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Risultati della ricerca nelle immagini - "USA)" |

0080.jpgLake?!? (ctx frame - High-Def-3D; credits: Dr M. Faccin & Lunar Explorer Italia)148 visiteI riflessi che caratterizzano il fondo di questa depressione (esaltati dal tridimensionale) sono "familiari": si tratta, infatti, di riflessi tipicamente correlati a raggi di Sole che attraversano dell'acqua o, comunque, che "giocano" su una superficie mobile e ad albedo elevata.
Purtroppo non ci possibile spingere la nostra speculazione troppo oltre: l'immagine originale, infatti, stata pesantemente processata e noi siamo perfettamente consapevoli del fatto che il nostro Lavoro potrebbe essere stato la causa (o, almeno, una concausa) dei curiosi effetti luminosi che ben si vedono in questi frames.
Razionalmente parlando, poi, l'idea che possano trovarsi delle grandi masse d'acqua allo stato liquido sulla Superficie di Marte, oggi, non si sposa pienamente con le nostre convinzioni e con il nostro pragmatismo (in altre parole: che, in determinati periodi dell'Anno Marziano, in determinate Regioni ed a determinate condizioni, la Superficie del Pianeta Rosso possa ospitare, per un periodo limitato di tempo, delle modeste masse d'acqua "sporca" - e cio fanghiglia, tanto per essere chiari -, noi lo riteniamo possibile. Ma che l'acqua scorra e zampilli allegramente su Marte, oggi...Onestamente no: non ci crediamo - e che ci scusi tanto il Dr Skipper che, invece, appare convinto di questa possibilit, tanto da chiamarla "certezza". beato lui!...).
E' tuttavia evidente che l'albedo e la texture del disegno luccicante che caratterizza il versante Sud-Est di questa depressione (che non definiremmo "cratere" e, sicuramente, NON "cratere d'impatto") significa che "qualcosa" l, a reagire all'azione dei raggi del Sole. Il detail mgnf che segue, poi, Vi mostrer che, dalla parete Sud-Est della depressione, SEMBRANO dipartirsi due piccole cascate.
Cascate.
Si, ma ammesso che si tratti effettivamente di "materiale in caduta libera" (la nostra definizione pragmatica di "cascata"), siamo proprio sicuri che si detto materiale sia "acqua"? O si tratter di acqua e terriccio, polveri e ceneri varie (fanghiglia, insomma)?
E se fosse cos, come si potrebbe spiegare l'incredibile luminosit di questo materiale, una volta precipitato sul fondo della depressione (il fango, sulla Terra come su Marte, non possiede certamente un'albedo elevata...)?
Le domande, tutte legittime, che ci poniamo, non hanno risposta e quindi, come sempre, dobbiamo fermarci ai FATTI. ed i FATTI sono questi:
1) esiste una depressione (profonda - nostra stima - una settantina di metri, forse qualcosa in meno);
2) sul fondo di questa depressione, distribuito irregolarmente, giace del materiale altamente riflettente e, forse, trasparente;
3) il nostro processing potrebbe essere la causa dell'effetto di trasparenza e riflettenza, ma l'albedo del materiale depositatosi genuina ed originale;
4) dal versante Sud-Est della depressione si intuisce una caduta di materiale (lo deduciamo dalla presenza di un tipico blurring da movimento) e questo materiale SEMBRA essere trasparente e riflettente;
5) il materiale in oggetto, una volta raggiunto il fondo della depressione, pare essersi depositato, in larga misura, all'interno di un avvallamento del terreno il quale si posiziona ad Ovest/Sud-Ovest della depressione stessa, praticamente in un'area opposta rispetto a quella di "caduta" (il materiale, quindi - ed in accordo alle nostre osservazioni -, fuoriesce da una coppia di fratture collocate sulla parete Est della depressione, precipita sul fondo della medesima e scorre, assecondando la morfologia del terreno, verso un'area inclinata e pi profonda, situata a ridosso della parete Ovest della depressione stessa);
5) nella versione bidimensionale del frame, il materiale depositato sul fondo della depressione appare di color bianco brillante - tipo gesso - ai margini della sua superficie di distribuzione, e di color bianco opaco/grigio nelle sue regioni centrali (ed anche questo un effetto tipico delle acque basse in rapido movimento, poich le spume si concentrano, di regola ed in larga misura, sui bordi delle regioni superficiali allagate).
Questi, a nostro modo di vedere, sono i FATTI. Poi, giustamente, ognuno di Voi potr e dovr interpretarli come meglio sa e crede.MareKromium
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APOLLO 12 AS 12-47-6993.jpgAS 12-47-6993 - Surveyor Crater and Surveyor III102 visiteMa il denaro "distolto" dallo HSP non stato MAI destinato a quello che, pomposamente, qualcuno ha chiamato e chiama il "Bene della Nazione (gli USA) e dell'Umanit".
(note: this frame from Alan Bean's 4 o'clock pan is centered on Surveyor III Probe).
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ARP 295.jpgARP 295: a pair of galaxies with connecting "bridge"86 visite"...Naturam fraenare potes, sed vincere numquam..."
(Properzio)
"...Puoi frenare la (tua) Natura, ma (non potrai) mai vincerla..."
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Aldebaran & The Winter Exagon.jpgAldebaran, Capella, Castor, Procyon, Rigel & Sirius194 visite"...Saepe honorata virtus est, ubi eam fefellit exitus..."
(Seneca)
"...Talvolta la Virt (ivi intesa come "Dedizione" - ad una qualsiasi causa) riceve comunque un meritato tributo, sebbene il risultato (di essa) sia mancato..."
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Aurora_Borealis-Coronal_Aurora.jpgCoronal Aurora near Warrensbourg - Missouri (USA)67 visiteIn relazione a quanto detto e scritto solo pochi giorni fa, ecco una nuova Aurora la quale, oltre ad essere stata particolarmente intensa (come potete ben vedere), accaduta ad un latitudine che di Polare o presso-Polare non ha proprio nulla. La NASA dice che un fenomeno inusuale ma "normale", vista l'attivit solare di questi giorni. Permetteteci, a questo riguardo, una battuta: proprio il fatto che sia la NASA a dire di non preoccuparci che ci fa preoccupare... EccoVi il commento originale da "NASA - Picture of the Day" del giorno 12.11.2004: "(...) Amazing! Unbelievable!, The best I've ever seen! ... They aren't talking about a movie, though. Instead, even casual sky critics are remarking on November's stunning auroral displays, visible with surprising intensities well beyond the confines of high latitudes where auroral activity is normally observed (...)". Vedete?!? Entusiasmo, eccitazione, linguaggio pi da show che da Scienza e dintorni: il nuovo corso della NASA...
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ESP_014380_1775_RED_abrowse-00.jpgExtremely Unusually-looking Skylight, N/E of Arsia Mons (CTX frame)61 visiteDopo il possibile Skylight recentissimamente individuato sulla Luna grazie ad immagini orbitali ottenute della Sonda Nipponica "Kaguya" e dopo i vari "Buchi su Marte" (pozzi da collasso) individuati dalla Sonda MRO nei mesi trascorsi, ecco un nuovo (possibile) Pozzo Marziano la cui forma - come meglio vedrete nei successivi EDM realizzati dal nostro sempre bravo e puntuale Dr Barca - decisamente inusuale.
In realt, il collasso non sembra essersi aperto su un normale "lava tube" (ossa una galleria sotterranea attraverso la quale, un tempo, scorse della lava fusa), bens sopra una grande caverna sul cui fondo pare proprio che sorga un "mound", ossa un dosso, una collinetta dai fianchi dolci e smussati.
Una collinetta sotterranea che, come vedrete, occupa tutta la porzione Ovest del pozzo.
I margini del pozzo sono, come sempre, estremamente frastagliati (chiari segni di un cedimento tanto devastante, quanto improvviso) e - presumibilmente - scoscesi.
Attendiamo nuove immagini con diverse geometrie di illuminazione per poter vedere e quindi dire qualcosa di pi su questa nuova e, come sempre, affascinante Martian Surface Feature.MareKromium
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FIGURA_00.jpgLuigi Broglio and the dawn of the Italian Space Adventure: the San Marco Project82 visiteCari Amici,
ho deciso di dedicarmi a questa semplice raccolta di immagini (con lobbiettivo di trasformarla successivamente in un documento scritto) dopo essermi reso conto che linformazione, nel nostro Paese, non elogia minimamente i successi ottenuti in svariati campi quali, come in questo caso, la Ricerca Spaziale e Missilistica, preferendo invece dedicarsi assiduamente, ai limiti della "demenza", a casi di cronaca nera, a diatribe tra politici di diversi schieramenti, al manto stradale corrugato di qualche sperduto paesino del Bel Paese o alle vicende del Campionato di calcio e/o di questo o quel reality show.
Spero di sbagliarmi, ma sono convinto che se facessi un sondaggio a campione tra la popolazione del Bel Paese (il ceto sociale di appartenenza ed il livello di scolarizzazione sono variabili non decisive...), sarebbero davvero pochi - ma buoni! - coloro che ricordano, anche vagamente, chi fu l'Ing. Luigi Broglio.
Costui, padre della missilistica di casa Nostra, fu l'Uomo capace di far divenire l'Italia la terza Nazione al Mondo in grado di inviare autonomamente un satellite in orbita - sebbene avvalendosi dellaiuto della NASA ed il sostegno dellallora Primo Ministro, Amintore Fanfani.
Non fermandosi a questo comunque grandissimo successo, Broglio mise in piedi un vero e proprio Centro Spaziale in miniatura. Dove? Vicino Malindi, sulla costa settentrionale del Kenya.
Lallora Colonnello dellAviazione elabor un sistema tutto innovativo per il lancio dei vettori "Scout" (made in USA), cos come modificati in Italia.
Adattando alla bisogna due vecchie piattaforme di estrazione di propriet dellEni - una venne adibita al lancio dei missili e laltra al controllo dei vettori -, l'Ing. Broglio costru il primo "Centro di Lancio" in mare. Una grande idea ed un sistema che si rivel tanto economico, quanto azzeccato (tant' che lquipe dellIngegner Broglio detiene tuttora il primato di 23 lanci riusciti contro 0 fallimenti!).
Dopo il 1988 da Malindi non part pi nessun vettore ed il Centro Spaziale San Marco (ora intitolato a Broglio) e lomonimo progetto finirono presto nel dimenticatoio.
Quelle che seguono sono 83 immagini corredate da didascalia che raccontano, in maniera sintetica, parte della storia (che ho provocatoriamente definito "semi-sconosciuta") della missilistica italiana. Partendo proprio dal Progetto San Marco di Luigi Broglio, si arriva alle recenti collaborazioni internazionali - pensate alla ISS o ad altri Progetti congiunti con ESA e NASA, fino ad intravedere i possibili sviluppi futuri della nostra "Vogliadi Stelle" e con una piccola sezione dedicata alla missilistica militare (da cui quella civile dipende in larghissima misura) ed agli attuali 5 Astronauti Italiani che, le "Stelle", sono riusciti vederle un p pi da vicino...
Grazie e Buona Passeggiata (quasi) Spaziale! - Federico PappaletteraMareKromium
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L-Original_Lunar_Orbiter_Frames-LO1-1098-00_med.jpgOriginal Lunar Orbiter - Frame LO1-1098 - The "disappearing" Volcanic Vent and related unusual Surface Features (photomosaic)55 visiteIndividuata da un Ricercatore Giapponese (nostro iscritto, che si firma "Mister M" ed opera sul Sito del Sol Levante noto come "The Horizon") e riportata in Italia dal nostro onnipresente Dr Gianluigi Barca, abbiamo il piacere e l'onore di presentare sulle pagine di Lunar Explorer Italia una AUTENTICA Anomala Lunare di Superficie che, nonostante i nostri sforzi interpretativi, rimasta (e, temiamo, rimarr) una grande incognita.
Le immagini che ci interessano sono antiche (dunque le pi genuine) e risalgono ai gloriosi giorni del Lunar Orbiter 1; i frames che ci interessano sono rubricati come LO1-1098, LO1-1099 e LO1-1100 e si riferiscono ad una Regione Equatoriale della Luna, posta a circa 0,11 di Latitudine Nord e 27,02 di Longitudine Est.
Il rilievo controverso, cerchiato ed indicato da una freccia, si trova nella porzione del frame situata alla Vostra Dx e, a seguito di una semplice analisi visuale, si rivela come un profondo crack della superficie il quale ci ricorda, per fattezze e caratterizzazioni, le cosiddette Bocche Vulcaniche (Volcanic Vents) o Crepe Vulcaniche (Volcanic Fissures), tanto comuni su Marte, nelle Regioni di Cerberus Fossae e nella Provincia Vulcanica di Tharsis.
Dov'/dove sono la/e stranezza/e? La/e stranezza/e /sono nel fatto che questa Surface Feature (che, come potete vedere nell'edm inserito in basso a Dx) non si limita a risolversi in una (possibile) Volcanic Feature, ma presenta anche - nella sua porzione pi meridionale, due intrigantissimi dettagli che si risolvono (vedere per credere) in una sorta di "Torre a Vela" (che proietta ombra sulla superficie, coerentemente con le altre ombre del quadro) ed in una specie di "Ponte" (anch'esso capace di proiettare ombre coerenti) sulla cui Natura, in piena sincerit, non ci sentiamo in grado di esprimere giudizi.
Il gruppo di Rilievi Superficiali Anomali si inserisce in un modesto crater cluster il quale, come potete notare Voi stessi, ci fornisce degli eccellenti punti di riferimento.
Punti di riferimento che ci tornano utili nei frames che seguono (LO1-1099 e 1100).
Il problema vero che, purtroppo, nei frames 1099 e 1100, il Gruppo di Rilievi Anomali (Volcanic Vent inclusa) scompare, lasciando il posto a vaghe ed inconsistenti ombreggiature del suolo, come se qualcuno avesse dato una pennellata di bianchetto al frame.
Le conclusioni (sempre interlocutorie) che possiamo trarre da tutto questo sono semplici e non riteniamo utile dilungarci nel raccontarVele: le conoscete gi, in fondo.
Decidete Voi, quindi, se il Gruppo di Rilievi (dalla Volcanic Vent alla Torre a Vela ed al Ponte) sono rilievi reali - come noi, in tutta Onest, riteniamo - oppure se si tratta di un semplice, ma intrigante (ed anche corretto, dal punto di vista delle ombre che vengono proiettate sul Suolo Lunare...), gruppo di image-artifacts.
Attenzione: occorre notare, ad Onor del Vero, che questi tre frames - cos come accade per quasi l'intera Collezione Lunar Orbiter - sono ricchi di graffietti ed altri vizi (macchioline e "segni del tempo" inclusi) che un buon Ricercatore non pu non notare.
Ma il rilievo principale (la Bocca Vulcanica), al di l del Ponte e della Torre a Vela, sempre a nostro avviso, NON E' un image-artifact eppure...eppure sparisce anch'esso, nei due frames che seguono, al pari delle altre due possibili (ed enormi) Anomale di Superficie.
Ci sarebbe molto da dire a questo riguardo (Anomale Lunari, Marziane, Cover-Up, Disinformazione e Controinformazione) ma, per decenza e per tranquillit interiore se non altro, noi, oggi, ci fermiamo qui.
I Vostri commenti, se ci saranno, potrete come sempre inserirli nello spazio ad essi dedicato.MareKromium
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Moon Eclypse 2004.3.jpgMoon's eclypse - October 2004 (3)114 visiteImmagine amatoriale, ma di ottima qualit, dell'eclissi dell'Ottobre 2004. La ripresa proviene da Tacoma (Washington - USA). L'Autore della ripresa si nascosto dietro il nick-name di KBoard. Si tratta forse di un pianista, oltre che di un astro-fotografo di indubbie qualit?!?
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Moon Eclypse 2004.4.jpgMoon's eclypse - October 2004 (4)137 visiteUn'altra immagine interessante dell'Eclissi Totale di Luna dell'Ottobre 2004.
Non sappiamo da quale parte del Mondo provenga questa fotografia (anche se probabile che si tratti degli USA) e conosciamo solo il nick-name dell'astro-fotografo: tale "Afterburn".
Bravo, comunque.
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Moon and Companions.jpgMoon & Friends, from Great Salt Lake - Utah (USA)151 visiteDa "NASA - Picture of the Day" del 13 Settembre 2005:"(...) This busy quadruple 'coincidence sky' was visible last week all over the World. The easiest object to spot is the crescent Moon, which is easily the brightest sky orb in the above image. Venus is the highest Planet in the sky, with Jupiter to its right. The bright star Spica completes the quadruple just below Venus. The 'streak' on the far right is an airplane. (...)".
Nota: osservate lo "streak in the sky" lasciato dall'aeroplano (come la NASA stessa precisa) e poi provate a riguardare l'immagine Spirit relativa allo "Streak in the Sky" che alla NASA (ed anche in Italia, grazie al Corsera ed al Dr Caprara) venne immediatamente risolto come "vecchia sonda che precipita" (cfr.: "Another Spirit in the Sky?!?" - Sez. "Mars Spirit Anomalies and Maps"). Bene, allora se tanto ci d tanto, vorremmo chiedere alla NASA "quale sonda - ripresa dal Sig. Wilson - stava precipitando nei cieli dello Utah, la sera del 6 Settembre u.s.?".
E scusateci l'ironia...
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Moon-Lunar_Unnamed_Crater-f56dcf43b7768c6f7ecee39e14ad2696_XL.jpgUnnamed Crater173 visiteQui non si fa Politica, ma qualcosa occorre scriverla. Dato che l'India arrivata sulla Luna e vorrebbe arrivare su Marte (come Cina ed USA), io mi chiedo, oggi.... - quote -
"Come sarebbe stato nascere in India? C chi la domanda se l posta davvero. E ha anche deciso di toccare con mano, di vedere come si vive in questo grande Paese.
possibile dare una prima risposta: nascere in India significa, fin da piccoli, imparare a dover fare i conti con la povert.
La povert
Si parla di povert estrema quando una parte, pi o meno consistente, di popolazione vive con meno di 1,90 dollari al giorno. Secondo i dati della Banca mondiale, nel 2015 lIndia aveva una popolazione pari a un miliardo e trecento milioni di persone.
La percentuale di popolazione che vive con meno di 1,90 dollari al giorno di circa il 21%. Fatto il calcolo, sono pi di 270 milioni di persone.
la fame
Ci sono tre dati, la cui fonte il Programma alimentare mondiale, che descrivono perfettamente la situazione:
In India vive un quarto delle persone denutrite di tutto il mondo.
Nove donne incinte su dieci soffrono di malnutrizione e anemia.
Pi della met dei bambini sotto i cinque anni malnutrita o soffre di nanismo.
Qui comincia un circolo vizioso. Chi non mangia abbastanza, non ha forze sufficienti per lavorare e guadagnare. Senza lavorare e guadagnare, non si ha la possibilit di comprare cibo. Un circolo vizioso fatto di fame e povert. Un circolo difficile da spezzare.
e gli altri problemi dellIndia
Perch non ci sono solo la fame e la povert. Il tasso di mortalit materna tra i pi alti del mondo: ogni anno, circa 120.000 donne non superano il parto o la gravidanza. La met delle donne analfabeta e i loro diritti fondamentali vengono negati sistematicamente. Anche il tasso di abbandono scolastico molto alto e questo significa che i bambini sono costretti a lavorare".
Ed i Governanti di questo ricchissimo Inferno, anzich far qualcosa, vanno a guardare da vicino la Luna? L'India l'ho vista e vissuta, poco o tanto non conta. Ma son stato l e non mi sono fermato ai telegiornali, quando ne parlano (e cio quasi mai, salvo che per le "tensioni" politiche e militari con i "Vicini").
Non ho parole. Anzi si. Specie dopo aver visto, ieri, a Milano (Italia, la "Capitale del Nord", dicono, e NON Nuova Delhi, Calcutta, o qualche altra "Citt della Gioia"....), un p (un BEL p!) di miseria e di degrado.
Che nausea.
Che vergogna.
Povera India.
E poveri noi......MareKromium
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