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Curiosity and the Exploration of Gale Crater
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SOL0065-EB-MF-LXTT-IPF-02.jpgUnusually-looking bright Object near Curiosity - Sol 65 (an High-Def-3D EDM; credits for the research and the additional process. and color.: Elisabetta Bonora and Marco Faccin/Lunar Explorer Italia/Italian Planetary Foundation)103 visitenessun commentoMareKromium
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SOL0065-EB-MF-LXTT-IPF-03.jpgUnusually-looking bright Object near Curiosity - Sol 65 (an Image-Mosaic in Natural Colors by Elisabetta Bonora and Marco Faccin/Lunar Explorer Italia/Italian Planetary Foundation)162 visiteSe qualcuno di voi avesse avuto ancora qualche dubbio sulla natura dell'oggetto misterioso ripreso da Curiosity, le ultime immagini del MAHLI ne chiariscono definitivamente la natura.
E' sicuramente un oggetto di plastica: molto probabilmente la protezione di qualcosa che deve essersi strappata e poi deformata (magari la protezione di un cavo). Anche se la sua origine non è certa, potrebbe appartenere allo stadio di discesa di Curiosity (Sky Crane). Durante le fasi di atterraggio sul Pianeta Rosso, potrebbe essere finito sul Rover e poi caduto sul suolo marziano, a seguito delle attività dei giorni scorsi.
(Credits: Elisabetta Bonora and Marco Faccin - Alive Universe Images)MareKromium
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SOL0066-EB-MF-LXTT-IPF.jpgDigging at Rocknest - Sol 66 (Natural Colors; credits for the additional process. and color.: Elisabetta Bonora and Marco Faccin/Lunar Explorer Italia/Italian Planetary Foundation)111 visitenessun commentoMareKromium
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SOL0069-EB-MF-LXTT-IPF.jpgBright Soil Particle at Rocknest - Sol 69 (an Image-Mosaic in Natural Colors; credits for the additional process. and color.: Elisabetta Bonora and Marco Faccin/Lunar Explorer Italia/Italian Planetary Foundation)94 visiteThese four (4) images show an interesting detail found in a small Pit (or "Bite") created when the NASA - Mars Exploration Rover and Laboratory "Curiosity" collected its second scoop of Martian Soil at a Sandy Patch nicknmaed "Rocknest." The bright Soil Particle visible in the center of each of the four images - which is basically very similar to other particles located elsewhere in the Pit itself, but not visible here - caused a certain and immediate concern because a small, light-toned shred of Debris from the Spacecraft had already been observed just a few Soles before, in a nearby location. However, in this case, the Mission's Science Team assessed that this bright Soil Particle which has ben exposed and scooped in the Pit, is to be considered as Native Martian Material, rather than another Debris coming from the Spacecraft.
These four images were all taken by the Mars Hand Lens Imager (MAHLI) Camera that is positioned on Curiosity's Robotic Arm during the 69th Martian Day, or Sol, of its Mission (such as October, 15, 2012) at Gale Crater, and about a week after the Scoop dug this little hole. The view here covers an area of ground which is less than half a centimeter across.
These four images, which are all NASA - Mars Exploration Rover and Laboratory "Curiosity" b/w frames (identified by the serial n. visible in the lower left side of each picture) have been additionally processed and then colorized in Natural Colors (such as the colors that a perfect human eye - or an Electronic Eye - would actually perceive if someone were on the Surface of Gale Crater - Mars -, near the NASA - Mars Exploration Rover and Laboratory "Curiosity", and then looked down, towards the little Pit excavated on the Surface, by using an original technique created - and, in time, dramatically improved - by the Lunar Explorer Italia Team.MareKromium
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SOL0084-MF-LXTT-IPF-1.jpgH E L L O! (High-Def-3D; credits for the additional process. and color.: Marco Faccin/Lunar Explorer Italia/Italian Planetary Foundation)109 visiteOur personal and "tri-dimensional" Tribute, as IPF, to the NASA - Mars Exploration Rover and Mars Laboratory "Curiosity". We hope that you may like it and, of course, if you really want to enjoy this work, do not forget to wear your red and blue glasses!...MareKromium
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SOL0088-CR0_405291420EDR_F0050104CCAM05087M-PR-LXTT-IPF.jpgLifeform?!? - Sol 88 (Credits for the research: Pierluigi Ruggeri/Lunar Explorer Italia/Italian Planetary Foundation)207 visiteNel ringraziare il nostro Nuovo Amico e Compagno di Viaggio, Pierluigi Ruggeri, per l'interessantissima segnalazione, desidero quotare quanto da lui scrittomi quando gli ho parlato, a proposito del contenuto di questo frame, di "possibile Scoperta": "...sono convinto che non si scopre niente, ma si ritrova sempre qualcosa...".
Si, è vero: parole di grande Saggezza ed Equilibrio. Quella Saggezza e quell'Equilibrio che, quando leggo le dichiarazioni degli Amici di Pasadena - oppure di altri Scienziati e Ricercatori "Professionisti" i quali si occupano dell'investigazione "a tutto tondo" del Pianeta Rosso -, proprio non riesco a trovare.
A leggere costoro, si passa con estrema nonchalance dal "nulla di nuovo sotto il Sole" alle "possibili Scoperte Epocali", e poi ci si ritrova SEMPRE a discutere del solito niente. Mai un seme di Speranza o di (sano) Possibilismo, mai una Voce "fuori dal Coro", mai un'Ipotesi - anche quietissima, ci mancherebbe! - di "sorpresa" nell'analisi di quelle che sono, sempre e comunque, "Cartoline da un Mondo Alieno".
Nulla.
Tutto ciò che si osserva è SEMPRE e COMUNQUE parte del "prevedibile", del "si supponeva", del "conferma quanto si sospettava o si sapeva già da tempo". Va bene. Ne prendo atto. Ne prendiamo atto. La nostra Scienza, evidentemente, ha già capito tutto (o quasi tutto), e l'Investigazione di altri Mondi è solo finalizzata alla ricerca di conferme.
Bene.
Io, però - e lo dico e scrivo sinceramente -, nonostante un abbondante quarto di secolo trascorso a studiare ed a documentarmi (a livello Universitario ed oltre), non mi ero proprio accorto che fossimo così "avanti". No, proprio non me ne ero accorto. Mi scuso e faccio ammenda.
Ed a questo punto esprimo la mia (umilissima ed insignificante, lo so) opinione: a mio parere la nostra Scienza ci ha insegnato TANTO. Anzi: TANTISSIMO! Ma questo "tantissimo", laddove paragonato a quello che dobbiamo (e dovremmo, se avessimo anche solo un minimo di Umiltà) ancora imparare, è parente stretto del nulla.
Dello Zero. A mio modo di vedere, quello che oggi fa la Scienza "Convenzionale" è "rassicurare". E' dirci (e ripeterci, sino alla nausea) che "va tutto come doveva andare, come pensavamo che fosse e come avevamo già dimostrato dovesse essere".
Perchè questo atteggiamento? Non saprei. Io credo che l'Equilibrio, nella Scienza come nel vivere quotidiano (che di "scientifico", purtroppo, ha men di niente), sia essenziale, e che il tempo dei "proclami", specie in un ambito come quello che trattiamo su queste pagine, debba essere dimenticato.
Tuttavia, tra il "proclamare" (appunto) scoperte inesistenti (o altamente questionabili o, magari, ancora in fieri) ed il restare sulle linee continue della "mancanza di meraviglia" e della (a ben vedere) "investigazione canonicamente eseguita" ma, ahinoi, assai di frequente (e lo scrivo per ESPERIENZA DIRETTA!) "superficiale e strabica", ce ne passa!
Quante foto di "sassi" (si: dei banalissimi "sassi", ancorchè Marziani), ampiamente commentate e studiate dalle "Best Minds" della NASA e delle Maggiori Università Americane (e non) abbiamo visto negli ultimi anni? Incontabili.
E, d'altra parte, quante immagini "intrinsecamente stupefacenti", per contenuto ed implicazioni possibili, abbiamo visto commentate e studiate, sempre negli ultimi - diciamo - 8/10 anni, dai medesimi personaggi di cui sopra? Semplice: nessuna.
O forse una, ottenuta dal Rover Spirit oltre 8 anni fa e riguardante una (comunque, ed a parere della NASA, "spiegabilissima") "Striscia di Luce" apparsa nel tardo Cielo Marziano, sopra il Cratere Gusev.
Noi, come Gruppo di Ricerca Lunar Explorer Italia (e, da qualche mese, anche come Italian Planetary Foundation), negli ultimi otto anni, abbiamo proposto centinaia di immagini "controverse" ed abbiamo lanciato pietre in uno stagno (perdonatemi la metafora) le cui acque sono, a dir poco, immote.
E sapete che cosa abbiamo ottenuto, nonostante ci si sia mossi SEMPRE con pragmatismo, cautela e, nei limiti delle nostre capacità e competenze, Professionalità? Nulla. Anzi: ci siamo pure beccati (io per primo) qualche bella serie di insulti (ovviamente provenienti da anonimi codardi).
E perchè?
Perchè "abbiamo (ed ho, spesso, in prima persona) messo in dubbio la Scienza" ed i suoi "Canoni" (oltre che i suoi "Contenuti").
Beh, se uno Scienziato è VERAMENTE tale, io credo che il suo compito debba essere, istituzionalmente, SOLO UNO: dubitare. Sempre. Di tutto. Perchè solo dubitando si cresce (come persone e come professionisti), si cerca di più e meglio, si scopre qualcosa di nuovo (a volte) e, alla fine, si può anche arrivare - chissà... - a "riscrivere la Scienza e la Storia".
Ma la tristissima Verità è che, oggi, non c'è posto per coloro che dubitano, nè negli Atenei, nè nelle Istituzioni di Ricerca ultra-Universitarie. C'è bisogno di conferme. Di ulteriori conferme. E di omologazione: di idee, processi, fatti e Leggi. Nulla di più. E chi "esce fuori dal coro", deve essere "isolato" e, preferibilmente, "sputtanato" - sorry per la volgarità. Deve essere (per ora non ancora "fisicamente", ma quasi...) eliminato. Messo "out". Fuori.
Uno scenario deprimente, ma visibilissimo: basta (saper) cercare e leggere...
Tutto ciò premesso, ritorno all'inciso iniziale di Pierluigi: "scoprire no, ritrovare si". Ecco, in questo semplice e correttissimo inciso, il Valore del nostro Comune Lavoro: forse (anzi, CERTAMENTE) non scopriremo mai nulla, ma QUALCOSA, DI CERTO, finiremo con il ritrovarla".
E, forse, di "cose ritrovate", su queste pagine ("cose" che hanno l'apparenza, il colore e, a volte, anche il "sapore" della "Vita", nel senso più ampio e profondo, e perciò Universale, del termine) ce ne sono davvero tante. L'ultima, in ordine di tempo, ma certo non la meno importante, è quella che Vi proponiamo in questo frame, il quale è passato - direi ovviamente... - inosservato ed incommentato.
Un rilievo "tubolare" (sconcertante nella sua chiarezza e molto ben evidenziato dall'aumento di contrasto operato sul frame Originale NASA - Curiosity), che tanto ci ricorda alcune Forme Vitali Acquatiche Terrestri, sia Marine, sia Lacuali e Fluviali.
E' un fossile? E' una "testimonianza" di qualcosa che c'era una volta ed ora non c'è più? E' esso stesso una "Forma Vitale Indigena"? A queste domande, lo sapete, noi non possiamo rispondere. Però il "dubbio" che tutto quanto ci sia stato raccontato sino ad oggi, a proposito di Marte (e non solo...) dalla "Scienza Convenzionale" (o "Ufficiale", come dicono alcuni) non sia proprio esatto, ci è venuto.
Ed è proprio su questo Dubbio, così simile ad un terreno sdrucciolevole e periglioso, che noi, poveri mortali, cerchiamo quotidianamente di muoverci, di camminare e, a volte, anche di correre. Il tutto restando SEMPRE ben saldi nella TESTA e sulle GAMBE!
Pensateci sopra...
Un Grande Ringraziamento a Pierluigi Ruggeri, ed ancora "Benvenuto"!
Dr Paolo C. Fienga - Lunar Explorer Italia - Italian Planetary FoundationMareKromium
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SOL0101-NLA_406456425EDR_F0050178NCAM00528M-PCF-LXTT-IPF.jpgHorizon and Sky at Gale - Sol 101 (Absolute Natural Colors; credits for the additional process. and color.: Dr Paolo C. Fienga/Lunar Explorer Italia/Italian Planetary Foundation) 108 visitenessun commentoMareKromium
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SOL0103-NRA_406647988EDR_F0050388NCAM07754M-PCF-LXTT-IPF.jpgTwilights over Gale Crater - Sol 103 (Absolute Natural Colors; credits for the additional process. and color.: Dr Paolo C. Fienga/Lunar Explorer Italia/Italian Planetary Foundation)89 visitenessun commentoMareKromium
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SOL0103-NRA_406648023EDR_F0050388NCAM07754M-PCF-LXTT-IPF.jpgTwilights over Gale Crater - Sol 103 (Absolute Natural Colors; credits for the additional process. and color.: Dr Paolo C. Fienga/Lunar Explorer Italia/Italian Planetary Foundation)92 visitenessun commentoMareKromium
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SOL0104-MF-LXTT-IPF.jpgThe Surface of Gale Crater - Sol 104 (An Image-Mosaic in RAW Natural Colors; credits for the additional process. and color.: Elisabetta Bonora and Marco Faccin/Lunar Explorer Italia/Italian Planetary Foundation) 97 visitenessun commentoMareKromium
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SOL0105-NLA_406810035EDR_S0050388NCAM00535M-PCF-LXTT-IPF.jpgLost in the Fog... - Sol 105 (Absolute Natural Colors; credits for the additional process. and color.: Dr Paolo C. Fienga/Lunar Explorer Italia/Italian Planetary Foundation)133 visitenessun commentoMareKromium
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SOL0107-0109-MF-LXTT-IPF.jpgMount Sharp - Soles 107 and 109 (An Image-Mosaic in Calibrated Natural Colors; credits for the additional process. and color.: Elisabetta Bonora and Marco Faccin/Lunar Explorer Italia/Italian Planetary Foundation)150 visitenessun commentoMareKromium
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