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Black Holes
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La foto di Sagittarius A rilasciata da Event Horizon Telescope (EHT) ha già fatto il giro del mondo. L’immagine in sé, in realtà, non è bellissima; ma la sua importanza simbolica e scientifica è enorme. Perché quello che ci mostra è il buco nero gigante più vicino a noi, quello al centro della Via Lattea, la nostra galassia. Situato a 25 mila anni luce dalla Terra nella costellazione del Sagittario, da cui prende nome, Sagittarius A è al centro delle attenzioni degli astrofisici fin dall’inizio della (moderna) radioastronomia.
La foto che lo ritrae è stata scattata con la stessa tecnica della prima foto di un buco nero, M87. È, cioè, un’immagine ottenuta con le onde radio, che poi è stata colorata per renderla visibile ai nostri occhi. Ed è stata ottenuta combinando le misurazioni sincronizzate di otto radiotelescopi sparsi in tutto il mondo, in modo che la superficie di osservazione effettiva risultasse molto più ampia di quella del singolo osservatorio.
Per saperne di più, abbiamo intervistato Ciriaco Goddi, docente all’Università di Cagliari, astrofisico dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e membro di EHT. Che cosa rappresenta questa immagine, e che cosa ci ha permesso di scoprire? "...Questa è la prima immagine di Sagittarius A, il buco nero gigante situato al centro della Via Lattea, ed è importante innanzitutto per questo. Avevamo già indizi fortissimi che al centro della Galassia ci fosse un buco nero di quattro milioni di masse solari, grazie allo studio delle orbite stellari che è valso il premio Nobel ad Andrea Ghez e Reinhard Genzel nel 2020. Però ora, con questa foto, abbiamo la prova visiva diretta, quindi la prova schiacciante, che si tratta di un buco nero. Non solo. Questa foto ci ha permesso anche di testare per la prima volta la Relatività Generale direttamente al bordo del buco nero, quindi in un regime di gravità estrema, perché stiamo guardando la regione dell’orizzonte degli eventi. E abbiamo trovato un accordo molto buono con la teoria di Einstein (vedi Nota 1) ..."
Nota 1: come è stato trovato/visto questo "accordo molto buono"? In base a quali elementi ed incrociando quali dati? Una risposta così lapidaria non significa alcunché.
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alle loro sensazioni
ai loro dogmi
ai loro limiti mentali
e soprattutto in base alla manipolazione mentale subita nel corso della loro vita
Nessuno pensa con la propria testa
Ognuno pensa, analizza e arriva a conclusioni in base a ciò che crede essere vero, che crede di sapere e che vuole che sia così
Molti Scienziati (anche validissimi e preparati bene) parlano di cose che non sanno. Ma non le sanno non perché sono "scemi", ma perché si tratta di fenomenologie ancora immerse nell'ignoto.
Quell'ignoto che il Sig. Piero Angela (sembra che sia morto un Dio, in realtà era solo un mediocre divulgatore super-paraculato dalla RAI ed ampiamente sopravvalutato - ci ha raccontato le stesse cose per 50 anni -, come il figlio), al pari della Hack e tanti altri, diceva che "non c'é più nulla di realmente e totalmente sconosciuto: ormai sappiamo quasi tutto. Abbiamo compreso le fondamenta dell'Universo ed ora stiamo smascherandone ad uno ad uno i Segreti".
Un dichiarazione totalmente folle.
Io, nella mia ignoranza ed arroganza intellettuale, una "sparata" del genere non la farei MAI! Mai. Ed il motivo è talmente ovvio che non mi va di annoiarVi spiegandolo.
Un Abbraccio!