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Maybe the "Horizon" is the Future!
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Erano anni che aspettavamo di avere i mezzi tecnologici adatti a rilevare oggetti interstellari lontanissimi e oggi, finalmente, ci siamo arrivati. Le prove, peraltro, sono sotto gli occhi di tutti: di recente abbiamo individuato ben due grandi oggetti spaziali, cioè "Oumuamua" e "2I/Borisov". Ma questo è solo l'inizio.
Secondo gli scienziati - come racconta un lungo articolo apparso di recente su Science Alert - sono sempre più focalizzati sul trovare modi per visitarli, questi oggetti spaziali. Sì, potremmo presto sbarcare su oggetti diversissimi e molto lontani da noi, e sta già succedendo su scala ridotta.
La particolarità di queste missioni è che saranno molto diverse tra loro. Visitare una cometa è un obbiettivo che la specie umana ha già raggiunto di recente, anche se non tutti si rendono davvero conto di quanto incredibile sia quest'impresa. E le prossime volte? La particolarità suddetta sta nel fatto che Borisov, per esempio, si è comportato proprio come una cometa una volta entrato nel nostro sistema solare. Mentre Oumuamua no, tutt'altro.
A trovare nuovi incredibili oggetti spaziali sarà molto presto il Vera C Rubin Observatory Legacy Survey of Space and Time (LSST). L'osservatorio si stima che potrà catturare con le sue immense lenti fino a dieci oggetti interstellari di dimensioni importanti, quanto Oumuamua, per intenderci.
Parliamo di oggetti che arrivano da distanze enormi, decisamente inimmaginabili per noi umani, ed è proprio per questo loro essere oggetti alieni che sono importanti. I materiali di cui sono composti, la loro traiettoria, la velocità e molte altre caratteristiche possono raccontarci come sono fatti gli angoli più remoti dell'universo. Un'opportunità incredibile.
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