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Another "Martian Monolith"? (bird's eye view - credits: Dr M. Faccin)
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Su suggerimento della nostra Amica Lettrice Elisabetta Bonora, abbiamo recuperato le immagini di un nuovo - possibile - "Enigma Marziano" (o, se vogliamo essere più tecnici, di una evidente Singolarità - possibile Anomalìa - di Superficie) e quindi, dopo aver ottenuto le migliori e le più dettagliate magnificazioni possibili (migliori, come ovvio, in rapporto ai nostri mezzi ed alle nostre capacità) del dettaglio, riteniamo che sia possibile ESCLUDERE la matrice "artificiale" del rilievo controverso.
Una premessa.
L'istinto dell'Osservatore (di QUALSIASI Osservatore!), come tutti ormai sanno perfettamente, costituisce una "guida", più o meno (in)conscia, verso quella interpretazione della realtà che più "soddisfa" e meglio "risponde", in fondo, alla Cultura, alla Sensibilità e, ovviamente, anche all'Immaginazione dell'Interprete.
Non è un caso, infatti ed a nostro modo di vedere, che una ricorrente (e possibile) Anomalìa Spaziale, alla fine, vada ad identificarsi in rilievi colonnari, pseudo colonnari e/o comunque simili ai terrestri Menhir, o Dolmen, o Monoliti, appunto.
Abbiamo Monoliti su Marte, sulla Luna (le "Cuspidi di Blair"), su Phobos, su Giapeto, forse anche su Encelado e chissà dove ancora ne troveremo.
Ma perchè sempre dei Monoliti? Forse perchè sono strutture rappresentative di un "qualcosa" di importante nell'Immaginario Collettivo Terrestre? O forse perchè siamo rimasti tutti un pò colpiti dall'immortale Monolito del film "2001 - A Space Odyssey"?
O forse perchè il Monolito, con la sua geometria essenziale ma imponente, costituisce - ad occhi e per occhi umani - un'adeguata rappresentazione di qualcosa di trascendente, di concettualmente elevato, forse addirittura di mistico, sino al punto di apparire come un Elemento Prossimo e/o Tendente a Dio e quindi - ed ovviamente a questo punto - un qualcosa di "artificiale"?
Andiamo a vedere bene l'immagine e, soprattutto, caliamo la possibile Anomalìa nel suo contesto.
Questo Metodo/Processo (la Contestualizzazione, appunto), sebbene possa apparire "dissacrante" - e forse può anche esserlo, in un certo senso - dobbiamo SEMPRE adottarlo poichè esso - a nostro parere - è l'UNICO METODO per non lasciarsi ingannare da fattezze le quali, in fondo, proprio perchè "lontane e suggestive", rischiano di confondere gli occhi e la mente di chi le osserva e le studia.
Andiamo quindi a guardare (ed a "vedere") meglio il tutto, calando il panorama nelle sue fattezze reali ed il nostro "Monolito" nel suo ambiente naturale...
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