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Martian Horizon, at different times of the day (3)
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E che dire poi della famigerata Opacità Atmosferica (O.A.)?
Quanto può influire questa O.A. NON SOLO sulla diffusione della luce solare in arrivo - in primis - ma anche in termini di abbattimento della stessa (e quindi di abbattimento della luminosità media dell'ambiente Marziano superficiale)?
In altre parole: se l'atmosfera di Marte è realmente ricca di polveri (ferrose?) sottilissime in sospensione, come ignorare il fatto che esse non solo esercitano un effetto "filtro" sulla luce solare (simile a quello che accade sulla Terra nelle giornate di nebbia intensa, ma posizionata ad alcune decine di metri dal suolo), ma anche la riducono sensibilmente? E non è tutto: noi sappiamo, infatti, che l'O.A. non è costante (essa è funzione di svariate variabili, fra cui evidenziamo la presenza ed intensità di venti) e quindi, a logica, dobbiamo anche supporre che questi effetti cambino sia la loro misura, sia la loro incidenza sull'ambiente nell'arco del giorno marziano.
Inutile dire che potremmo andare avanti elencando altre "n" variabili da tenere in considerazione, ma non è questa la sede.
Qui, in questa Nuova Sezione di Lunar Explorer Italia, noi vogliamo solo ricordare e ricordarVi che le due posizioni maggiori esistenti su questo spinoso argomento, poggiano entrambe su presupposti non diciamo errati ma...incompleti.
Noi riteniamo che le caratteristiche cromatiche di Marte, per come lo vedrebbe un occhio umano, condividono entrambe le "nature estreme" che, su questo tema, si stanno fronteggiando da decenni. Marte, forse, non è il Pianeta Rosso dell'Immaginario Collettivo, ma resta un dato di fatto (e basta prendere un telescopio ed osservarlo per rendersene conto): esso è, in larga prevalenza, color arancio vivo. Come ignorare questo dato (visibile a TUTTI ed in TEMPO REALE!) nella ricostruzione dei colori "veri" dell'ambiente Marziano?
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