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Fading away...
Un piccolo esempio di come la NASA "giochi" con i colori dei Pianeti: nell'inset, come da didascalia, un'immagine in "True Colors" di Mercurio ottenuta dalla Sonda Mariner 10, durante il terzo Fly-By di Mercurio, occorso nel lontano AD 1975. Mercurio, come in TUTTE le foto dell'epoca (incluse quelle ottenute via-telescopio, da Terra) appare di un color rossiccio/marrone, ed infatti più di un Astronomo, in quegli anni, disse che Mercurio era "molto più rosso/arancio di Marte". 
Perchè? 
Per effetto dell'azione, incessante e combinata, delle particelle cariche che formano il Vento Solare ed i Raggi Cosmici; particelle che, per almeno 4,5/5 miliardi di anni, hanno "martellato" Mercurio (particelle cariche le quali, unite all'azione di bombardamento meteorico, costituiscono l'essenza del cosiddetto "Space Weathering"). 
Ora, qual'è l'effetto del bombardamento di particelle cariche sulla roccia che forma i Corpi Celesti "massicci" (la roccia che è "esposta" al duro "Ambiente Cosmico", come si dice tecnicamente - Harsh Space Environment)? Semplice: prima la roccia diventa rosa, poi più scura (diciamo arancio/rossiccia), poi ancora più scura (rosso/marrone) ed infine diviene nera. In altre parole: l'azione congiunta delle particelle che formano il Vento Solare (il quale "batte" Mercurio incessantemente e da - relativamente - vicino) e di quelle che formano i Raggi Cosmici, porta la roccia a diventare, negli eoni, sempre più scura. 
Questo concetto che Vi ho appena esposto è accettato dall'INTERA Comunità Scientifica. 

Ora, come vedete, la NASA ci fa vedere un qualcosa di assolutamente bizzarro, ossia la Superficie di Mercurio che, negli anni tra il 1975 ed il 2011, anzichè rimanere scura (o scurirsi ancor di più) si è "schiarita". E allora? Come è mai possibile una cosa simile? Semplice: non è possibile. 
Questo vuol dire che le foto Mariner 10 del 1975 (dal punto di vista cromatico) erano genuine, al pari delle immagini ottenute da Terra. D'altro canto, le foto MESSENGER che ci arrivano adesso sono, sempre dal punto di vista cromatico, "taroccate": per l'esattezza, sono state TUTTE sovrasaturate - ergo sbiadite nei toni cromatici, così "trasformando" Mercurio da Pianeta Rossiccio/Marrone, in Pianeta Grigio. 

Perchè? Beh, questo chiedetelo ai Ragazzi di Pasadena: loro, con i colori, ci giocano da parecchi anni....
Parole chiave: Mercury

Fading away...

Un piccolo esempio di come la NASA "giochi" con i colori dei Pianeti: nell'inset, come da didascalia, un'immagine in "True Colors" di Mercurio ottenuta dalla Sonda Mariner 10, durante il terzo Fly-By di Mercurio, occorso nel lontano AD 1975. Mercurio, come in TUTTE le foto dell'epoca (incluse quelle ottenute via-telescopio, da Terra) appare di un color rossiccio/marrone, ed infatti più di un Astronomo, in quegli anni, disse che Mercurio era "molto più rosso/arancio di Marte".
Perchè?
Per effetto dell'azione, incessante e combinata, delle particelle cariche che formano il Vento Solare ed i Raggi Cosmici; particelle che, per almeno 4,5/5 miliardi di anni, hanno "martellato" Mercurio (particelle cariche le quali, unite all'azione di bombardamento meteorico, costituiscono l'essenza del cosiddetto "Space Weathering").
Ora, qual'è l'effetto del bombardamento di particelle cariche sulla roccia che forma i Corpi Celesti "massicci" (la roccia che è "esposta" al duro "Ambiente Cosmico", come si dice tecnicamente - Harsh Space Environment)? Semplice: prima la roccia diventa rosa, poi più scura (diciamo arancio/rossiccia), poi ancora più scura (rosso/marrone) ed infine diviene nera. In altre parole: l'azione congiunta delle particelle che formano il Vento Solare (il quale "batte" Mercurio incessantemente e da - relativamente - vicino) e di quelle che formano i Raggi Cosmici, porta la roccia a diventare, negli eoni, sempre più scura.
Questo concetto che Vi ho appena esposto è accettato dall'INTERA Comunità Scientifica.

Ora, come vedete, la NASA ci fa vedere un qualcosa di assolutamente bizzarro, ossia la Superficie di Mercurio che, negli anni tra il 1975 ed il 2011, anzichè rimanere scura (o scurirsi ancor di più) si è "schiarita". E allora? Come è mai possibile una cosa simile? Semplice: non è possibile.
Questo vuol dire che le foto Mariner 10 del 1975 (dal punto di vista cromatico) erano genuine, al pari delle immagini ottenute da Terra. D'altro canto, le foto MESSENGER che ci arrivano adesso sono, sempre dal punto di vista cromatico, "taroccate": per l'esattezza, sono state TUTTE sovrasaturate - ergo sbiadite nei toni cromatici, così "trasformando" Mercurio da Pianeta Rossiccio/Marrone, in Pianeta Grigio.

Perchè? Beh, questo chiedetelo ai Ragazzi di Pasadena: loro, con i colori, ci giocano da parecchi anni....

ZZ-Mercury-Volcanic_feature-Collapse_Pit-PIA13468-PCF-LXTT.jpg ZZ-Mercury-Z1.jpg ZZ-Mercury-Z2.jpg ZZZ-Mercury-PIA19424.jpg ZZZ-Mercury-PIA19445.jpg
Informazioni sul file
Nome del file:ZZ-Mercury-Z2.jpg
Nome album:MareKromium / Mercury
Valutazione (2 voti):55555(Mostra dettagli)
Parole chiave:Mercury
Copyright:NASA/Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory/Carnegie Institution of Washington (Progetto MESSENGER) e NASA/JPL (Progetto Mariner 10)
Dimensione del file:1035 KiB
Data di inserimento:Apr 26, 2013
Dimensioni:3000 x 3000 pixels
Visualizzato:113 volte
URL:https://www.lunexit.it/gallery/displayimage.php?pid=31095
Preferiti:Aggiungi ai preferiti

Commento 1 a 12 di 12
Pagina: 1

AndreaGG   [Apr 27, 2013 at 07:15 AM]
in effetti basterebbe guardare il trittico di crateri in alto a destra nella foto: 2 sono diventati così saturi di bianco da rischiare la "bruciatura" (sovraesponendo i bianchi oltre un certo limite divengono neri... anche in digitale - nota per chi non pratica la fotografia)
paolocf1963   [Apr 27, 2013 at 10:30 AM]
E' il motivo, la ragione ultima di questo comportamento che mi fa impazzire: perchè saturare e sovrasaturare? Perchè taroccare i colori? Perchè???...
AndreaGG   [Apr 27, 2013 at 11:41 AM]
Avrebbe senso se si sommassero due frame, uno sovra ed uno sotto esposto, in modo ha ottenere un range dinamico più ampio (il cosiddetto HDR) per evidenziare diversi minerali o zone di crosta con caratteristiche differenti. Ma una sola foto schiarita annulla tutti i vantaggi, "appiattendo" le informazioni
paolocf1963   [Apr 27, 2013 at 12:43 PM]
..."appiattendo" le informazioni.... Già.... GRANDE ANDREA!!! - paolo
cicas65   [Apr 28, 2013 at 06:27 PM]
Salve a tutti, in questa foto di Mercurio si vede sulla sinistra un piccolo cratere da cui si dipartono due strie scure , che cosa sono?
paolocf1963   [Apr 28, 2013 at 08:42 PM]
Ciao Cicas!

BRAVO, OTTIMO OCCHIO! Ovviamente, io una risposta "a prova di errore" non posso dartela, però ti posso dire questo: se Mercurio avesse (ma sappiamo che, oggi, NON ha!) un'Atmosfera un minimo densa, con eventi eolici, la tua segnalazione potrebbe essere quella di un Windstreak a "doppia (no: MULTIPLA, ed ALMENO QUINTUPLA!) coda" (e cioè indicativo dell'esistenza di almeno CINQUE Venti Dominanti nella Regione, aventi - ovviamente - direzioni leggermente diverse).

Ma Mercurio non è in condizione di produrre questa traccia eolica e quindi bisogna guardare altrove. Potrebbe forse trattarsi dell'evidenza di un quintuplo impatto radente, con creazione di cinque Ejecta Blankets a direzioni distinte, oppure di cinque impatti radenti, con bolidi di provenienza diversa e quindi con creazione (comunque) di cinque Ejecta Blankets a direzioni distinte.

Sinceramente, entrambe le ipotesi da me delineate mi paiono alquanto improbabili, tuttavia la traccia superficiale esiste ed è inequivocabile: il Cratere dal quale le 5 tracce si dipartono è UNO SOLO e - ripeto - la Superficie di Mercurio non è soggetta ad eventi eolici.
Che dire?!? Non lo so. Forse - ultima ed estrema ipotesi - siamo davanti ad un impatto il quale ha portato ad una frammentazione del bolide la quale ha assecondato cinque Linee Primarie (e cioè il bolide è andato in pezzi, creando 5 Linee Maggiori di Frantumazione - con le Linee Minori invisibili a questa risoluzione).
In questo caso, però, l'impatto non sarebbe stato "radente" ma con un angolo di almeno 45°.

Tutte speculazioni, ovviamente. Ancora Complimenti a Te, e scusami se non ho risposto adeguatamente... - paolo

p.s.: si può anche ipotizzare che, nel tempo (---> nell'Era di Mercurio) in cui l'impatto avvenne, Mercurio AVEVA un'Atmosfera e quelle tracce sono EFFETTIVAMENTE dei Windstreaks! Ma anche questa ipotesi la vedo "leggera".... Ahime!
AndreaGG   [Apr 28, 2013 at 08:54 PM]
Potrebbe essere una zona non ricoperta da "polvere d'impatto" (quelle striature bianche che si dipartono dai nuovi crateri) perché il cratere ha fatto da scudo, almeno in quelle due zone?
Oppure, più semplicemente ma da dimostrare, sono dovuti ad uscita di gas dal sottosuolo, qualcosa come anidride carbonica...
paolocf1963   [Apr 28, 2013 at 08:58 PM]
Ciao Andrea! Guarda attentamente l'immagine e vedrai che la tua prima ipotesi non è fattibile. Outgassing? Ok, ma ancora una volta, per avere quel tipo di traccia, dovremmo ipotizzare la presenza di "vento".... Abbraccio! paolo
AndreaGG   [Apr 28, 2013 at 09:07 PM]
Beh, se l'impatto fosse avvenuto in un cratere più antico potrebbe darsi... con molta fantasia, eheheh! Per il gas non necessariamente servirebbe del vento... basterebbe che il canale sia inclinato ed il gas non "abbastanza caldo" (rispetto al suolo mercuriano) da sollevarsi subito in verticale. Senza contare che una serie di bocche effusive che soffino quasi parallele al suolo, unite ad un'alta pressione di uscita potrebbero dare quel risultato... Ripeto, è solo un'ipotesi come un'altra
paolocf1963   [Apr 29, 2013 at 07:41 AM]
Si Andrea, potrebbe anche starci la tua ricostruzione. Ma, come bene dici tu, qui si può solo speculare... Abbraccio e Buona Settimana! paolo
cicas65   [Apr 29, 2013 at 06:10 PM]
Grazie per la risposta, Paolo, certamente la migliore possibile.
paolocf1963   [Apr 29, 2013 at 08:50 PM]
Troppo buono.... Grazie ed un abbraccio! paolo

Commento 1 a 12 di 12
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