'Jake Matijevic' - Sol 44 (Natural Colors; credits for the additional process. and color.: Elisabetta Bonora and Marco Faccin/Lunar Explorer Italia/Italian Planetary Foundation)
Il dettaglio "intrigante" è la base del sasso, la quale ci lascia chiaramente vedere l'esistenza di un'ombra proiettata al suolo dal suo margine (perimetro). In altre parole: il "sasso", dentro, potrebbe tranquillamente essere vuoto (come la roccia "conica" - e pure vuota dentro, individuata da Big "G" un quattro anni fa, nella Regione di Gusev). Non so, ma la mia NETTISSIMA sensazione è che se sollevassi questa specie di guscio, sotto potrei trovare solo due cose: o una "sorpresa" (biologica ed indigena), oppure...nulla. Il vuoto.
In ogni caso questo sasso non mi sembra per nulla un "blocco compatto". Poi, magari, mi sbaglierò pure. Ma questo è quel che vedo...
Se io invece mi concentro sulla base della roccia, partendo dal basso e alzandomi per 2/3 cm vedo una sorta di bordo come ci fosse stata dell'acqua profonda, appunto, 2/3 cm
quoto Anakin. In teoria potrebbe essere stato anche il vento che riesce a sollevare solamente a 2/3 cm i granelli di sabbia più grossa, ma con la pressione atmosferica che c'è/dovrebbe esserci su marte non credo che sia possible
paolocf1963
[Ott 11, 2012 at 07:22 PM]
...Mmmmhhh, l'idea di Anakin ha una sua logica ed un senso ma, nel caso di specie, semplicemente non può essere l'ipotesi corretta. Volete provare Voi a dire il perchè?!? Abbraccio Circolare! paolo
cicas65
[Ott 11, 2012 at 07:26 PM]
quali sono le sue dimensioni?
AndreaGG
[Ott 11, 2012 at 10:19 PM]
azzardo come ragione il fatto che la corrosione in acqua dovrebbe essere per "sfregamento" ed arrotondare i bordi: nel masso qui invece si ha l'impressione che l'usura sia maggiore sulla faccia alla nostra destra e resta comunque vivo lo spigolo tra le due facce... inoltre una corrosione come quella richiederebbe che il livello dell'acqua non sia variato per lunghissimo tempo. Ho indovinato MK/PCF?
paolocf1963
[Ott 12, 2012 at 05:24 AM]
Bravissimo! Ed inoltre, se il livello dell'acqua fosse rimasto stabile per secoli (o millenni), dovremmo vedere almeno un "segno" di corrosione simile su tutte le altre rocce affioranti (ossia poggiate sul fondo di Gale), quali che siano le loro dimensioni, e SEMPRE alla stessa altezza. Ma questo "segno", a ben guardare, non c'è. Ora, non ti nascondo che l'ipotesi suggerita da Anakin è la più razionale e sicuramente alla NASA piacerebbe molto, ma io sono dell'idea che si tratti di un'ipotesi, per il caso di specie, inidonea a spiegare l'incavo. A supporto, comunque, dell'ipotesi di Anakin (che reputo, mi ripeto, la più razionale), vi è il fatto che l'incavo che dovrebbe vedersi su tutti gli altri oggetti che giacciono sul fondo di Gale potrebbe anche essere stato nascosto o, comunque, "rivoluzionato", dal verificarsi di vari episodi di "rimodellamento" del fondo stesso, sia per cause eoliche, sia - perchè no?!? - per cause sismiche, sebbene residuali, oppure anche a seguito di impatti. Per Cicas65: le dimensioni della roccia sono di circa 40 cm (base) per circa 25 (altezza). Eccellente anche la riflessione di Omomoto, sulla possibile causa eolica dell'incavo, la quale, però, viene (verrebbe) smentita quasi subito dalla pressione atmosferica, la quale sarebbe/è troppo basa per sollevare dei granuli di sabbia abbastanza grandi e quindi spingerli, per ere ed ere, in una direzione preferenziale, sino a creare l'incavo del quale si discute. In altre parole: molte teorie, sebbene logiche, sono smentite da quella stessa "visione" di Marte che è la Scienza Convenzionale stessa a darci continuamente! Leggevo poi che le temperature misurate in questi due mesi di permanenza a Gale, segnano dati Celsius positivi (sino a 6/7° durante il giorno). Altro che -50° di media! Vedete quindi? Si smentiscono da soli, ma non danno mai troppe spiegazioni sulle cantonate che prendono e che poi smentiscono. E questo atteggiamento, sinceramente (e lo dico da misero - ma onesto - Ricercatore), mi fa imbufalire, perchè alla fine non si riesce MAI a capire esattamente quali sìano i dati attendibili, costanti e coerenti e quali, invece, quelli che sono il mero frutto di un "portato" scientifico vecchio e da molti (noi inclusi) ritenuto superato, ma che resta intoccabile...
Abbraccio Circolare - paolo
AndreaGG
[Ott 12, 2012 at 06:27 AM]
Pensavo ad una spiegazione "limite"... immaginiamo che la pietra fosse interrata (o inmartata in questo caso?! eheheh); il processo di erosione potrebbe essere causato da forme di vita simil-batteriche che si nutrono dei minerali in essa presenti e che vivono sotto-terra come protezione delle temperature e radiazioni. Di fatto renderebbero soffice la pavimentazione che altrimenti dovrebbe essere ben più solida, un po' come i bruchi nei nostri terreni. Sarebbe interessante ;)
paolocf1963
[Ott 12, 2012 at 07:46 AM]
Sarebbe MOOOLTO interessante! Sempre bravissimo Andrea, ottimo e molto più credibile di quanto tu stesso non possa immaginare! paolo
Voglio comunque avvallare la mia ipotesi sull'acqua che avrebbe determinato quello strato di pochi cm alla base.
Dunque, per prima cosa non è detto (non è una regola) che una qualsiasi forma di liquido debba necessariamente cambiare di livello.
Nel caso di mari, fiumi e laghi di una certa entità, sicuramente (forse).
Ma se effettivamente la base della roccia fosse stata impressa da una qualche sorta di liquido e per un altezza variabile di qualche cm, non possiamo che parlare di pozza o al massimo stagno (ma sarebbe troppo).
La questione che si pone è: è possibile che quella zona per un certo periodo avesse acqua stagnante in una sorta di grande pozza? Secondo me sì.
La quale poi è svanita (evaporata o risucchiata dalla sabbia) come tutta l'acqua di Marte.
AndreaGG
[Ott 12, 2012 at 11:03 AM]
si, hai ragione sull'altezza di una pozzanghera, ma in quel caso non si avrebbe l'abrasione dell'acqua.
Vero anche questo.
Il problema si pone anche in relazione al fatto: se davvero la roccia fosse stata immersa in 2/3 cm d'acqua, che consistenza aveva in quel momento? Magari non era solidificata.
Oppure la pozzanghera aveva una composizione acida capace di lasciare il segno anche con il semplice ammollo?
Intanto in rete ho trovato questo commento della NASA:
La prima roccia analizzata dalla sonda della Nasa "Curiosity" ha una composizione "insolita" rispetto alle pietre fino ad ora conosciute su Marte. Lo spiega uno degli esperti scientifici della missione, Edward Stolper, dell'Istituto di Tecnologia della California.
"Questo tipo di roccia - chiamata "Jake Matijevic", ndr - è molto simile nella sua composizione chimica a un tipo di pietra che si trova in numerose regioni vulcaniche", ha detto. "Ma, in questa fase, con un solo esemplare marziano di questo tipo è difficile capire se sia stato prodotto attraverso lo stesso processo conosciuto sulla terra".
AndreaGG
[Ott 12, 2012 at 02:03 PM]
Insomma sarà una pietra pomice. E perchè non dirlo direttamente?! BAh. Comunque hai ragione Anakin, non avevo pensato a liquidi acidi
l'aspetto irregolare della porzione di roccia di fronte alla fotocamera è dovuto al fatto che su quel lato l'azione erosiva non agisce sicchè il frammento risulta mostare la struttura originaria della roccia (direi una vulcanite come già affermato dalla NASA),il lato rivolto contro i venti è stato invece lisciato.Per quanto riguarda la base direi che in effetti questa roccia sembrerebbe rimasta a lungo a contatto con acqua o comunque fluidi interstiziali con relativa azione corrosiva. Per una migliore comprensione però dovrebbe essere contestualizzata..un frammento isolato così non dice molto purtroppo e da adito a troppe supposizioni e teorie....
In ogni caso questo sasso non mi sembra per nulla un "blocco compatto". Poi, magari, mi sbaglierò pure. Ma questo è quel che vedo...
Abbraccio Circolare - paolo
Voglio comunque avvallare la mia ipotesi sull'acqua che avrebbe determinato quello strato di pochi cm alla base.
Dunque, per prima cosa non è detto (non è una regola) che una qualsiasi forma di liquido debba necessariamente cambiare di livello.
Nel caso di mari, fiumi e laghi di una certa entità, sicuramente (forse).
Ma se effettivamente la base della roccia fosse stata impressa da una qualche sorta di liquido e per un altezza variabile di qualche cm, non possiamo che parlare di pozza o al massimo stagno (ma sarebbe troppo).
La questione che si pone è: è possibile che quella zona per un certo periodo avesse acqua stagnante in una sorta di grande pozza? Secondo me sì.
La quale poi è svanita (evaporata o risucchiata dalla sabbia) come tutta l'acqua di Marte.
Il problema si pone anche in relazione al fatto: se davvero la roccia fosse stata immersa in 2/3 cm d'acqua, che consistenza aveva in quel momento? Magari non era solidificata.
Oppure la pozzanghera aveva una composizione acida capace di lasciare il segno anche con il semplice ammollo?
Intanto in rete ho trovato questo commento della NASA:
La prima roccia analizzata dalla sonda della Nasa "Curiosity" ha una composizione "insolita" rispetto alle pietre fino ad ora conosciute su Marte. Lo spiega uno degli esperti scientifici della missione, Edward Stolper, dell'Istituto di Tecnologia della California.
"Questo tipo di roccia - chiamata "Jake Matijevic", ndr - è molto simile nella sua composizione chimica a un tipo di pietra che si trova in numerose regioni vulcaniche", ha detto. "Ma, in questa fase, con un solo esemplare marziano di questo tipo è difficile capire se sia stato prodotto attraverso lo stesso processo conosciuto sulla terra".