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Risultati della ricerca nelle immagini - "Oschin" |

IC-1396.jpgIC 1396 - Emission Nebula (full field)75 visite"...You will know the Truth, and the Truth will make you free..."
John - 8:32
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IMAGE067-AS16-107-17419 HR.jpgAS 16-107-17419 (elab. 3) - Sunstruck, Lightstruck or UFOstruck?!? (4)148 visiteE' di poco fa la notizia che uno dei nostri Collaboratori (il Dr Foschini) aveva già provveduto ad operare (in totale autonomia) uno studio su questo frame ed il risultato, interlocutorio, ma molto interessante, è stato che:"...il frame in oggetto potrebbe rappresentare, nella sua parte nera, la mano di Charlie Duke che sta muovendosi sull'obbiettivo della camera e, nella sua parte in luce, un dettaglio del suolo ai piedi dell'Astronauta ed un dettaglio dell'Astronauta stesso (braccio? gamba?): si riconoscono, infatti, alcuni elementi della superficie della Luna (sassi, impronte) ed un pezzo della tuta di Duke). Se questa interpretazione è corretta (come io credo che sia), non siamo in presenza di un frame "sunstruck" (checchè ne dicano NASA e LPI), ma di un frame "mosso", scattato solo per errore mentre Duke stava ancora regolando la sua camera...".
Che dire? L'interpretazione ci sembra valida ed una conferma indiretta della sua attendibilità ci arriva dal frame successivo il quale ci mostra...
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M-042-98.jpgOrion's Belt: Alnitak, Alnilam, Mintaka96 visite"...Quando ho visto che il Mondo dell'Informazione, quello dello Spettacolo e, in parte, anche quello dell'Industria e dello Sport, hanno letteralmente "fibrillato" nel tentativo di trasformare in "dramma sociale" l'idiozia di un giovanotto ricco, annoiato, vizioso e smidollato il quale, non avendo nulla di meglio da fare o da dire, si è mezzo ammazzato preparando e gustandosi - mentre era in buona compagnia... - un "cocktail di droghe", allora non ho più avuto alcun dubbio: la nostra Civiltà (o presunta tale) ha esaurito gli argomenti, ha bruciato le ultime scorte di buon senso e - peggio del peggio - ha sacrificato sull'altare della "notorietà e dell'apparenza" tutto ciò che resta del rispetto che occorrerebbe avere per coloro che soffrono davvero..."
P.C. Floegers - "Scritti di Cronaca e Sociale"
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OPP-SOL1006-0.jpgCabo Frio (natural colors + MULTISPECTRUM; credits: Dr Marco Faccin & Lunexit)85 visiteQuesto frame, a nostro parere, costituisce un autentico Capolavoro: la colorizzazione in "natural colors", sapientemente ottenuta dal Dr Faccin, alla quale abbiamo abbinato l'additional processing Lunexit noto come MULTISPECTRUM, ci ha portato ad ottenere un'immagine dalla qualità grafica e cromatica – e dalla “Suggestività” – LARGAMENTE (diremmo ENORMEMENTE) SUPERIORE alla qualità grafica e cromatica media NASA (a nostro avviso, poi, la qualità "natural colors" + MULTISPECTRUM è incomparabile rispetto alla qualità grafica e cromatica media ESA – forse la peggiore esistente in assoluto).
Qualche Lettore ci ha chiesto "che cosa sia il MULTISPECTRUM processing".
Ebbene, si tratta del processing addizionale di un'immagine GIA' COLORATA (da noi stessi, oppure dal Dr Faccin e/o dal Dr Barca, oppure dalla NASA, etc.), la quale viene ricondotta, in termini visivi e cromatici, a quella che DOVREBBE ESSERE la Visione Umana dell’oggetto e/o del rilievo e/o del paesaggio ripreso nel suo contesto di riferimento, qualora l’Osservatore Umano si trovasse IN LOCO.
Questo vuol dire che un'immagine in colori VERI (True Colors, ossìa i colori REALI degli oggetti ripresi nel loro contesto di riferimento) o NATURALI (Natural Colors, ossìa i colori REALI degli oggetti ripresi nel loro contesto di riferimento, ma processati e riprodotti usando un'ottica terrestre), a nostro avviso NON CORRISPONDE, visivamente, a quello che un occhio umano medio vedrebbe “se fosse lì” sino a che non viene applicato il MULTISPECTRUM PROCESSING.
Ed in che cosa si sostanzia l’Elaborazione Multispettrale? Essa si risolve nell'adattamento grafico del frame in True Colors e/od in Natural Colors alle condizioni visive MEDIE e TEORICHE alle quali un umano dovrebbe adattarsi per osservare il paesaggio Marziano qualora si trovasse "in loco".
Esempio: il color ARANCIO di un rilievo Marziano è VERO (o PURO) se viene processato in maniera tale da risultare congruo rispetto agli altri colori del paesaggio al quale accede. Questo vuol dire che il True Colors Processing, per essere corretto, esige il trattamento cromatico contemporaneo ed omogeneo di TUTTI i colori ripresi nel frame in un’ottica locale. La visione in colori VERI di un oggetto e/o di un rilievo Marziano, insomma, significa “Visione Marziana” e quindi – come è ovvio – NON COINCIDE con la visione umana.
Il color ARANCIO di un rilievo Marziano è NATURALE, invece, se e quando viene processato in maniera tale da renderlo alla stregua di come esso verrebbe percepito da un Osservatore situato sulla Terra (ergo: Arancio VERO = Arancio di Marte PURO o Arancio NON Terrestre; Arancio NATURALE = Arancio di Marte, ma visto COME SE l’oggetto di color “arancio” fosse situato sulla Terra).
Ne consegue che la visione di Marte in Colori Naturali COINCIDE con la visione umana in condizioni terrestri. Dunque un’immagine in Natural Colors NON MOSTRA Marte come apparirebbe se un Umano fosse lì.
E allora? E allora ecco che subentra la visione multispettrale: il color ARANCIO di un rilievo Marziano è MULTISPECTRUM se viene processato, assieme (ed in maniera omogenea rispetto a) tutti gli altri colori con i quali esso condivide l'immagine, MA in maniera tale da risultare, alla fine, COSI' COME APPARIREBBE (rectius: DOVREBBE APPARIRE) ad un essere umano che lo osservasse in loco (ergo, su Marte).
Questo significa, inter alia, che la visione MULTISPECTRUM considera quali fattori essenziali per la sua realizzazione i seguenti:
1) Alta/Medio-Alta o Media Opacità Atmosferica (percepibile a partire da una media distanza e che si esalta, di regola, oltre i 150/200 metri dal punto di osservazione);
2) Bassa/Medio-Bassa o Media Luminosità di fondo;
3) Esistenza di una Dominante Cromatica (la quale varia, oltre che a seconda della stagione, dell’ora del giorno locale e delle condizioni atmosferiche contingenti, anche da Regione a Regione e, all’interno della medesima Regione, da Zona a Zona);
4) Difficoltà nella percezione delle sfumature; buona percezione (o percezione simil-terrestre) dei colori secondari e terziari; non buona percezione dei colori primari.
L’idea della Visione Multispettrale, giusta o errata che sia (ma riteniamo giusta, se non altro in linea meramente teorica) è stata creata da Lunexit (Drr Foschin & Fienga) dopo che è stato riscontrato il fallimento (in termini di efficacia e credibilità dei risultati visivi ottenuti) delle elaborazioni NASA in True Colors; Approximately True Colors e Natural Colors.
MareKromium
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OPP-SOL1198-1N234544116EFF84PKP1915R0M1.jpgClouded Sun... - Sol 119853 visiteForse la migliore interpretazione (a parer nostro) di come potrebbe realisticamente apparire il paesaggio di Meridiani Planum (ad occhi umani) allorchè qualche leggera nuvola stratiforme passa davanti al Sole.
Verità o meno che sia, comunque un grandissimo complimento al nostro Tecnico delle Immagini, Lorenzo Foschini ("Fosco").MareKromium
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PSP_001474_2520_RED-new_lake-00.jpgThe Northern Lakes: Lake "Lunexit" (context image)64 visiteQuando si sa dove guardare e che cosa cercare...Si finisce SEMPRE (o quasi...) con il trovare.
L'albedo del dettaglio che vedete a mezza altezza alla Vostra Sx è assolutamente INCONFONDIBILE.
Il detail-mgnf che abbiamo operato (e che vedrete nel prossimo quadro) è chiarissimo: c'è un nuovo Lago nelle Grandi Pianure Nordiche di Marte!
"Lake Lunexit", in onore della nostra Fondazione di Ricerca e di coloro che la rendono viva, e cioè i vari Lorenzo Foschini, Gianluigi Barca, Matteo Fagone, Alessio Feltri, Lorenzo Leone e tanti altri Ricercatori ed Appassionati che, con grandissima umiltà e modestia, stanno contribuendo a scrivere una (piccola, ma non per questo insignificante) porzione della Storia del Pianeta Rosso (nota: Lake Lunexit è stato battezzato - purtroppo - "unofficially", ma con buona pace di IAU, NASA, ESA e di tutti i Fenomeni che guardano, guardano, guardano...senza vedere mai niente e poi blaterano, blaterano e blaterano...senza dire mai nulla!).
MareKromium
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Sedna-00.jpgThe discovery of Sedna: the three original frames136 visiteIn queste tre immagini, la prima 'occhiata' ad un minuscolo nuovo mondo chiamato "Sedna." Era il 14 Novembre 2003 ed i 3 frames (ripresi attraverso il Samuel Oschin Telescope - USA) vanno dalle ore 6:32 alle ore 9:38 del Tempo Universale.
Sedna, come quasi tutti i pianeti minori, venne visivamente identificato a causa del suo leggerissimo movimento in rapporto alle stelle fisse che gli facevano da contorno nei diversi frames.
Successive osservazioni, effettuate ad intervalli di tempo sensibilmente maggiori, fornirono gli elementi sufficienti per dedurre che l'orbita completa di questo corpo celeste intorno al nostro Sole (e cioè "l'anno di Sedna") avrebbe dovuto richiedere all'incirca 10.500 anni terrestri.
Nota: il campo visivo di ciascuno di questi 3 frames è pari a 3,4 minuti d'arco, mentre ogni pixel corrisponde ad 1 secondo d'arco.
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Tenth_Planet-00.jpgThe 10th Planet? (1)53 visiteDa "NASA - Picture of the Day", del 31 Luglio 2005:"Is that a Tenth Planet? A faint, slowly moving dot discovered by computer shows clear signs of being a deep Solar System object at least as large as Pluto. The object, designated 2003 UB313, is currently situated nearly 100 times the Earth-Sun distance - over twice the average Pluto-Sun distance. That far out, the only way a single round object could be as bright as 2003 UB313 would be if it is at least as large as Pluto and completely reflective.
Since 2003 UB313 is surely not completely reflective, it could be substantially larger. One of the discovery frames is shown above digitally expanded and artificially brightened. 2003 UB313 was identified initially on frames taken by the automated 1.2-meter Samuel Oschin Telescope at Palomar Observatory in California, USA".
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Tenth_Planet-01.jpgThe 10th Planet? (2)53 visitePerchè escludere a priori, come fa la NASA, che il Decimo Pianeta abbia una superficie TOTALMENTE RIFLETTENTE?
Scusateci la provocazione, ma sarebbe sufficiente ipotizzare - per assurdo, se volete - che questo ipotetico Decimo Pianeta sia:
1) una sfera costituita prevalentemente di ghiaccio (un'eventualità tutt'altro che remota);
2) un corpo capace di emanare luce propria (una piccola stella?);
3) una sfera metallica (ossìa, per esempio, una gigantesca astronave che si trova "parcheggiata" ai confini del Sistema Solare).
Stupidaggini "Cosmiche"? Fantascienza di basso livello? Forse.
Ma se ci pensate (e se conoscete almeno un poco la storia del Sistema Solare e delle meccaniche - per lo più teoriche - che ci hanno permesso di stimarne le dimensioni complessive), l'ipotesi più improbabile (molto in voga negli anni '60/'70 ma poi ritenuta inverosimile ed abbandonata) è proprio quella che immagina il Decimo Pianeta come un corpo roccioso di dimensioni medio-grandi!
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The_Markarian_Chain.jpgThe "Markarian Chain"56 visite"...Quod sis esse velis, nihilque malis..."
(Marziale)
"...Devi essere quello che sei, e nulla di più..."
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ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-ZZ-APOLLO 17 AS 17-135-20586 I-HR-extreme detail mgnf.jpgAS 17-135-20586 (extreme detail mgnf) - What's up there?!?192 visiteUn'immagine incredibile, non credete?
E pensare che c'è un congruo numero di Scienziati (!), Ricercatori (!) e Divulgatori (!) che ancora pensa che sulla Luna non ci sia "...nulla di davvero interessante...".
Un plauso al Dr Barca per aver selezionato un numero impressionante di frames controversi ed un plauso al Dr Foschini per le splendide (oltre che suggestive) elaborazioni "senza ritocchi" (solo ingrandimenti).
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