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Sidney, under a Dust Storm
Dal bellissimo blog "Irgendwo", curato dal nostro Amico, Dr Stefano Cicetti, un'immagine che non potrà non interessare tutti gli Appassionati dell'ormai annosa querelle che discute circa i (sempre "misteriosi") "Colori di Marte".

Ne avevamo accennato in un articolo di qualche tempo fa ("True Colors"), avevamo già speso qualche parola al riguardo in sede di commento ad alcuni frames Marziani colorizzati dalla NASA, ma adesso abbiamo un'immagine - davvero - INEQUIVOCABILE: guardate che cosa succede alla meravigliosa ed ultramoderna città di Sidney, durante una tempesta che ha sollevato sino ad una quota - ritaniamo - significativa (forse oltre i 1500/2000 metri) le sabbie giallo-arancio-ocra del Deserto.

Che dire? A volte Marte assomiglia alla Terra ed a volte la Terra assomiglia a Marte.

Ma una cosa, a nostro avviso, è certa: queste condizioni di Tau sono una rarità. Sia sulla Terra e sia - molto probabilmente - su Marte (le Grandi Tempeste di Sabbia, sul Pianeta Rosso, occorrono con una certa frequenza, ma la loro intensità (almeno per quanto ne sappiamo) raramente giunge a risultati cromatici così spettacolari.

Secondo la NASA, invece, Marte dovrebbe essere COSTANTEMENTE in queste condizioni (così come le fotografie processate in True ed Approximately True Colors dai Ragazzi di Pasadena sembrano voler dimostrare).

La Verità? Noi non la conosciamo. Ma questo frame, ne siamo certi, Vi può aiutare a capire tantissime cose...

Nota: questa foto non è stata digitalmente interpolata o esaltata nei colori e nei contrasti.
ShatterDay.jpg Siberian_Sunset.jpg Sidney_in_the_Sand.jpg Skylab-1973.jpg SolarHalo-1-MF.jpg
Informazioni File
Nome file:Sidney_in_the_Sand.jpg
Nome Album:MareKromium / The Universe Inside
Valutazione (11 voti): (Dettagli)
Keywords:Artistic Pictures
Copyright:unknown
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Aggiunto il:Set 29, 2009
Dimensioni:990 x 651 pixels
Visto:76 volte
URL:http://www.lunexit.it/gallery/displayimage.php?pos=-25404
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Anakin  [Set 30, 2009 at 08:48 AM]
Possiamo azzardare che Marte potrebbe avere davvero questi colori a causa della sospensione di polveri e materili rossi nell'atmosfera
walthari  [Set 30, 2009 at 09:09 AM]
bhè credo che durante una tempesta su Marte ci possa essere un'atmosfera simile...altrimenti penso prorpio di no, dopo tutto se i natural color sviluppati dai nostri amici sono corretti, ed io credo lo siano, direi che il pianeta rosso è meno rosso di quello che ci vogliono far credere...un salutone
MareKromium  [Set 30, 2009 at 11:43 AM]
Cari Amici,

per Anakin: si, Marte può avere questi colori ma, come dice Walthari, solo durante una tempesta di sabbia. Non sempre (almeno secondo me);

per Walthari: che Marte sia giallo/arancio/rossiccio, secondo me è un fatto (basta prendere un telescopietto e guardare Marte per capire che è "arancione", in larga misura). Ma altrettanto certamente (e sempre a mio parere) è assai meno rosso/giallo/arancio di quanto lo dipinga - letteralmente - la NASA.

Un abbraccio a Voi! paolo
george_p  [Set 30, 2009 at 08:25 PM]
Scusate, ma potrei sbagliarmi a scrivere che qui è Evidentissima la "nebbia" formata dal pulviscolo nell'aria a distanza sull'orizzonte mentre su Marte a parità di "colore" questa è spesso assente...Grazie e un Abbraccio. Giorgio
titanio44  [Set 30, 2009 at 09:38 PM]
le tempeste di sabbia.......ma guardiamo rock island il pezzo definito meteorite,e mille altre pietre,portano i segni della loro lenta disgregazione,intorno ad essi troviamo pezzetti e pulviscolo dello stesso,depositato,se ci fossero tutte queste tempeste,come potremmo trovare traccia di questi residui?se si sono formati tra una tempesta e l'altra allora si disgregano alla velocità della luce;O),il cielo di Marte è stato fotografato migliaia di volte e tempesta o non tempesta,ha il suo caratteristico colore,praticamente uguale a quello del suolo,nella media,scuro rosso arancione giallo ,colori che ricordano i vari stadi degli ossidi di ferro,possiamo ritenere che nell'atmosfera di Marte ci sia un pulviscolo perennemente sospeso?e come fanno a stare in sospensione queste tonnellate di materiale?che materiale è?se il materiale precipitasse dopo le famose tempeste marziane,i rover sarebbero stati strasepolti da diversi cm di quest'ultimo a mio parere,se avvengono delle tempeste a mio avviso esse accadono non sulla superfice ma al di sopra di essa.ovviamente mi sbaglierò va bene lo stesso ;O))
george_p  [Set 30, 2009 at 09:50 PM]
Si Marco ma sono della tua stessa idea ;-) Un abbraccio - Giorgio
walthari  [Ott 01, 2009 at 08:47 AM]
...le tempeste di grande entità sono, alla luce dei dati raccolti in questi anni decisamente rare se non rarissime!
Anakin  [Ott 01, 2009 at 08:58 AM]
Proviamo a ragionare in un altro senso.
1) le particelle di sabbia marziane, hanno lo stesso peso delle particelle di sabbia australiana?
2) la gravità di Marte, decisamente inferiore a quella terrestre, può non avere forza sufficiente per riportare al suolo il materiale sospeso a causa di una tempesta?

Più di un secolo fa l'eruzione del Tambora, fratello vicino del Krakatoa, provocò un nuvola di fumo e polveri che determinò l'assenza della stagione estiva per 1 anno in tutto il globo. A Londra nevicò in luglio.
walthari  [Ott 01, 2009 at 09:44 AM]
Ciao Anakin, provo a risponderti sinteticamente:
1)no, non credo, la sabbia dei deserti terrestri è costituito per lo più di clasti di quarzo e felspati, minerali resistenti all'erosione; su Marte olivina e pirosseni, ergo più pesante in media
2)la gravità è sufficiente a fare ricadere la sabbia al suolo, certo è che i frammenti di pulviscolo più piccolo rimarranno molto a lungo in atmosfera!
un salutone
Anakin  [Ott 01, 2009 at 11:16 AM]
Ciao WAL. Bene abbiamo (hai) fatto un pò il punto delle eventuali diversità e similitudini. Diciamo che nonostante questa immagine, vogliamo credere (pensare) che Marte abbia un cielo un pò meno rosso di quanto dicono
MareKromium  [Ott 01, 2009 at 01:02 PM]
Cari Amici,

vorrei aggiungere una nota anch'io e fare qualche complimento.
I complimenti vanno a Giorgio, perchè il suo appunto è stato acuto e corretto (posso eccepire che, nel caso di Sidney, abbiamo dei punti di riferimento a media distanza i quali ci aiutano a capire lo spessore dell'Opacità - ergo la densità della nebbia gialla - mentre su Marte l'orizzonte è libero e lo spessore della nebbia non è facile da quantificare sulla breve/media distanza - però l'annotazione di Giorgio resta validissima comunque); a Titanio44, perchè anche le sue note sono assolutamente razionali e pragmatiche. Ergo ineccepibili.
A Walthari, perchè i dati tecnici che ha riportato ci aiutano a contestualizzare la situazione di Marte ed a meglio raffronarla con quella della Terra; ad Anakin, perchè le sue domande/riflessioni ci aiutano a meglio comprendere la portata (locale e globale) sia del fenomeno di Sidney, sia di altri fenomeni similari (io ricorderei anche l'eruzione del vulcano Pinatubo, la quale concorse - proprio a causa delle polveri scaricate nell'atmosfera - ad abbassare di oltre un grado la temperatura media del globo per oltre un anno).
Bravi tutti.

La mia annotazione è semplice: in condizioni di Opacità Atmosferica quali quelle di Sidney, il cielo risulterebbe completamente ovattato e, di notte, riusciremmo - a malapena - a distinguere la Luna, allorchè piena.
Di "vedere le stelle", quindi, nemmeno a parlarne.
Ora, se Marte fosse costantemente o quasi nelle condizioni di Sidney, a noi (rectius: ai Rover) riuscirebbe praticamente impossibile vedere - senza usare un filtro adeguato - Deimos, Phobos, la Terra e, soprattutto, la volta stellata.
Eppure, anche muovendosi nello spettro della Luce Visibile (ergo senza usare filtri IR o UV), sia Spirit, sia Opportunity, hanno scattato delle STUPENDE fotografie, guarda caso, di Deimos, Phobos, della Terra e della Volta Stellata.

Come avranno mai fatto se la nebbia c'è sempre ed è sempre così fitta???

Morale: su Marte, l'Opacità Atmosferica Media non raggiunge (mai, o quasi) i livelli di Sidney. Essa esiste, certo, ma è una cappa sottile e semi-trasparentem, che non ostacola la visione degli oggetti luminosi puntiformi che caratterizzano il Cielo di Marte.

Da quanto sopra, consegue il fatto che le colorizzazioni NASA dei paesaggi Marziani diurni (Cielo su tutto) sono assolutamente inverosimili.
O - peggio - sono errate in nuce, come minimo (e se postuliamo la Buona Fede degli Amici di Pasadena), oppure - peggio del peggio - sono state deliberatamente e scientemente sviluppate male, esaltando sia una Opacità Atmosferica che non esiste (e comunque non ai livelli supposti dalla NASA) ed esaltando altresì una Dominante Cromatica (giallo/arancio/marrone) che non esiste (e comunque non ai livelli supposti dalla NASA).

Meditate, Amici: meditate... - Un abbraccio! paolo
Anakin  [Ott 01, 2009 at 02:06 PM]
E io ho meditato e ti (vi) chiedo.
Alla luce della tua ultima nota, a questo punto, si potrebbe dire (enunciare) quanto segue:

perchè Marte abbia una colorazione Arancio/Rossa (da rendere uniforme cielo e suolo) come molte immagini NASA palesano, è necessario che le polveri in sospensione, a diverse altitudini, creino uno strato decisamente denso, che non ci permetterebbe di vedere ne le due lune, ne tantomeno la volta stellata.
Pertanto, se invece si è riusciti ad osservare il cielo con estrema facilità, significa che l'atmosfera, o quella che ne rimane, non ha affatto tale densità di polveri e di conseguenza non presenta quella colorazione Arancio/Rossa che a questo punto è volutamente forzata
MareKromium  [Ott 01, 2009 at 08:01 PM]
Si Anakin, ben detto: il concetto è proprio quello che hai espresso tu. Io posso solo aggiungere che l'Atmosfera di Marte POTREBBE anche avere una tendenza verso il rosa/giallo/arancio (più o meno marcata a seconda delle ore del giorno e delle condizione meteo locali), ma nulla di più. Le elaborazioni NASA in "approximate true" e "natural colors", secondo me, sono forzatissime e, di conseguenza, erronee. Non entro neppure nel merito dell'errore NASA (involontario o voluto): lo evidenzio e basta. Un abbraccio! paolo