Ultimi arrivi - SOLAR SYSTEM |

Neptune-V2.pngCrescent Neptune (August 1989)428 visite(ANSA) - ROMA, 18 AGOSTO 2022 - Compie 45 anni la sonda Voyager 2, la pi longeva dell'era spaziale.
Lanciata il 20 agosto 1977, la sonda ha superato i confini del Sistema Solare nel 2018 ed ancora attiva nello Spazio Interstellare, dal quale ha recentemente inviato dati mai visti (vedi Nota 1). Con la sua gemella Voyager 1, lanciata 15 giorni pi tardi, la Voyager 2 la protagonista di una missione da record. Gestite dal Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa, le due sonde sono anche messaggeri molto speciali, che stanno portando nello spazio interstellare un biglietto da visita della Terra e dei suoi abitanti: un disco placcato in oro progettato per durare oltre un miliardo di anni, che contiene le immagini e suoni della vita sul nostro pianeta, diagrammi di leggi scientifiche fondamentali e saluti in molte lingue.
Entrambe le Sonde Voyager hanno attraversato il Sistema Solare rincorrendosi, con la Voyager 1 che ha raggiunto Giove e Saturno prima della sua compagna, mentre la Voyager 2 stata la prima e finora l'unica sponda ad avvicinarsi a Urano, nel 1986, e poi a Nettuno, nel 1989, inviando a Terra le prime immagini ravvicinate di quei pianeti lontani, Nel 2013 la Voyager 1 era stata la prima a inoltrarsi nello spazio interstellare, seguita sei anni dopo dalla sua gemella. "Entrambe le sonde continuano a inviare all'umanit osservazioni da territori inesplorati", osserva la vice-responsabile scientifica del progetto, Linda Spilker, del Jpl. Le due Voyager "continuano a fare scoperte soprendenti", ha aggiunto la responsabile della missione Suzanne Dodd. "Non sappiamo per quanto tempo ancora la missione proseguir, ma siamo sicuri che continuer a regalarci molte sorprese scientifiche" (vedi Nota 2).
Nota 1: quali?
Nota 2: quali?
Come al solito: sensazionalismo di portata, condito dal nulla. Bellissima immagine comunque. L'aura pi luminosa e bluastra che copre la porzione Sx del frame potrebbe essere un effetto del Sole. Ma non ho info al riguardo.MareKromium%20 %411 %2022
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Europa_and_Jupiter.jpgI am speechless...163 visiteC' un luogo del Sistema Solare dove pensiamo di trovare forme di vita extraterrestri. Ha un nome molto familiare ed uno dei satelliti di Giove: si chiama Europa. Questo mondo ha delle caratteristiche geologiche che lo rendono estremamente interessante da decenni. Fuori coperto da una spessa crosta ghiacciata, ma dentro contiene un enorme oceano, proprio come quelli che abbiamo qui sulla Terra (vedi Nota 1).
La sua caratteristica unica suggerisce che l'acqua oceanica pu "in qualche modo muoversi attraverso il guscio e raggiungere la superficie", ha affermato Alyssa Rhoden, scienziato del Southwest Research Institute in Colorado. Se l'affermazione , in effetti, vera, "i nutrienti e l'energia possono circolare tra l'oceano, il guscio di ghiaccio e la superficie, e questo pu essere benefico per la vita".
L'imminente Europa Clipper della NASA una missione rivoluzionaria per capire di pi sul corpo planetario e sul suo potenziale di abitabilit. Verr lanciato nel 2024 e arriver nel 2030.
Rhoden ha dichiarato: "Ho iniziato a fare ricerche su Europa 22 anni fa e ho sempre avuto le stesse immagini con cui lavorare,
"Quindi, direi che sono ESTREMAMENTE eccitato per i nuovi set di dati che saranno forniti da Clipper. Per quanto riguarda l'abitabilit, probabilmente ci sono molti modi in cui informer l'abitabilit, ma quello che sono pi interessato a vedere la prova dell'acqua liquida all'interno il guscio di ghiaccio".
Alla domanda su quale vita si possa trovare su Europa, Rhoden ha scherzato: "Le balene spaziali, ovviamente" (vedi Nota 2).
Nota 1: roba vecchia di oltre 28 anni;
Nota 2: se questa tizia una "scienziata", allora davvero la fine...MareKromium%20 %406 %2022
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162173-Ryugu-019.pngWelcome back!153 visiteSecondo la mitologia giapponese 162173-Ryugu (Ryugu e basta: il resto solo un seriale) era un palazzo leggendario dove risiedeva il Dio Drago del Mare (Poseidone, se volete) che custodiva un tesoro. Lo stesso nome stato dato a un asteroide raggiunto dalla missione Hayabusa 2 nel 2018 per raccogliere dei campioni di terreno e portarli sulla Terra.
"Le particelle di 162173-Ryugu", ha scritto un team guidato dal cosmo-chimico Motoo Ito della Japan Agency for Marine-Earth Science Technology (JAMSTEC) in Giappone "sono i materiali extraterrestri pi incontaminati e non frazionati studiati finora e forniscono la migliore corrispondenza disponibile per la composizione di massa del Sistema Solare".
Ito ei suoi colleghi hanno scoperto che le abbondanze di Idrogeno e Azoto pesanti nell'asteroide sono coerenti con un'origine nel Sistema Solare esterno. In altre parole, 162173-Ryugu inizi la sua vita MOLTO pi lontano dal Sole. Tale circostanza sarebbe pure coerente con la Teoria della Cometa (mancata), dal momento che quei corpi ghiacciati sono "Visitatori" provenienti dalle zone pi lontane del Sistema Solare (od OLTRE, aggiungo io).MareKromium%18 %403 %2022
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Atlas-1.jpgAtlas87 visitenessun commentoMareKromium%02 %501 %2022
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Miranda.jpgMiranda (full disk)107 visiteLe "Verona Rupes" sono in basso, leggermente alla Dx dell'Osservatore.MareKromium%02 %495 %2022
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ZZ-ZZ-ZZ-1-The_Sun-Full-Disk_171_final.gifBright Flare (GIF-Movie - normal)151 visitenessun commentoMareKromium%25 %320 %2022
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ZZ-ZZ-ZZ-2-The_Sun-CU_171_final.gifBright Flare (GIF-Movie - EDM)153 visitenessun commentoMareKromium%25 %319 %2022
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ZZ-ZZ-ZZ-3-The_Sun-FlareX13_20220330_171A_2048p30_Sq.gifThe always restless Sun... Sun-Flare X-13114 visitenessun commentoMareKromium%25 %317 %2022
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Z-Venus~1.jpgIs there Life on Venus?108 visitePotential signs of life on Venus are fading as astronomers downgrade their original claims.
"The announcement in September 2020 took the World by storm: Researchers using two radio telescopes found signs that the clouds of Venus were harboring phosphine, a toxic compound that on Earth is only made in significant quantities by microbes and chemists. The unexpectedly high levels detected on Venus could point to a floating microbial biosphere, the researchers suggested in a paper published in Nature Astronomy. But almost immediately, other astronomers began to criticize the results, with four independent studies pointing out questionable methods or failing to reproduce the results.
Now, after reanalyzing their data, the original proponents are downgrading their claims. Even the most favorable interpretation of their data now suggests phosphine levels are at least seven times lower than first reported, making it a much more tentative finding, the authors reported in a preprint posted on 17 November to arXiv. But the team still believes the gas is there, with the possibility that local pockets rise to higher levels, said Jane Greaves, an astronomer at Cardiff University who led the work, in a talk today to NASAs Venus Exploration Analysis Group (VEXAG). We have again a phosphine line.
Lets hope more research and study provide the necessary data to prove one way or another!".MareKromium%27 %687 %2022
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FD1-Asteroid.jpg2022 FD1233 visiteA sole due settimane di distanza dal precedente, un nuovo asteroide ha raggiunto il nostro pianeta. Gli scienziati lo hanno chiamato 2022 FD1: il corpo celeste ha solo sfiorato la Terra, passando pi in basso dei nostri stessi satelliti Gps.
Grazie ai miglioramenti nel campo della tecnologia, l'uomo ora in grado di avvistare tempestivamente un corpo celeste in avvicinamento, anche di dimensioni ridotte, e tutto viene regolarmente riportato nei registri del settore. Secondo quanto affermato dagli esperti del settore, il fenomeno non deve stupire, perch ogni giorno tantissimo materiale spaziale raggiunge il nostro pianeta (si va dalle 40 alle 100 tonnellate). Fortunatamente si tratta di corpi di piccole dimensioni che non suscitano pertanto preoccupazione.
L'11 marzo scorso stata la volta dell' asteroide 2022 EB5, questo il nome che gli stato dato da chi lo ha catalogato. Senza che la maggior parte delle persone se ne rendesse conto, il corpo celeste ha colpito la Terra, a differenza di 2022 FD1.
L'impatto di 2022 EB5
Tornando a 2022 EB5, alle 20.24, ora italiana, l'astronomo Krisztin Srneczky ha individuato il corpo celeste servendosi di un telescopio Schmidt da 60 cm. La scoperta stata effettuata presso l'osservatorio Piszkstető, in Ungheria. La notizia stata immediatamente diramata, ed in tanti, professionisti o semplici appassionati, hanno deciso di seguire il percorso dell'asteroide, un oggetto con diametro di circa 1 metro che fin da subito non ha destato timori.
Trascorse 2 ore dal primo avvistamento, si verificato l'impatto con la Terra. Nessun danno. Come abbiamo detto, 2022 EB5 era un corpo celeste di piccole dimensioni ed andato a schiantarsi in una zona disabitata nei pressi del ghiacciaio Vatnajokull, Islanda sudorientale. Stando ai dati rilevati dagli scienziati, l'impatto ha rilasciato un'energia equiparabile ad un terremoto di magnitudo 4.
Pi vicino dei satelliti Gps
Srneczky non ha per scoperto solo 2022 EB5. Pochi giorni fa, ossia venerd 25 marzo, l'astronomo ha infatti individuato un altro corpo celeste, ribattezzato prima Sar2594 e poi denominato ufficialmente 2022 FD1. Individuato poco prima del suo passaggio, 2022 FD1 ha soltanto sfiorato la Terra, attraversando lo spazio ad una velocit di 61.200 km/h. In Italia erano le 10:13. Il piccolo asteroide passato davvero molto vicino, a una distanza di 8.700 km, quando i nostri satelliti Gps si trovano ad un'altitudine media di 20.200 km.
Grazie al calcolo della sua orbita, stato possibile prevedere che 2022 FD1 non torner ad incontrare il nostro pianeta nei prossimi due secoli, anche se nel 2032 potrebbe comunque avvicinarsi di poco (fino a 6 milioni di km). Nel 2053, invece, il corpo celeste passer vicino a Venere.MareKromium%27 %849 %2022
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JUPITER-Lightnings.jpgJupiter's Lightnings92 visiteIn the data from Junos first eight passes by the planet, the spacecrafts Microwave Radiometer Instrument (MWR) detected 377 Jovian lightning discharges. Scientists saw that lightning on Jupiter can be as frequent as it is on Earth.MareKromium%02 %707 %2022
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JUPITER_S_RINGS-01-PIA25038_width-640.jpg92 visiteCaption NASA Originale:"This high-resolution image of Jupiter's main dust ring was collected by the Stellar Reference Unit (SRU) navigation camera aboard NASA's Juno spacecraft. The image was taken from inside the ring looking out as Juno flew between Jupiter and the radiation belts during the spacecraft's 36th close flyby on Sept. 2, 2021. The brightest thin dust bands are associated with the orbits of Jupiter's small moons, Metis and Adrastea. The image is at a resolution of nearly 20 miles (32 kilometers) per pixel".MareKromium%02 %694 %2022
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