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Space Heat-Shields - The "Anomaly"...according to NASA!
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7 - IL METODO
L'Heat-Shield, dunque (ed a nostro parere), è stato "sovrapposto", nelle varie foto all’oggetto originale che si trovava sul bordo di Bonneville.
Ma da dove proviene la tecnologia che consente fotomontaggi così verosimili?
La risposta ci arriva da...Pathfinder. Nel corso di quella missione (1997) vennero messi a punto dei meccanismi operazionali - destinati alla navigazione automatica - i quali consentivano l’acquisizione in tempo reale delle coordinate spaziali relative agli spostamenti del robottino Sojourner.
Successivi sviluppi portarono, nel 1999, all’affinamento di vari protocolli operativi, testati poi con successo in Arizona nel 2002.
Attualmente le fotocamere dei Mars Rovers, dunque, acquisiscono in pochi secondi le coordinate tridimensionali dell’area fotografata (riconvertendole in dati DEM) e consentendo ai Tecnici del Controllo Missione una riproduzione virtuale (dell'area da essi ripresa) talmente PERFETTA da risultare - di fatto - indistinguibile rispetto all'ORIGINALE.
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