Anomaly does not necessarily mean "strange"!
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The term "Anomaly", in Astronomy, originally defines the non-uniform (i.e: anomalous or, better yet, discontinuous) apparent motion of a given Celestial Body (usually a planet). Today, three kinds of Anomaly are well distinguished to describe the position of a planet, a satellite, a star (in a binary system) during its (their) motion or "orbit". What follows here relates to the orbit of a single planet. The True Anomaly Angle s the angle "V" that is found between lines drawn from the Centre of Mass (such as near the centre of a given Star "S"), to a planet "P", and to the Perihelion Point "B", such as where the planet comes closest to the aforementioned Star. But this is not all. As a matter of fact we also have the so-called "Mean Anomaly Angle" which is the angle between lines drawn from a given Star to the Perihelion "B" and to a point (not shown here) moving in the orbit at a uniform rate corresponding to the Period of Revolution of the planet, while the so-called "Eccentric Anomaly" is the angle "E" found between the Perihelion "B", the Centre of the Ellipse at "C", and the point "P", which is located by drawing a perpendicular to "AB" that passes through the planet and intersects a circle having a diameter equal to "AB".
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L’Angolo definito T.A.A. (True Anomaly Angle, in Lingua Inglese, o A.K.A.V., come acronimo in Lingua Italiana, di Angolo Kepleriano di Anomalia Vera) assieme ad altri due angoli, noti come “Anomalia Eccentrica” ed “Anomalia Media”, è uno dei tre Parametri (Angolari) che servono a definire (e cioè ad individuare, in un qualsiasi momento dato) la posizione di un Corpo Celeste lungo la sua orbita.
La premessa fondamentale per l’applicazione dei tre summenzionati Parametri Angolari (T.A.A. incluso, ovviamente) è che il Corpo Celeste in questione si muova lungo un’Orbita di Tipo Kepleriano, ossìa Ellittica, Parabolica o Iperbolica.
Tralasciando le orbite Paraboliche ed Iperboliche (che, per definizione, sono curve aperte ed infinite, e laddove la questione dell'Angolo Kepleriano di Anomalia va a farsi oltremodo complessa e meramente teorica), diciamo che il T.A.A. è l’Angolo esistente fra la posizione attuale (o corrente, e cioè “fissata in un determinate istante del suo Periodo Orbitale”) di un Corpo Celeste, e la sua direzione di Periasse - o Periapside -, così come visto da quel “Punto dello Spazio intorno al quale il Corpo Celeste stesso orbita" (ossia dal suo "Fuoco").
Il T.A.A. è indicato dal simbolo (Fi o “F”).
Una curiosità: in Astronomia, con il termine “Anomalia”, spesso, si intende un qualcosa, che esiste nello Spazio (Interplanetario, o Interstellare, o Intergalattico), ma che non è (ancora) visibile e/o identificabile correttamente. Una Supernova, ad esempio, ancorché visibile, ma prima che ne venga stabilita la sua vera natura, può essere correttamente definita, d’acchito (ossìa al Primo Avvistamento), come Anomalia. Un Corpo Errante (una nuova Cometa; o un Asteroide o, addirittura, un Planetoide etc.) che si manifesta all’improvviso (e che viene identificato NON visivamente, bensì mediante un semplice argomento deduttivo – per esempio: mediante il riscontro di Aberrazioni Gravitazionali e, in seguito, anche dalle conseguenti (ancorché minime) variazioni orbitali di uno o più Corpi Celesti, SI PUO' DEDURRE che un altro Corpo Celeste – di massa quantomeno considerevole – si sta avvicinando ad esso/i, e ne sta influenzando il moto, ergo il comportamento orbitale), viene pure – a mio parere correttamente – definito Anomalia.
In Astrofisica (e, come sopra detto, in Meccanica Celeste), invece, l’espressione “Anomalia” è (ma, a mio umile parere, in maniera alquanto fuorviante) talvolta usata come sinonimo di Parametro di Misurazione Angolare. I summenzionati Angoli Kepleriani di Anomalia Vera, Eccentrica e Media sono solo esempi.
In Scienze Planetarie (ed anche nella Neo-Scienza nota come Eso-Archeologia – o anche Eso-Archeografia), con il termine “Anomalia” si intende un rilievo od un oggetto, situato su un dato Corpo Celeste, il quale, in ragione della sua particolare posizione, configurazione apparente, colore o albedo, appare AVULSO (e cioè COMPLETAMENTE DISTINTO ed ISOLATO) dall’ambito (contesto) al quale esso tuttavia va ad accedere.
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