non è in fondo questa la costruzione che ha fatto pensarea molti Scienziati e Ricercatori – sin dagli Anni ’80 – che alcune Lune Gioviane potrebbero essere “mantenute in vita” proprio dall’energia termica (e non solo) che gli perviene dal loro Pianeta-Genitore e non certo dal Sole (troppo lontano)?
Conclusione: creare “modelli” interpretativi dei fenomeni anomali è, come avete notato, relativamente semplice. Analizzare le implicazioni proprie di ciascun modello, invece, non lo è affatto.
Noi, in fondo, possiamo anche permetterci, di tanto in tanto, di “inventarci un modello” e di proporlo (anche se non siamo scienziati, abbiamo comunque una testa e qualche capacità di ragionamento logico); ma quando ci accorgiamo che i nostri modelli, in fondo, hanno le stesse (purtroppo deboli e fortemente speculative) basi dei modelli NASA...Allora un pizzico di perplessità ci coglie.
Non credete?!?
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La mia impressione e' che tutte le variabili che hai citato entrano in gioco, dall'attivita' solare cosi' come dalla vicinanza dei pianeta genitore. A me torna come ragionamento, mi rimane pero' un'altra domanda: ma l'acqua, generalmente come e da dove si forma? Potrebbe, cosi' come hai detto, crearsi in continuazione?